SIMEC - moneta a credito di proprietà del popolo

SIMbolo EConometrico di VALORE INDOTTO

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  1. Bankster887
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    SIMEC, per comprendere meglio vi invitiamo a leggere dell'esperimento effettuato nella cittadina di Guardiagrele

    SIMEC significa SIMbolo EConometrico di VALORE INDOTTO, come ad esempio, il metro serve per misurare la lunghezza così il SIMEC serve per misurare il Valore dei beni Economici , che sono tali perche rari .

    Della MONETA del POPOLO si è fatto uno scientifico esperimento in una cittadina abruzzese, Guardiagrele (12), ad opera dell'infaticabile professor Giacinto Auriti, il quale, verso la fine del luglio 2000, nella sua qualità di fondatore e segretario del SAUS (Sindacato Anti-USura) ha messo in circolazione i SIMEC (SIMboli EConometrici di VALORE INDOTTO), di esclusiva PROPRIETÀ del PORTATORE (come è esplicitamente stampato sui biglietti) (13). Scopo di questo esperimento è stato dimostrare la validità della scoperta ad opera di Auriti del VALORE INDOTTO della MONETA che egli stesso ha propugnato per trentotto anni, è quello di verificare "in corpore vili" che i cittadini possono per convenzione creare il valore della moneta locale senza alcun intervento ne dello Stato ne del sistema bancario; l'obiettivo ultimo è quello di sostituire alla sovranità illegittima della Banca Centrale Europea, la proprietà della moneta, quale prerogativa dello Stato, a favore dei singoli cittadini (14); ma, a nostro avviso, ha rappresentato già un successo enorme, ha messo un punto fermo in materia monetaria, l'accertamento sul piano pratico e fattuale del principio che il valore è dato alla moneta solo da chi l'accetta sulla base di una convenzione, non importa se solo implicita.

    E almeno sotto questo profilo, la dimostrazione provata da Auriti ha avuto un ampio successo, se è vero che, come riporta la stampa locale (15), "l'operazione economica ha rivitalizzato il commercio, prima sopito, del paese". "È come se avessimo messo del sangue in un corpo dissanguato", ha affermato Auriti, cui di certo non è ignoto il messaggio cristiano, contenuto nella enciclica Quadragesima anno (16). In realtà non può dubitarsi che l'iniziativa del giurista abruzzese costituisce un importante riscontro scientifico di sociologia giuridica ed economica senza precedenti in Italia, soprattutto perché proviene da un'associazione privata (SAUS) e non da un ente dotato di potere pubblico, come potrebbe essere, se non lo Stato, il Comune. Deve anche aggiungersi che l'esperimento di Auriti ha sollecitato l'attenzione non solo delle forze politiche italiane, oltre che della stampa nazionale, ma anche di numerosi organi di informazione stranieri,(17) a dimostrazione dell'interesse destato dalla nuova rivoluzionaria formula monetaria (18), che soddisfa il bisogno di usare la MONETA COME STRUMENTO DI DIRITTO SOCIALE. In ogni caso non può non destare sorpresa, oltre che, naturalmente, soddisfazione, il fatto che l'esperimento monetario di Guardiagrele sia riuscito ad imporsi all'attenzione nazionale ed internazionale nonostante che sia stato limitato ad una collettività tutto sommato molto ristretta. Questa, peraltro, ha fornito la prova come il popolo abbia la forza di creare per proprio conto valori convenzionali di moneta locale, pur senza invadere le competenze della Banca Centrale e nel rispetto della circolazione della banconota legale.

    Per quanto riguarda le modalità con le quali si dovrà articolare esperimenti come quello di Guardiagrele, lo stesso Auriti ha posto in evidenza come il progetto debba essere realizzato in due fasi: la prima, che si può denominare “dell'avviamento", è servito perché il SIMEC a far conseguire "quel VALORE INDOTTO che lo oggettivizza come un bene reale, oggetto di PROPRIETÀ DEL PORTATORE", e che lo distinguerà dalla moneta corrente non più soltanto formalmente, ma anche sostanzialmente.

