I VACCINI

ciò che non si sa e si dovrebbe sapere a riguardo

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  1. Laura Caselli
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    I VACCINI (Parte 1)

    Facciamo il punto della situazione.
    Da anni si formano commissioni parlamentari per capire perché i militari si ammalano e muoiono ( leucemia, linfomi, tumori cerebrali). Come da copione, si concludono assolvendo l’uranio impoverito per insufficienza di prove. Puntualmente - poi - si programmano nuove commissioni per “acquisire ulteriori dati anche per rilevare l’eventuale responsabilità di altri fattori, quali i componenti delle vaccinazioni somministrate ai militari, anche alla luce del fatto che molti militari che si sono ammalati non sono stati in missione all’estero e non hanno subito esposizione all’uranio impoverito”. Intanto il Sindacato Autonomo di Polizia ( SAP ) ammette che “…è scientificamente accertato che taluni…vaccini….contengano…componenti altamente tossiche e dannose” ( tra queste viene citato il mercurio ); l’Unione Nazionale Arma Carabinieri ( UNAC) invece si lamenta per “…i Militari Ammalati di fatto abbandonati al proprio destino e ridotti al silenzio pena la perdita di stipendio senza diritto a pensione e con un cancro da curare…” e si lamenta anche per i “…depistaggi sui casi accertati ( fogli matricolari incompleti) e casi tenuti nascosti dagli Ospedali Militari….”. Nel frattempo - poi- si prendono provvedimenti verso quei militari delle Forze Armate che rifiutano di sottoporsi alla vaccinazione. Ma anche i civili non hanno da rallegrarsi: riferisce il dott. Massimo Montinari (audizione del dicembre 2005): “…Sono un funzionario di polizia e sto parlando in una Commissione parlamentare di inchiesta del Senato della Repubblica. Chiedo quindi che la Commissione indaghi su una circolare che ha spinto le commissioni ospedaliere italiane nelle Forze Armate a negare al cittadino il riconoscimento del danno post-vaccinico, ad esclusione del danno causato da vaccino antipolio. La mia è una richiesta ufficiale e spero di poter disporre della documentazione originale di detta circolare. Questo è un atto grave e l’accoglimento della mia proposta risolverebbe molti problemi.”. Nella stessa audizione il dott. Montinari afferma:”…Ho portato con me della letteratura in cui è dimostrato come il timerosal determini l’insorgenza di leucemie acute. Mi riferisco a dati che consegnerò alla Commissione…”. Giorgio Tremante nel suo sito espone un documento sulle statistiche della regione Veneto sui danni da vaccino: nella sola Regione Veneto in pochi anni si sono verificati, dati ufficiali, 3662 casi di danni da vaccino di una certa gravità ( è ovviamente “la punta dell’iceberg” in quanto solo un danno da vaccino su dieci viene ricosciuto come tale). Molte patologie ( autismo, sids, diabete, tumori, etc ) non vengono mai collegate alle vaccinazioni. Anzi si nega ogni nesso di causalità e si promuovono nuove vaccinazioni. L’esempio di Milano con i suoi sette casi di leucemia infantile lo può confermare: lo United Kingdom Childhood Cancer Study ha seguito 10000 bambini, tra cui 1737 affetti da leucemia, e alla fine di questa indagine decennale ha ridimensionato di molto il ruolo dell’inquinamento radioattivo o elettromagnetico. Ma l’ASL di Milano non vuole “cercare” in altre direzioni e non da’ risposte ai genitori che vogliono chiarezza sul “caso leucemia”. Nello stesso tempo la Regione promuove la vaccinazione contro il Papilloma Virus. Nessun accenno in questa campagna di promozione di questa vaccinazione su quanto è riportato nella scheda (in inglese) del farmaco GARDASIL e su quanto è riportato dal “IUDICIAL WATCH”. Nella scheda del GARDASIL ( paragrafo “DEATHS in the Entire Study Population” ) vengono riportate 37 deaths ( e fra queste “ 1 case of acute lymphocytic leukemia” ). Più interessante è ciò che riporta IUDICIAL WATCH: dall’approvazione al commercio del GARDASIL (2006), negli USA ci sarebbero state 47 morti probabilmente associate alla vaccinazione ( 19 casi fatali nel 2007 e 28 le morti segnalate nel 2008 ). Delle 47 morti, 41 sarebbero avvenute entro 1 mese dall’assunzione del vaccino e di queste 17 entro 2 settimane. I dati ( definiti dal IUDICIAL WATCH come “…a catalog of horrors…”) sarebbero stati forniti dalla FDA ( l’Agenzia americana per il controllo dei farmaci). Attraverso il sistema VAERS ( The Vaccine Adverse Event Reporting System, cioè, il sistema di farmacovigilanza USA) sono stati documentati, solo nel 2008, ben 6723 eventi avversi, di cui 1061 giudicati gravi e 142 con minaccia per la vita. Complessivamente ( dal 2006) i casi di disabilità permanente sono stati 235 e 147 i casi di aborto spontaneo per le donne vaccinate durante la gravidanza. Infine sono stati segnalati anche 62 casi di condilomi in ragazze e donne vaccinate con il GARDASIL . Alle madri ancora in dubbio ed ansiose di vaccinare le proprie figlie consiglio di leggere il libro ( di Roberto Gava e di Eugenio Serravalle) “Vaccinare contro il Papillomavirus?”. Alle madri che non hanno il tempo di leggere consiglio di visitare i siti del COMILVA , del CONDAV e delle altre associazioni che si battono per i danni da vaccini. Alle madri - invece- che si fanno “sedurre” dalle ASL non posso che fare i miei auguri. Per le ASL e per la Sanità Militare che perseverano nel “massacrare” i nostri figli e i nostri militari non mi rimane che invocare il Signore: ” Fino a quando, Signore?” . .

