NUOVA MEDICINA GERMANICA

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  1. giopir
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    E io come faccio a scrivere i 2 MILIARDI E MEZZO DI PERSONE morte grazie alla medicina ufficiale in questo forum????
    La tua posizione cefalosporina è questa :climb.gif: ma come fai a scrivere sui punti B C D??? ma allora sei proprio de coccio :wallbash.gif: ....... ci sono le immagini delle TAC e tu dici al punto 1 che nn sono immagini veritiere :116sx9ca7.gif: 2. (what? ma come scrivi?) 3. a si e chi lo dice? tu? lui l'ha dimostrato e arrivare a 'trovare' il tumore guardando la tac di un cervello lo so vi fa uscire fuori di testa! Hamer si è operato al testicolo perchè ancora nn aveva scoperto le leggi biologiche scommetto nn c'eri arrivata :climb.gif:

    Lo sai come la medicina ufficiale fa le sue belle statistiche? NOOO?? ora te lo spiego:
    Prima di tutto bisogna sapere cosa si intende in medicina per paziente guarito di cancro. Poiché effettive guarigioni non ne ottengono mai, definiscono guarito colui che sopravvive almeno cinque anni dal giorno della diagnosi, anche se muore cinque anni e un giorno dopo, anche se alla fine del quinto anno ha un cancro grande come una zucca che gli sta straziando il corpo.
    Questo dato pertanto è fondamentale, è una chiave per capire veramente tutti i discorsi che fanno gli oncologi quando parlano di “guarigione”.
    Premesso ciò, loro proclamano che: ogni 100 persone che si ammalano di cancro, 50 guariscono; in altre parole ciò significa soltanto che 50 muoiono entro 5 anni dalla diagnosi, le altre dopo.
    In verità la cose stanno perfino molto, ma molto peggio di così.
    Se lasciamo perdere le chiacchiere televisive e le cialtronate per ottenere offerte e finanziamenti e ci riferiamo a ciò che effettivamente è scritto e provato, troviamo che la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi di “tumore certo” è mediamente del 7%.

    Un lavoro scientifico pubblicato nel 2004 (The contribution of cytotoxic chemotherapy to 5 year survival in adult malignancies, G. Moran, Clinical Oncol., 2004,) prende in esame dieci anni di statistiche mediche australiane e americane (gennaio 1994-gennaio 2004) sui risultati della chemio nella cura del cancro. I risultati, usciti dallo spoglio di un campione immenso e più che rappresentativo di circa 227.800 casi di tumore, sono catastrofici: in media, solo il 2% dei pazienti sottoposti alla chemio risulta essere ancora vivo dopo 5 anni dall’inizio del trattamento “terapeutico”1.
    Provate un po’ ad immaginare un impresario edile che costruisce case il cui 93 o 98 % crolla entro cinque anni dalla costruzione.
    Prima di tutto nessuno lo pagherebbe più e poi verrebbe messo in galera; Invece gli oncologi vengono strapagati, onorati, vezzeggiati, ascoltati per ore e ore in noiosissime trasmissioni televisive di medicina. I più famosi oncologi italiani riescono a farsi pagare 200-300 euro o più per una visita di 10-15 minuti!
    Incomprensibile... Il fatto è che costoro fanno leva sulla paura, sul dolore e sull’ignoranza di questi dati da parte dei malati e dei loro famigliari. Come la paura e l’ignoranza vengono poi alimentate sistematicamente con ogni mezzo, potete facilmente constatarlo voi stessi.
    Il Prof. Luigi Di Bella qualche anno fa avvertì che “se una persona viene dimessa dall'ospedale, si dice che è in remissione.
    Quando ritorna viene curata e viene dimessa un'altra volta. Se ogni dimissione viene considerata come un dato positivo, i conti aumentano. E siccome non si può morire più di una volta, se un individuo è stato dimesso 9 volte ed è morto una volta sola si avrà un 90% di guarigione e il 10% di mortalità. La fortuna dei medici è che si muore una volta sola”.