    La seconda fase dovrebbe consentire ai Comuni di "beneficiare” del servizio econometrico , mediante un Assessorato per il REDDITO DI CITTADINANZA, che prima della stampa dei SIMboli EConometrici e della loro assegnazione tramite un CODICE DEI REDDITI SOCIALI, avrebbe il compito di promuovere in modo adeguato, anche culturalmente, in modo da attuare l'iniziativa, e distribuire i SIMEC tra i cittadini" (19).

    L'unica critica, apparentemente seria, che in teoria può muoversi contro l'esperimento di Guardiagrele riguarda il problema della "riserva": potrebbe infatti sostenersi che in tanto il SIMEC viene accettato dai cittadini per essere speso nei negozi convenzionati (cioè aderenti alla iniziativa), in quanto esso è garantito dalla Lira, vale a dire dalle somme di moneta corrente che il cittadino deposita per avere in cambio la moneta locale; con la conseguenza che verrebbe a crearsi una ben singolare situazione, che vede, da una parte, la banconota della Banca d'Italia, la quale, pur avendo l'apparenza di una cambiale, e cioè di un titolo di credito, non è tuttavia pagabile per difetto di riserva; e dall'altra parte, il SIMEC, il quale, pur avendo l'apparenza di un biglietto di proprietà del portatore, è tuttavia convertibile nelle lire che ne costituiscono la riserva.

    La critica è suggestiva ma infondata. Se si ponesse infatti la dovuta attenzione alla storia della moneta, così come si è dipanata nel corso dei secoli, si avvertirebbe subito che, in definitiva, il SIMEC, così come è stato concepito dal suo ideatore, ha iniziato a percorrere quella storia dalla sua fase iniziale, quando tutte le banconote erano convertibili in oro, dapprima in misura integrale e poi in misura percentuale; e che, ad un certo momento, quelle banconote continuarono ad essere accettate e quindi a circolare nonostante la soppressione della convertibilità. Tutto ciò, proprio per effetto di quel "VALORE INDOTTO" intuito e scoperto da Auriti, che ha consentito alla moneta legale, sebbene a corso forzoso, di mantenere il proprio potere d'acquisto. (19bis)

    Riguardo poi alla rilevata contrapposizione tra la banconota della BCE ed il SIMEC, non può minimamente dubitarsi che nel raffronto è la prima che fa una ben misera figura, perché proprio a causa della sua apparenza di la Banca Centrale (come è stato già dimostrato) esercita la tirannia dell'usura, che da ingresso anche a quella politico-sociale (20).

    D'altra parte il SIMEC può fare a meno della riserva, se invece che emesso da una associazione privata, fosse posta in circolazione, come REDDITO DI CITTADINANZA, da un ente pubblico, come potrebbe essere il Comune o, ancora meglio, lo Stato, in modo che alla sicurezza offerta da una riserva si sostituisse quella offerta dal potere dell'autorità (21).

    NOTE

    12 - Guardiagrele è una antichissima cittadina in provincia di Chieti, situata su un colle (m. 577) della sezione nord-orientale della Maiella, della quale si hanno notizie sicure solo dall'anno 101 d. C. Patria del famoso Nicola (da Guardiagrele), orafo e scultore, di cui alcune opere possono ammirarsi anche a San Giovanni in Laterano a Roma, è altresì molto nota per essere stata scelta da Gabriele d'Annunzio come uno degli scenari del suo II Trionfo della morte.

    13 - Questo esperimento ricorda quanto attuato in molte località degli Stati Uniti d'America e del Canada, tra le quali Ithaca, nello Stato di New York: in queste località la "local money" circola parallelamente alla moneta legale.

    14 - "Abbiamo acceso la scintilla della rivoluzione guardiese", ha esclamato alla folla plaudente Giacinto Auriti (cfr. /; Centro dell'11 agosto 2000, cronaca di Chieti).