    Dott. Marcello Caselli
    Medico chirurgo
    Spec. in Farmacologia applicata

    I VACCINI (Parte 2)

    Attualmente vediamo sempre più bambini affetti da tumori ( leucemie,linfomi,tumori del cervello, etc) e questa nostra constatazione è confermata dalla pubblicazione del Rapporto 2008 AIRTUM ( ASSOCIAZIONE REGISTRO TUMORI) relativo al periodo di osservazione 1988-2002. Nel Rapporto sono in aumento i tre tumori più frequenti nell’infanzia: leucemie (+ 1,6 % annuo ), linfomi (+ 4,6 % annuo), tumori del sistema nervoso centrale ( + 2,0 % annuo). Queste percentuali sono più alte se confrontate con i dati degli altri paesi d’Europa e degli USA. Una possibile spiegazione potrebbe ricercarsi nell’obbligo vaccinale esistente ancora in Italia, a differenza degli altri paesi? Ci potrebbe essere, in altri termini, un rapporto di tipo causale tra vaccinazioni e tumori? Qui occorre fare una doverosa premessa: le stesse case farmaceutiche non escludono nei loro foglietti illustrativi tale rapporto ed affermano di non aver eseguito tests per la cancerogenicità neppure sugli animali. Le diciture riportate nei suddetti foglietti lo evidenziano : “Non è stato valutato per questo vaccino il potenziale carcinogeno, mutageno e di danni alla fertilità”; “Studi a lungo termine non sono stati condotti per valutare il potenziale cancerogeno, mutageno e di danni alla fertilità”. Quindi se- in mezzo secolo- non sono stati fatti questi studi ( neppure sugli animali !), come si fa ad escludere tale nesso di causalità e ad affermare che i vaccini sono innocui? Gli studi sono tutti a breve termine ( cioè, della durata di pochi giorni) e mancano studi a medio e lungo termine ( della durata di mesi ed anni). Da un punto di vista statistico, i tumori sono più frequenti nei soggetti vaccinati o in quelli non vaccinati ? Anche a questo riguardo non vi sono- purtroppo- ricerche in cui vi sia un confronto tra “vaccinati” e “non vaccinati“. Nel corso dell’ultimo secolo vi sono stati medici che hanno intuito - in base alla loro esperienza professionale - il possibile ruolo causale delle vaccinazioni nell’insorgenza dei tumori:
    "Cancer was practically unknown until vaccination began to be introduced"(Dr. W.B. Clark, NY Press 1/26/1909 ); I am convinced the increase in cancer is due to vaccination." (Dr. Forbes Laurie, Medical Director, Metropolitan Cancer Hospital, London ); "I have no hesitation in stating that in my judgment the most frequent disposing condition for cancerous development is vaccination and re-vaccination" (Dr. Dennis Turnbull, 30 year Cancer Researcher, ‘Vaccines: Are They Really Safe & Effective’ N. Miller );Vaccination also causes leukemia to break out." ( Dr. B. Duperrat, Presse Medicale , Paris, France 3/12/55 )