    Estremamente importante in questo contesto è la vasta indagine condotta lungo 23 anni dal Prof. Hardin B. Jones, fisiologo presso l'Università della California, e presentata già nel 1975 al Congresso di Cancerologia, presso l'Università di Berkeley. Oltre a denunciare l'uso di statistiche falsificate, egli prova che i cancerosi che non si sottopongono alle tre terapie canoniche (chemio, radio e chirurgia N.d.A.) sopravvivono più a lungo o almeno quanto chi riceve queste
    terapie. Come dimostra Jones, le malate di cancro al seno che hanno rifiutato le terapie tradizionali, mostrano una sopravvivenza media di 12 anni e mezzo, quattro volte superiore a quella di 3 anni raggiunta da coloro che si sono invece sottoposte alle cure complete.

    Un altro dato fondamentale che indica come le terapie ufficiali per i tumori siano inefficaci, sono semplicemente le statistiche di morte per tumore. Nonostante le decine di miliardi di euro spesi per la ricerca e le centinaia di miliardi per i trattamenti, i dati degli istituti di statistica di tutti gli stati occidentali mostrano che le morti per cancro dal 1950 alla fine del secolo sono continuamente e notevolmente aumentate.
    Riunione del settembre 1994 del President's Cancer Panel:
    “Tutto sommato, i resoconti sui grandi successi contro il cancro, devono essere messi a confronto con questi dati” aveva detto Bailar, indicando un semplice grafico che mostrava un netto e continuo aumento della mortalità per cancro negli Stati Uniti dal 1950 al 1990.
    “Torno a concludere, come feci sette anni fa, che i nostri vent'anni di guerra al cancro sono stati un fallimento su tutta la linea.” Chi è questo personaggio che esprime idee così eretiche, un naturopata? un ciarlatano, come è stato definito Di Bella? Un guaritore che approfitta dei poveri malati? Uno che non conosce le percentuali di guarigione? Risulta difficile definire ciarlatano o incompetente, John C. Bailar III, insigne professore alla Mc Gill University, uno dei più famosi esperti di epidemiologia e biostatistica. Non parlava del resto
    ad una platea di sprovveduti; il President's Cancer Panel è nato in conseguenza del National Cancer Act, un programma di lotta contro il cancro, firmato dal presidente americano Richard Nixon il 23 dicembre 1971 (ricorda qualche altra cosa questa data e questo presidente vero? ;)) e per cui si sono spesi fino al 1994 ben 25 miliardi di dollari. I dati relativi alla situazione della lotta al cancro vengono forniti direttamente al Presidente degli Stati Uniti. La conclusione principale di Bailar, con cui l'NCI (National Cancer Institute) concorda, è che la mortalità per cancro negli Stati Uniti è aumentata del 7% dal 1975 al 1990. dati “grezzi” sono ancora più pesanti.

    Cito ancora la conclusione a cui sono arrivati ricercatori del Dipartimento di genetica e di biologia molecolare dell’Università degli Studi La Sapienza di Roma attraverso ricerche sperimentali.
    Essi “confermano, infatti, che alcuni chemioterapici, quali la citosinarabinoside, il metotrexato, la vincristina ed il cisplatino4 (sostanze usate comunemente e quotidianamente nei trattamenti N.d.A.), in particolari linee tumorali aumentano la resistenza alla morte cellulare (...) Questi risultati sono sorprendenti, poiché dimostrano che i suddetti chemioterapici non uccidono le cellule tumorali, come invece generalmente si ritiene, bensì, impedendo l’apoptosi (morte della cellula, N.d.A.), facilitano la crescita del tumore”1 :AHI!:
    A fronte di un’efficacia nulla della chemioterapia e degli altri trattamenti, ben testimoniata dai risultati, vi è la terribile tossicità delle sostanze usate, tanto è vero che le autorità sanitarie hanno dovuto prendere drastici provvedimenti per salvaguardare la salute dei lavoratori addetti alla manipolazione e somministrazione di questi cosiddetti farmaci (medici, infermieri e farmacisti).

    Tratto da Il tradimento della medicina di A. Mondini.

    P.S. ci dispiace proprio che nn avrai internet in questi giorni... scherzo naturalmente :116sx9ca7.gif: :116sx9ca7.gif: :116sx9ca7.gif: :116sx9ca7.gif: :116sx9ca7.gif: :116sx9ca7.gif:

    chissà che impari a mettere le faccine uno di questi giorni... ciaoooo :climb.gif:
     
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69 replies since 18/6/2010, 18:37   8003 views
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