    15 - Cfr. Il Messaggero del 12 agosto 2000.

    16 - Cfr. il capitolo VI. Del libro – La banca la moneta e l’usura -

    17 - Si ha notizia che se ne sono interessati, con interviste concesse da Auriti il Daily Express, L’Holland the Volkstra, il Tager An Zeiger, lo Stuttgarter Zeitung, il New York Times ,Il The Wall Street Journal, le televisioni: russa, sudafricana, giapponese e quella franco-belga Arte; e che, del SIMEC, si è informata anche l'Università della California.

    18 - Degna di nota è la dichiarazione resa da Auriti alla stampa (cfr. Il Messassero edizione regionale, 17 agosto 2000) sulla funzione che la "moneta del popolo e destinata a svolgere: "Come nel 1793 nella Vandea il popolo si sollevò contro il sistema fiscale divenuto un pagamento illimitato e non dovuto dopo l’emissione nel 1790 dei primi assegnati o moneta nominale, così voglio proporre ora la controrivoluzione monetaria. Far dichiarare la moneta proprietà del popolo; lo Stato tramite la Banca Centrale tratterrà all'origine quanto è necessario per i costi e funzioni dei suoi servizi, eliminando la persecuzione e l'evasione fiscale"

    19 - Dalla conferenza tenuta da Giacinto Auriti il 10 settembre 2000 alla Sala Caprina del Comune di Erba (Como) nel corso del Convegno organizzato dalla Lega Nord Padania dedicato alle "Linee culturali di particolare rilievo sociale".

    19 bis - E’ anticipatamente prevista una critica che potrebbe rivolgersi alla teoria del prof. Auriti; critica di cui si dimostra l'inconsistenza. Il fatto da tener sempre presente è che Auriti ha inteso dimostrare la fondatezza della propria teoria sul "valore indotto" della banconota, secondo cui la moneta cartacea, nonostante che il suo valore intrinseco sia del tutto nullo ( a differenza della moneta aurea o argentea, che nasce fin dall'origine con un proprio valore intrinseco) e nonostante che non sia più convertibile in oro in tutto o in parte, tuttavia viene ciecamente accettata dai popoli come mezzo di pagamento: la banconota riceve il proprio valore come mezzo di pagamento solo perché i popoli l'accettano, benché sia priva di valore intrinseco. La vita del SIMEC ha avuto una vita estremamente breve, a differenza della banconota di carta, la cui vita è iniziata da secoli e che ha avuto modo di passare attraverso vari stadi: convertibilità totale in oro, convertibilità parziale ed infine inconvertibilità (con i trattati di Bretton Woods ). Il SIMEC, invece, ha potuto attraversare, nel tempo ridottissimo di circa un anno, soltanto la fase della convertibilità in Lire. Sarebbe dovuto durare di più per poter attraversare gli stadi successivi.

    20 - II SIMEC ha resistito vittoriosamente anche ad inchieste di carattere penale, promosse da magistrati frettolosi e certamente poco competenti nella materia monetaria. Il Tribunale di Chieti, infatti, con ordinanza del 30 agosto 2000, su ricorso di Auriti, ha ordinato la revoca del sequestro dei SIMEC, che era stato disposto dal Gip con decreto del precedente 9 agosto, ritenendo tra l'altro che: "nella vicenda in esame emerge evidente l'assenza del presupposto primario ed indefettibile rappresentato dalla necessaria commissione di un fatto di reato"; che "è, invero, proprio il portatore del documento che gli conferisce valore"; che Auriti "non acquisisce fondi provenienti dal risparmio, ma - per così dire- favorisce il consumo"; e che "tutti e tre i dedotti momenti - libertà negoziale, d'iniziativa privata e di associarsi - rivestono rilievo costituzionale e non possono subire compressioni ingiustificate". Inoltre, quasi a dimostrazione di come l'esperimento di Auriti sia l'opposto di quanto viene invece operato dal sistema bancario, il Tribunale ha rilevato che "manca qualsiasi attività di utilizzazione delle somme ottenute dalla compravendita dei SIMEC da parte dell'emittente-venditore, posto che le stesse restano 'in toto' destinate alla conversione in favore dei commercianti aderenti all'iniziativa" e, infine, che "è assente qualsiasi forma di lucro".