    Sebbene da parecchi decenni -insomma- vi siano segnalazioni di malattie tumorali in soggetti vaccinati , si evita di effettuare ricerche ( anzi dagli anni ‘90 il loro numero si riduce sempre più). Evidentemente non si vogliono mettere in discussione i programmi di vaccinazione di massa a cui sono sottoposti i civili e i militari.Si tenga presente che i militari ed i bambini sono tra le categorie più coinvolte nelle vaccinazioni di massa e -quindi- più esposte ai danni da vaccino. Malgrado queste carenze delle aziende farmaceutiche vi sono numerosi studi su una probabile correlazione tra vaccinazioni e tumori. Sul notiziario di legatumori senese (del nov-dic 2008) si legge:”Per riportare la letteratura scientifica mondiale sui rapporti tra reazioni alle vaccinazioni e insorgenza dei tumori occorrerebbe un Notiziario di centinaia, se non di migliaia di pagine”. E, dopo aver riportato alcuni studi, sullo stesso notiziario: “Ci fermiamo qui, perché l’ulteriore documentazione è imponente. Infatti ci sembra sufficiente a giustificare il nostro impegno statutario per cercare di prevenire l’insorgenza di tumori come conseguenza di vaccinazioni. E non solo nei militari.” E non solo nei militari ( sic). In un’intervista il prof. Franco Nobile ( docente in Semeiotica Chirurgica e specialista in Oncologia, autore di numerose pubblicazioni scientifiche e con importanti cariche nel campo della prevenzione oncologica) ha affermato: “Le nostre ricerche sulle possibili cause dell’accertato turbamento delle difese immunitarie hanno prioritariamente iniziato ad indagare su quei farmaci che ci vengono somministrati sin dai primi mesi di vita per potenziare proprio il nostro corredo immunitario: i vaccini.” Alla domanda dell’intervistatore ”Allora, egregio Professore, il suo pensiero nelle ricerca delle cause delle insorgenze tumorali tra i militari impiegati in missione all’estero è di assoluzione per l’uranio impoverito mentre colloca tra gli indiziati i vaccini o, piuttosto, le modalità d’uso e di conservazione degli stessi e i relativi tempi di inoculazione. E‘ così?”, il prof. Nobile ha replicato:”Lo sa perché in USA le compagnie non assicurano più per danni alla salute provocati dai vaccini? Perché ormai sono largamente documentati i legami tra certe vaccinazioni e l’insorgenza di malattie autoimmuni e di tumori…”. Sarebbero clinicamente accertati - dunque- legami tra certe vaccinazioni e l’insorgenza di cancri, dalle leucemie ai linfomi di Hodgkin e non Hodgkin; lo confermerebbe anche uno studio dell’Istituto per i Tumori Mario Negri di Milano che ha messo sotto accusa soprattutto le vaccinazioni antipolio e anti-tbc. Nel gennaio del 2006, davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta ( sulle problematiche correlate alle vaccinazioni), il dott. Valerio Gennaro, medico epidemiologo ed oncologo - Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro (IST) di Genova- ha dichiarato:”Il problema della formaldeide: attualmente è accertata come sostanza cancerogena, quindi è passata dal livello di cancerogeno umano “probabile” a quello di “certo”. L’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), nel 2006, basandosi in gran parte, ma non esclusivamente, sui risultati di uno studio condotto dal National Cancer Institute ( NCI ), ha classificato la formaldeide (sostanza contenuta anche in diversi vaccini) come noto cancerogeno umano.Ha anche concluso che c’erano dati per collegare l’esposizione per inalazione di formaldeide alla leucemia. Successivamente, in una sua pubblicazione del 2009, ha ribadito che per la formaldeide viene confermata la valutazione di cancerogenicità per l’uomo in classe 1 ( cioè, sostanze sicuramente cancerogene) e ne ha sottolineato la pericolosità per lo sviluppo di diverse malattie tumorali, tra le quali la leucemia : “…la formaldeide può causare anomalie nelle cellule del sangue, anomalie che sono caratteristiche dello sviluppo della leucemia”. A questo punto si impone una riflessione inquietante. Questa sostanza , presente in diversi vaccini in forma liquida ,in una forma ,cioè,molto più concentrata rispetto alla forma gassosa , viene somministrata per iniezione ( saltando tutte le barriere difensive del sistema immunitario) ai nostri bambini - anche ai più piccoli- e ai nostri militari. Non solo. Poi non viene fatto in maniera sistematica neppure il controllo di questi vaccinati nel tempo.

    continua...