    21 - In tal modo potrebbe realizzarsi, con la stessa certezza di successo, la formula monetaria ideata dal Parlamento dell'isola di Guernesey (cfr. capitolo X, par.5, nota 14 che riportiamo in seguito). E’ istruttivo ad avviso di chi scrive, portare a conoscenza del lettore la storia della “ moneta dell’isola di Guernesey “, una delle tante isole Normanne del Canale della Manica, ricordata da Gertrude Coogan: sul finire della guerre napoleoniche, l’isola si trovava in condizioni economiche disastrose a causa della penuria di moneta che impediva finanche la costruzione di importanti e necessarie opere pubbliche: la moneta usata dal popolo era la banconota della Banca d’Inghilterra, ma di essa vi era estrema scarsità. Questa stagnazione economica non consentiva nemmeno lo sfruttamento delle abbondanti risorse naturali, come la pietra da costruzione e dell’agricoltura. Un giorno alcuni rappresentanti del popolo chiesero al Governatore di voler indicare una soluzione a questo stato di cose ed in particolare lamentarono di non poter costruire un mercato per mancanza di denaro. Il Governatore domandò loro se avessero marmo, materiale per produrre calce e mattoni, legname, ed uomini disposti a lavorare, ed alla loro risposta affermativa, unita nuovamente alla constatazione che mancava la cosa più essenziale, cioè il denaro, egli suggerì che fossero ”gli Stati di Guernesey” ( cioè il loro Parlamento) ad emettere la moneta. Fu così che, predisposta una stima dei costi dell’opera, gli “stati” fecero stampare la moneta necessaria, con cui furono pagati i lavoratori ed i fornitori dei materiali. La nuova sede del mercato fu inaugurata il 12 ottobre 1822, e la moneta, man mano messa in circolazione, consentì, oltre alla costruzione dell’opera pubblica, anche la ripresa delle attività economiche, poiché il popolo fu in condizione di compiere anche operazioni commerciali utilizzando la moneta come strumento di scambio. Ricordiamo al lettore la frase di Ezra Pound riportata all'inizio del X capitolo del libro – La banca la moneta e l’usura - “Dire che uno Stato non può perseguire i propri scopi per mancanza di denaro è come dire che non si possono costruire strade per mancanza di chilometri”


    Testo realizzato con il supporto del Dr. Bruno Tarquini, autore del libro - LA BANCA LA MONETA E L'USURA La Costituzione tradita – Le pagine interessate del libro sono pag.97 e il capitolo che inizia da pag 112, Per richiedere il libro contattare Controcorrente edizioni Via Carlo de Cesare N 11 C.A.P. 80132 Napoli tel. 081/421349-5520024

    www.simec.org/cose-il-simec.html
     
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  2. Alexbix
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    ma non avevano bandito questa "moneta" alternativa, e denunciato il suo ideatore? Mi sembra proprio che nel momento in cui stavano diffondendo bene l'idea e la moneta, fossero stati bloccati dalla guardia di finanza, non ce lo permettono, come invece accade in Svizzera per il Wir....
     
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  3. 47born
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    Ma se la moneta ha un valore "indotto", perché per avere i SIMEC chiedeva degli euro in cambio? anzi, a volerla dire tutta, perché i SIMEC non li distribuiva gratis (come vorrebbe che facesse lo Stato), anzi, a costo di PRODUZIONE?
    Lui stampava SIMEC a 20 lire e li vendeva a prezzo nominale... agiva come un falsario o no?
    Ahiaiaiai
    Com'è che quando lo fa lui va bene?
    E se tutti avessero iniziato a usare i SIMEC senza più tornare alle lire, chi si sarebbe tenuto le lire ricavate ? Auriti?
     