    Dott. Marcello Caselli
    Medico chirurgo
    Spec. in Farmacologia applicata
     
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  2. NoVALGiNo
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    ringrazia tuo padre da parte di tutti...
     
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  3. Laura Caselli
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    Lo puoi ringraziare personalmente, tanto è iscritto al forum :D
     
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  4. camioff
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    @ marcello custos...per quanto possa essere ignorante nel campo della medicina, volevo ringraziarti personalmente per l'articolo da te redatto sui vaccini, veramente complimenti perchè fa capire tante cose e allo stesso tempo fa riflettere... Spero che ne scriverai tanti in modo che per me sarà più facile far capire ad altre persone..GRAZIE image image
     
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  5. Bankster887
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    Amici, oggi vi propongo una notizia importante.
    Si tratta di una scoperta scientifica del Dott.Moulden, noto Nerologo Canadese,pubblicato su http://scienzamarcia.blogspot.com/ il quale attraverso metodi di modernissima ricerca scientifica, è riuscito a dimostrare passo per passo, il comportamento del vaccino, una volta iniettato nel corpo.
    Naturalmente questa notizia NON è stata riportata da nessun media , poichè va contro le politiche di genocidio di massa. Buona visione e diffusione
     
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  6. stellinalittlestar
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    Bellissimo articolo e pure il video interessante, bravi !!! image
     
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  7. Laura Caselli
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    I VACCINI (Parte 3)

    Un’ interessante scoperta è stata fatta dallo studioso di storia medica, Edward Shorter: in un’intervista la Divisione Vaccini della farmaceutica Merck ha ammesso di avere inoculato per anni il virus del cancro ( il virus SV40 ) per mezzo dei vaccini. Il virus SV40, presente nelle cellule di rene di scimmia (cellule renali di scimmia impiegate per far crescere i virus della poliomielite da usare a scopo vaccinale), ha contaminato i vaccini antipolio (orale di Sabin e parenterale di Salk) e si è trasferito nella popolazione umana, rivelandosi un virus potenzialmente oncogeno. E’ stato proprio il liquido di coltura di queste cellule di rene di scimmia ( contenenti il virus ) che , inoculato, ha consentito al virus oncogeno suddetto di infettare i vaccinati. Negli USA, dal 1955 al 1961, circa 98 milioni di americani ( sic!) sono stati vaccinati con il vaccino antipolio contenente il virus cancerogeno SV40. Questo virus SV40 è stato individuato agli inizi degli anni ‘60 ma l’azienda ha continuato a commercializzare ceppi vaccinali (che sapeva essere realmente infetti ) anche dopo il 1961, per altri due anni ( in seguito il virus è stato evidenziato in bambini troppo giovani per aver ricevuto il vaccino contaminato, e alcuni studiosi -per questo motivo- ora sostengono che il virus SV40 potrebbe essere stato nel vaccino antipolio addirittura fino al 1999). All’inizio degli anni ’90, Michele Carbone, della Loyola University di Chicago, ha evidenziato il virus SV40 in tumori ossei e mesoteliomi ( associato o meno all’amianto ). In Italia un team di ricercatori dell’Università di Ferrara ha trovato il virus SV40 in altri tumori: tumori cerebrali ( nel 83% dei papillomi dei plessi corioidei, nel 73% degli ependinomi, nel 47% degli astrocitomi, nel 50% dei glioblastomi e nel 14% dei meningiomi). Studi successivi hanno associato questo virus all’insorgenza di alcuni linfomi e leucemie. Scoperta la contaminazione, si è visto che il virus SV40 causa il cancro nei criceti. Solo dopo diversi anni si è giunti ad attribuire un ruolo causale ( o di concausa) del virus SV40 per il cancro negli esseri umani. Ovviamente “ufficialmente” tale ruolo viene negato con il solito ritornello: “ non è sufficientemente dimostrato che il virus SV40 provochi…”. Intanto le prove di un suo probabile ruolo aumentano. Il SV40 Cancer Foundation riferisce che: “There are over 3.400 scientific articles with SV40 in the title and over 15.000 articles that mention or discuss SV40”. Nel 2002, tre studiosi ( Gazdar, Butel e Carbone) che per un certo numero di anni si erano occupati del virus SV40 hanno scritto: E’ nostra opinione che il virus SV40 debba essere incluso nell’elenco delle sostanze cancerogene di gruppo 2A- cioè delle sostanze che sono probabilmente cancerogene per l’uomo. Conclusione: milioni di persone hanno contratto negli scorsi decenni il virus SV40 e - per questo- sono “a rischio“. Alcuni ricercatori hanno rinvenuto il virus anche nel sangue e nello sperma: ciò renderebbe possibile la sua trasmissione attraverso trasfusioni di sangue e i rapporti sessuali. Non solo. Altri ricercatori hanno scoperto che i tumori con SV40 avrebbero meno probabilità di essere sensibili alla chemioterapia e alla terapia radiante . I governi di mezzo mondo -astutamente - negli ultimi decenni- si sono ben guardati dal finanziare degli studi (studi che - non dimentichiamolo- li avrebbero senz’altro fatti apparire colpevoli) per informare gli ignari vaccinati sulle conseguenze della somministrazione del vaccino contaminato. Che tristezza! A distanza di anni la replica di una storia che ha già avuto luogo. Fra i protagonisti c’è sempre la Merck e c’è anche la Glaxo ( poteva mancare?). I fatti.