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  4. Leandro_23A
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    CITAZIONE (47born @ 10/7/2010, 15:35)
    Ma se la moneta ha un valore "indotto", perché per avere i SIMEC chiedeva degli euro in cambio? anzi, a volerla dire tutta, perché i SIMEC non li distribuiva gratis (come vorrebbe che facesse lo Stato), anzi, a costo di PRODUZIONE?
    Lui stampava SIMEC a 20 lire e li vendeva a prezzo nominale... agiva come un falsario o no?
    Ahiaiaiai
    Com'è che quando lo fa lui va bene?
    E se tutti avessero iniziato a usare i SIMEC senza più tornare alle lire, chi si sarebbe tenuto le lire ricavate ? Auriti?

    :) Hehe, si vede che non ti sei informato bene o forse non ti interessa.

    Lacqua è gratis ma tutti bevono la cocacola, se l'acqua costasse 20 volte più della cocacola allora si che la berremmo più coscentemente.

    All'entrata di Guardiagrele tu davi 10 euro, Auriti ti dava 10 simec e tu li potevi spendere a Guardiagrele come se fossero 20 euro, poi auriti si faceva restituire i simec dai commercianti in cambio degli euro e chi ci ha rimesso di tasca sua penso sia stato Auriti, ma dato che le cose all'ingrosso non costano molto non credo che gli sia andata poi tanto male, anche perchè con questo esperimento ha voluto dimostrare che il cittadino può spendere il proprio denaro libero dai debiti, degli interessi, che non ha bisogno di usare soldi presi in prestito da la banca centrale, visto che è lui a crearne il valore.
    Auriti voleva le lire?
    Lui voleva che gente come te si svegliasse un pò e cominciasse a farsi valere, se pensi che volesse arricchirsi hai proprio sbagliato persona.

    Comunque mi hai fatto venire voglia di riandarmi a cercare i video su youtube :blink:
     
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  5. 47born
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    Scusa ma alla fine non ha fatto altro che addossarsi lui dei costi che sono diventati degli sconti per i cittadini. Cosa ha dimostrato? Che se uno ha uno sconto un altro ci deve perdere dei soldi? Oppure dimmi tu..
    O se il valore era "indotto", allora cosa c'entra a convertire in euro?
     
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  6. Leandro_23A
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    CITAZIONE (47born @ 10/7/2010, 20:01)
    Scusa ma alla fine non ha fatto altro che addossarsi lui dei costi che sono diventati degli sconti per i cittadini. Cosa ha dimostrato? Che se uno ha uno sconto un altro ci deve perdere dei soldi? Oppure dimmi tu..
    O se il valore era "indotto", allora cosa c'entra a convertire in euro?

    Ha dimostrato che chi crea il valore della moneta non è la banca centrale MA IL CITTADINO e io sto dimostrando che tu sei un caso perso.
    Solo le multinazionali e i programmi militari a scopo di guerra e distruzione possono spendere soldi per esperimenti sui cittadini?
    Che ne sò avvelenare i cieli, gli alimenti o l'ambiente quello va bene?
    Ah ma l'esperimento di Auriti era a scopo benefico quindi non va bene, giusto?

     
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  7. 47born
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    Scusa ma per me ha dimostrato solo che se pagava lui la metà dei soldi che venivano spesi la gente comprava simec per avere uno sconto.
    E ho visto anche interviste alla gente, li compravano solo per questo.

    CITAZIONE
    Ha dimostrato che chi crea il valore della moneta non è la banca centrale MA IL CITTADINO

    Il valore della moneta è dato da un instabile equilibrio che si viene a creare in base alla domanda/offerta di denaro rapportata alla domanda/offerta di altri beni.
    Chi "crea" il valore è il corso forzoso, ossia il fatto che tutti sono obbligati ad accettare quella moneta.
    Allora, se Auriti voleva dimostrare un valore "indotto" doveva slegarsi dal corso forzoso e lasciar perdere qualsiasi convertibilità.
     