    A metà marzo (marzo 2010, storia recente! ), i giornali e le televisioni americane informano il grande pubblico ( in seguito alla segnalazione di alcuni ricercatori) che tre vaccini per uso pediatrico sono contaminati da alcuni virus . Per gli addetti ai lavori, niente di nuovo sotto il sole purtroppo, ma per gli altri…è panico! In un vaccino per il morbillo si scoprono piccole quantità di virus della leucosi aviaria e negli altri due per la gastroenterite infantile da rotavirus , Rotarix (Glaxo) e RotaTeq (Merck), si trovano frammenti di DNA di virus suino.

    I due vaccini (che contengono DNA di virus suino ) vengono somministrati per via orale a bambini di pochi mesi per prevenire la gastroenterite infantile.Trattandosi di DNA animale è sempre possibile che venga danneggiato il DNA umano. Ciò che è grave è il fatto che il DNA suino ( PCV2) contenuto nel RotaTeq ( a differenza di quello- PCV1- del Rotarix) sembra essere nocivo per il sistema immunitario dei maialini a tal punto che può condurli alla morte ( alcuni ricercatori hanno notato - infatti - che il PCV2 provoca malattie respiratorie e anche decessi nei suini). Una segnalazione ( della FDA del 2008 ) farebbe pensare - però- che anche il PCV1 virus ( ritenuto innocuo rispetto al PCV2 ) sia in realtà pericoloso perché associato ad un aumento significativo di casi di polmoniti, anche letali. Il Rotarix, da quando è stato approvato dalla FDA nel 2008, è stato già somministrato a 1 milione di bambini americani e a 30 milioni di bambini di tutto il mondo! Dopo la scoperta dei virus, la FDA ha sospeso il Rotarix ( ma perché non ha sospeso anche il RotaTeq della Merck? ) e ,dopo un “ripensamento”, a maggio, lo ha riammesso in commercio dopo che la Glaxo ( e la Merck ? ) ha preso l’impegno di rimuovere il PCV1 virus dal Rotarix. Solite domande inquietanti. Come mai questo DNA di virus suini è finito nei due vaccini? Come mai le aziende farmaceutiche non si sono accorte della presenza di DNA estraneo nei loro vaccini? Se i ricercatori non avessero scoperto e segnalato la contaminazione, per quanto tempo avrebbero continuato a tenere del DNA animale nei vaccini? Sarà vero -poi- che questo DNA verrà rimosso dalle preparazioni vaccinali? Che fine faranno i vaccini contaminati? Verranno inviati ai bambini del Terzo Mondo (come hanno fatto per i vaccini per l’influenza A/H1N1 inutilizzati) ? Quali effetti ci saranno in futuro per i bambini a cui è stato somministrato il vaccino contaminato?
    Saranno seguiti negli anni a venire o saranno abbandonati al loro destino? Come mai in Italia i mass media non ci hanno ampiamente informato? Che tristezza! Che tristezza!
    continua…

    Riporto una scheda ( num. di identificazione 150892) del VAERS.
    [ www.medalerts.org/vaersdb/findfield.php ]

    Si tratta di un bambino piccolo della California vaccinato con il vaccino antipolio orale ORIMUNE nel novembre del 1997. Dopo 273 giorni, nell’agosto del 1998, gli viene diagnosticato un medulloblastoma. Muore il 31 gennaio 1999. Il suo tessuto cerebrale mostra la presenza del virus SV40 ( Simian Virus-40 ). Il 25 aprile 2002 ( dopo la sua morte), un esame al microscopio del tessuto cerebrale rivela le sequenze specifiche del DNA per il virus SV40 presenti nelle cellule del tumore ma assenti nelle cellule del tessuto cerebrale circostante non tumorale. Nella scheda c’è anche la segnalazione di un’altra vittima, un bambino di 25 mesi, che aveva ricevuto, nel novembre 1997, il vaccino contaminato ORIMUNE.

    VAERS ID: 150892 Vaccination Date: 1997-11-01
    Age: 1.4 Onset Date: 1998-08-01 Days later: 273
    Gender: Male Submitted: 2000-04-04
    Location: California Entered: 2000-04-11

    Administered by: Other Purchased by: Other
    Symptoms: Brain neoplasm, Laboratory test abnormal, Viral infection
    Write-up: Pt received vax in November 1997. In August 1998, pt allegedly was diagnosed with medulloblastoma. Allegedly the pt underwent two surgeries to remove the tumor and was administered chemotherapy. On 1/31/99, he died. Allegedly his brain tissue revealed the presence of Simian Virus-40. Additional info received on 2/24/03 from attorney for consumer contained one physician's pathology analysisi of brain tissue. A legal complaint was received from an attorney alleging that a 25 month old male recieved Orimune in November 1997 that was "improperly manufactured and which contained contaminants including, but not limited to SV40 which caused the development of brain tumors that ultimately were a direct and proximate cause of his death." The child was diagnosed with medulloblastoma in August 1998. According to the legal complaint, the pt underwent two surgeries to remove the tumor and was administered chemotherapy. On 1/31/99, he died. On 4/25/02, a microscopic examination of brain tissue revealed DNA sequences specific for Simian Virus-40 (SV40) present in the tumor cells but they were absent in the adjacent non-malignant brain tissue.

    Life Threatening Illness? No
    Died? Yes (date died: 1999-01-31)
    Disability? No
    Recovered? No
    ER or Doctor Visit? No
    Hospitalized? No
    Current Illness: UNK
    Diagnostic Lab Data: Virus tissue specimen test positive 4/25/02: microscopic examination of brain tissue containing foci of round poorly differentiated tumor cells. Results: tumor tissue: very strong band visualized. Fooled section of the adjacent brain tissue
    Previous Vaccinations:
    Other Medications: UNK
    Preexisting Conditions: UNK
    CDC 'Split Type': HQ2032103APR2000

    Dott. Marcello Caselli
    Medico chirurgo
    Spec. in Farmacologia applicata

    Edited by Laura Caselli - 23/6/2010, 16:06
     
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  8. burgos9
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    come al solito cari amici miei...ci informate in maniera perfetta..... sono fiero di essere un membro di qst sito LO SAI.... divulghero come sempre qst ennesima "bella scoperta"... GRAZIE DI CUORE... roberto
     
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  9. marikaesposito
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    sto piangendo come una scema di fronte a questa pagina.. il perchè.. magari in un post più lungo e quando sarò più calma ve lo scriverò.. Grazie Laura..
     
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  10. Laura Caselli
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    CITAZIONE (marikaesposito @ 24/6/2010, 07:12)
    sto piangendo come una scema di fronte a questa pagina.. il perchè.. magari in un post più lungo e quando sarò più calma ve lo scriverò.. Grazie Laura..

    E' dovere divulgare certe informazioni ;)
    Un bacione grande Marika bella =*
     
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  11. Smokingslim
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    Molto interessante, grazie Laura.
     