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  8. Leandro_23A
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    Si, hai perfettamente ragione, allora perchè non vai su un'isola deserta a stampare moneta così diventi ricco? :biggrin2.gif:
    Se una persona che ti salva la vita ti regala un cappello per te quel cappello vale quanto tutto l'oro del mondo, ma questo non vuol dire che sul mercato quel cappello vale tutto l'oro del mondo, vuol dire che sono le persone che determinano il valore delle cose come per la moneta, chi dà valore alla moneta è l'ultima persona che l'accetta e non chi ci scrive su un "prezzo" .

    Il corso forzoso è una via di mezzo tra chi stampa la moneta e chi l'accetta, se io ti dò 10 simec non sono io che ho creato il valore del simec, neanche il corso forzoso, sei tu che l'accetti e il commerciante che la mette nella cassa, fino all'ultima persona che l'accetta, se non vuoi capire capire questo non ti stò neanche a spiegare perchè stiamo diventando poveri pagando il debito pubblico, con persone come te ce lo meritiamo. -_-
     
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  9. 47born
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    CITAZIONE
    Il corso forzoso è una via di mezzo tra chi stampa la moneta e chi l'accetta, se io ti dò 10 simec non sono io che ho creato il valore del simec, neanche il corso forzoso, sei tu che l'accetti

    Quindi questo vuol dire che Auriti guadagnava, stampando gratis SIMEC, il valore nominale della moneta che accettava giusto? perchè era chi comprava il SIMEC che gli dava valore.

    Si comportava esattamente come i banchieri della BCE, che stampano e comprano. Lui stampava e vendeva - a valore nominale. Costi zero.
    Non aveva neanche nessun debito, perché come ha sentenziato il tribunale di Chieti:
    "http://tinyurl.com/35yoh55"



    CITAZIONE
    "L'indagato, invero - come riconosciuto dallo stesso GIP - pone in essere un atto di compravendita al momento dell'emissione dei cd Simec. in esecuzione del quale Il compratore acquista, versando lire, un quantitativo di identico valore di Simec. Dal che, trattandosi di un atto inquadrabile nell'ambito degli artt. 1470 e ss cc. non può ipotizzarsi alcuni obbligo di rimborso sia in senso stretto che in senso lato."

    Ossia, tradotto in soldoni, non c'era manco alcuna garanzia di avere i soldi indietro. Tutto succo insomma. Da perfetto banchiere, anzi peggio, perché i banchieri considerano la moneta emessa un proprio debito. Lui giuridicamente non aveva alcun debito verso chi aveva comprato simec.

    P.S.
    E' normale per te attaccarmi personalmente ad ogni post? ok fai pure..
     
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  10. Leandro_23A
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    Quindi questo vuol dire che Auriti guadagnava, stampando gratis SIMEC, il valore nominale della moneta che accettava giusto? perchè era chi comprava il SIMEC che gli dava valore.

    -Si se facciamo finta di non aver letto che poi ha restituito il denaro sporco ai commercianti.

    Si comportava esattamente come i banchieri della BCE, che stampano e comprano. Lui stampava e vendeva - a valore nominale. Costi zero.
    Non aveva neanche nessun debito, perché come ha sentenziato il tribunale di Chieti:

    -Esattamente menomale che il simec di proprietà del portatore non è passato altrimenti avrebbe potuto chiedere interessi maggiori, ma se è di proprietà del portatore come fai a non capire? Secondo me fai finta.. :shifty:

    Ossia, tradotto in soldoni, non c'era manco alcuna garanzia di avere i soldi indietro. Tutto succo insomma. Da perfetto banchiere, anzi peggio, perché i banchieri considerano la moneta emessa un proprio debito. Lui giuridicamente non aveva alcun debito verso chi aveva comprato simec.