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  12. Laura Caselli
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    I VACCINI (Parte 4)

    Mi sia consentito aprire una piccola parentesi per farvi comprendere meglio il “mondo” dei vaccini. All’inizio degli anni ’70, la massima autorità in campo sanitario, l’OMS, spendendo una montagna di dollari, iniziava un programma di ricerche sulla sterilizzazione delle donne per mezzo dei vaccini. Ricerche che -eufemisticamente- venivano definite “ricerche sulla salute riproduttiva”. Si studiava - tra l’altro- la possibilità di ingannare il sistema immunitario di donne in età fertile per impedire loro di portare avanti la gravidanza. Dopo diversi studi ci si accorse che somministrando un ormone femminile ,ormone hCG ( la gonadotropina corionica umana), associato all’ agente batteriologico del tetano era possibile suscitare una reazione immunitaria con produzione di anticorpi diretti sia contro il germe del tetano sia contro l’ormone. Dopo aver prodotto il vaccino con questi requisiti, si cominciò -a metà degli anni ‘90- a promuovere una “finta” campagna vaccinale contro il tetano neonatale rivolta a tutte le donne in età fertile ( dai 15 ai 45 anni). Si iniziò a vaccinare in Nicaragua (1993), in Messico e nelle Filippine (1994) per estendere -poi- queste vaccinazioni in altri paesi, la Nigeria e la Tanzania. Milioni di donne in età fertile furono vaccinate: nelle vaccinate incinte gli anticorpi diminuivano la quantità di ormone necessario per far progredire la gravidanza e provocavano l’aborto. Non solo. Impedivano -poi- alle stesse di portare avanti altre eventuali gravidanze. Di fatto - quindi - queste donne erano state sterilizzate. L’esclusione alla vaccinazione di massa dei bambini e dei maschi adulti ( come se fossero immuni al tetano ) e le modalità della vaccinazione (fatta di molti richiami e quindi atipica per una vaccinazione antitetanica) generarono dei sospetti che convinsero un movimento cattolico messicano (Comitè Pro Vida) a far analizzare il contenuto del vaccino antitetanico ( nel quale era stata segretamente introdotta della gonadotropina corionica umana ). Queste prime analisi , anche se positive, non vennero prese in seria considerazione. Fu necessario ripeterle nelle Filippine. Qui furono analizzati quattro vaccini : tutti contenevano l’ormone hCG. L’intervento del Tribunale Regionale di Manila (Filippine) pose fine alla “criminale” vaccinazione. I funzionari dell’OMS sulle prime negarono ogni addebito, poi minimizzarono (ammettendo che effettivamente c’erano nei vaccini modiche quantità di ormone ) ed , infine, si scusarono pubblicamente ( sostenendo che l’ormone faceva parte del normale processo produttivo del vaccino). Ho riportato questa vicenda poco edificante per evidenziare che non sempre si è davanti a casi di vaccini contaminati “accidentalmente”, ma che può capitare (e sta capitando spesso) di imbattersi in vaccini in cui vengono introdotte “intenzionalmente” sostanze all’insaputa dei vaccinati. Un esempio: Alcuni anni fa si è scoperta la presenza di metalli pesanti - sotto forma di nanoparticelle - in alcuni vaccini. La signora Santa Passaniti- madre di un militare (Francesco Finessi) deceduto durante il servizio militare per un linfoma di Hodgkin ( nel dicembre 2002 ), ha documentato- per la prima volta- la presenza di questi metalli tossici nei vaccini. Ecco i fatti. Un genitore, aveva spedito alla signora Passaniti gli esami del figlio deceduto ( eseguiti presso la dr.ssa Antonietta Gatti di Modena ). Tali esami mostravano che le cellule di questo ragazzo erano piene di metalli. Ciò spinse la signora Passaniti a contattare la dr.ssa Gatti per fare gli stessi esami per suo figlio ( che - è bene farlo presente- non è mai venuto a contatto con l‘uranio impoverito). Lo studio fu eseguito con una tecnica innovativa di Microscopia Elettronica a Scansione ( per verificare la presenza dei metalli ) e con microanalisi a raggi X (per valutare la composizione chimica dei metalli ). L’esame del liquido seminale e delle cellule staminali del figlio diede risultati sconvolgenti. Riporto le conclusioni del rapporto della dr.ssa Gatti (di 13 pagine) del 30-7-2004: “Nei campioni osservati si è trovato la presenza di corpi estranei micro e nano dimensionati. In tutti i campioni è presente un composto di Ferro con una composizione complessa, la stessa cosa si può dire per i composti di Rame e Zinco per quelli di Piombo. La complessità di composizione di alcune particelle potrebbe derivare da processi di fusione incontrollata ad alta temperatura. Particolare attenzione deve essere posta per le particelle di Antimonio e Antimonio-Cobalto. Questi ultimi composti assieme a quelli di Rame-Zinco e Piombo non sono sicuramente biocompatibili e per la loro composizione chimica e per la loro ridotta dimensione. La presenza di questi composti in sedi così interne del corpo umano, nello sperma e nelle cellule staminali, sta ad indicare una disseminazione in tutte le parti del corpo. Non sono noti in letteratura i possibili effetti tossici sintetici di tali particelle“. La signora Passaniti - per confermare i suoi sospetti sulle cause di morte del figlio- portò alla dr.ssa anche alcuni vaccini che, con gran difficoltà, era riuscita a procurarsi. La dr.ssa Gatti analizzò, con le stesse metodiche, due vaccini anti-tifici ( Typhim V e Vivotif ) per vedere se contenevano i suddetti metalli tossici. Riporto le conclusioni del suo rapporto (di 6 pagine ) del 30-7-04: “Nei vaccini sono stati trovati alcuni corpi estranei. Sono composti di Piombo oppure di Ferro, oppure di Zirconio, oppure di elementi come Stronzio e Bismuto“. Penso che sia superfluo- dopo i due esami della dr.ssa Gatti- sottolineare l’elevata tossicità di questi metalli, soprattutto del piombo. Questi rapporti sono entrambi disponibili in rete e quello relativo ai due vaccini rappresenta un documento veramente eccezionale. In rete è possibile trovare anche uno scritto della signora Passaniti ( Uranio impoverito o danni da vaccinazione? Una testimonianza). In questo scritto la signora esprime il suo pieno convincimento della colpevolezza dei vaccini: è assolutamente convinta, cioè, che le insorgenze tumorali siano ascrivibili ai vaccini. Questa sua persuasione è rafforzata dal riscontro avuto con l’esame dei due vaccini. E, a proposito dei vaccini, la signora afferma:”Ma in realtà i vaccini che la dottoressa aveva esaminato erano cinque, di tre dei quali non ha mai voluto darmi un referto scritto, anzi, come ho già detto, mi ha esortato per il mio bene a lasciar perdere“. Il Neotyf fu ritirato dal Ministero della Salute nel gennaio del 2002: l’azienda farmaceutica Chiron addusse “ragioni di mercato” (per evitare che il Ministero eseguisse specifici controlli?). Il dott. Roberto Gava, farmacologo-tossicologo, autore di un bellissimo libro (LE VACCINAZIONI PEDIATRICHE), scrive a pag 600 del suddetto libro: “Come è possibile che i vaccini contengano questi minerali? E i vaccini pediatrici antitetanico, antidifterico, ecc. che vengono iniettati ai nostri bambini, cosa contengono? Ci dicono di stare tranquilli e che tutto è sotto controllo…ma sappiamo che non è così….”.