    - Ke 6 de Roma?
    In effetti se io ti vendo una macchina e tu ci puoi fare quello che vuoi forse è peggio del fatto che la presto in modo che tu me la devi rimborsare per tutta la vita..Sai che mi hai quasi convinto.. Aspetta un momento! :angry:

    P.S.
    E' normale per te attaccarmi personalmente ad ogni post? ok fai pure..

    -Scusa, pensavo che tu stessi attaccando Auriti con domande idiote quando ti conviene e che io stessi cercando di risponderti o volevi solo lasciare il tuo commento per bellezza?
    Non ho mai pensato di "attaccarti" critica pure Auriti se ti fa sentire più giusto :unsure:

    Edited by Leandro_23A - 11/7/2010, 04:50
     
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  11. 47born
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    No guarda, che le banconote, sono debito per la BCE, non per chi le porta. Per chi le porta, invece sono un credito. Non possono essere un credito per chi le porta se non sono un debito per chi le emette.
    Questo è come funziona ora.
    Se invece tu dici:
    CITAZIONE
    In effetti se io ti vendo una macchina e tu ci puoi fare quello che vuoi forse è peggio del fatto che la presto in modo che tu me la devi rimborsare per tutta la vita..Sai che mi hai quasi convinto.. Aspetta un momento!

    Allora stai dicendo che Auriti ha agito da falsario, ossia ha stampato NON indebitandosi, e quindi ha scaricato sul cliente il valore nominale. Perché non le vendeva a prezzo di produzione?
    Stai paragonando la moneta ad un auto. Ma l'auto la vendi a prezzo di produzione + il ricarico (e ci paghi pure le tasse). Stai dicendo che la moneta è come un auto? allora perché la vendeva a prezzo nominale?


    CITAZIONE
    -Scusa, pensavo che tu stessi attaccando Auriti con domande idiote

    Io critico l'operato di Auriti non la persona, e questo lo puoi verificare. Ovviamente chi fosse Auriti nella vita privata non mi interessa. Mi interessa discutere di quanto detto nel post di sopra.
    E le mie domande/osservazioni non sono affatto idiote. Sei tu al limite che cadi in contraddizione paragonando la moneta ad un auto.
    Avevi detto che è il popolo che da valore alla moneta accettandola come pagamento etc.
    Un auto non è così. Ha un prezzo di produzione.
    Insomma il tuo esempio non calza per niente.
     
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  12. Leandro_23A
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    No guarda, che le banconote, sono debito per la BCE, non per chi le porta. Per chi le porta, invece sono un credito. Non possono essere un credito per chi le porta se non sono un debito per chi le emette.

    -Non possono essere un credito per chi le porta se non sono un debito per chi le emette?

    Cioè io faccio una scultura in terracotta e la scambio per un pane, la scultura che vale quanto il pane e possiede il panettiere è debito mio invece il pane che mi mangio è debito del panettiere?
    Cioè i soldi che ho in tasca valgono per 10 euro non perchè tutti noi lo accettiamo ma perchè devono essere restituiti alla banca che emette..?
    Ma se ti sono stato a spiegare fino ad ora che chi crea il valore delola moneta è chi l'accetta e non chi la stampa, vabbè :)

    Questo è come funziona ora.
    Se invece tu dici:

    In effetti se io ti vendo una macchina e tu ci puoi fare quello che vuoi forse è peggio del fatto che la presto in modo che tu me la devi rimborsare per tutta la vita..Sai che mi hai quasi convinto.. Aspetta un momento!

    Allora stai dicendo che Auriti ha agito da falsario, ossia ha stampato NON indebitandosi, e quindi ha scaricato sul cliente il valore nominale. Perché non le vendeva a prezzo di produzione?
    Stai paragonando la moneta ad un auto. Ma l'auto la vendi a prezzo di produzione + il ricarico (e ci paghi pure le tasse). Stai dicendo che la moneta è come un auto? allora perché la vendeva a prezzo nominale?


    Ho CAPITO! Allora guarda se ti fa piacere possiamo affermare che Auriti era un falsario, sei contento?
    Ma prima dobbiamo dire che i banchieri sono da 40 anni falsari e da sempre usurai e sono stati loro a stabilire le regole, non è Auriti che ha inventato il sitema bancario, anzi lo ha sempre denunciato.

    Io critico l'operato di Auriti non la persona, e questo lo puoi verificare. Ovviamente chi fosse Auriti nella vita privata non mi interessa. Mi interessa discutere di quanto detto nel post di sopra.
    E le mie domande/osservazioni non sono affatto idiote. Sei tu al limite che cadi in contraddizione paragonando la moneta ad un auto.
    Avevi detto che è il popolo che da valore alla moneta accettandola come pagamento etc.
    Un auto non è così. Ha un prezzo di produzione.
    Insomma il tuo esempio non calza per niente.

    -Anche il denaro ha un prezzo di produzione ma il rapporto nel mio esempio era il fatto che una è tua, l'altra è a noleggio e sei obbligato a pagarla per tutta la vita, grazie per aver evidenziato che il denaro e un'auto non sono la stessa cosa.


    Sei quello che fai, non dimenticarlo mai.
     
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  13. EvasoreFiscale
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    ATTENZIONE A 47BORN... "Signoraggio:informazione corretta" è un blog di disinformazione sul signoraggio ed è anche presente su facebook!!! Questo individuo è da bannare subito, non vuole capire, ma solo creare confusione e disinfomazione
    LEANDRO 23A non ti conviene perderci tempo

    La cosa divertente è che lui è utente, mentrre io sono ancora da convalidare...ah cristo
     
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  14. 47born
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    Ah ah Evasore, non vedi l'ora di bannarmi, ma io non ho infranto alcuna regola di questo forum e non vedo perché dovrei essere bannato. Solo perché ho fatto delle domande o delle osservazioni?
    Ti comporti come colui che ora chiamate "il piangina" a quanto vedo.. vuoi bannare qualcuno solo perché non sai come rispondere.. predichi bene e razzoli malissimo
    Io invece confido che l'amministratore della pagina sarà corretto nei miei confronti.

    CITAZIONE
    Ma prima dobbiamo dire che i banchieri sono da 40 anni falsari e da sempre usurai e sono stati loro a stabilire le regole, non è Auriti che ha inventato il sitema bancario, anzi lo ha sempre denunciato.

    Parli dei banchieri della BCE?
    La BCE agisce diversamente da come agiva Auriti.
    Auriti con 10 cent. stampava un SIMEC e lo vendeva a 1 Euro. Guadagno = 90 centesimi.

    Auriti non aveva alcun debito con chi comprava il SIMEC. Infatti, come diceva, era come un francobollo.
    Auriti si impegnava solo moralmente a dare 2 euro in cambio del simec, in realtà se l'esperimento fosse proseguito, ci sarebbero stati tanti SIMEC in circolazione che non avrebbe avuto, anche volendo, tutti i soldi necessari al rimborso.

    Invece la BCE considera la moneta emessa come un proprio debito. I titoli che compra li tiene come controvalore della moneta emessa. Ad ogni euro in circolazione corrisponde un titolo od una obbligazione posseduta dalla BCE.

    Questa è la differenza.
    Per Auriti il guadagno era pari alla differenza tra valore nominale e costo di produzione.
    Per la BCE invece al momento dell'acquisto non c'è alcun guadagno: cedo un debito (mio) per un credito (debito di un altro). Poi ovviamente col tempo il titolo matura degli interessi che sono il signoraggio. E che vengono distribuiti agli Stati tramite le loro BCN.
     
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  15. EvasoreFiscale
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    Che vergogna Mente sapendo di mentire... scrive delle corbellerie allucinanti ed è ancora lì, queste sono le volte in cui rimpiango Pascuccinator
     
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17 replies since 17/6/2010, 15:13   1695 views
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