    Dott. Marcello Caselli
    Medico chirurgo
    Spec. in Farmacologia applicata
     
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  13. Zeptepi
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    Vorrei intromettermi in questo interessantissimo discorso per porvi una domanda di tipo pratico:
    se io avessi un bambino e se mi rifiutassi di farlo vaccinare cosa comporterebbe per lui e per me? Potrei davvero rifiutarmi? O mi vedrei piombare a casa un esercito di assistenti sociali pronti ad affidare il bimbo ad un'altra famiglia?
    Bè, magari sono un po' catastrofica, però in Italia c'è da aspettarsi di tutto!
     
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  14. burgos9
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    innanzitutto complimenti e grazie dottor marcello per quello che sta facendo per noi(razza umana).... mi permetta una domanda... quindi non ci dobbiamo piu vaccinare ne far vaccinare i nostri figli con nessuno dei vaccini attualmente in commercio???cioè tutti i vaccini esistenti... sono dannosi? o qualche vaccino "sano" lo consiglierebbe?ringrazio anticipatamente e mi scuso per il disturbo ....roberto
     
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  15. MarcelloCustos
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    A ZEPTEPI. In Veneto dal 1 gen 2008 i vaccini non sono più obbligatori. In molte regioni le ASL non fanno più le segnalazioni al Tribunale dei minori. Possono eventualmente fare una multa ( se la fanno). Si potrebbe anche chiedere una montagna di informazioni alla ASL e alla fine firmare il modulo di dissenso motivando di non aver ricevuto abbastanza informazioni dalla ASL. In ogni caso non bisogna firmare il modulo come lo danno loro ( cioè, senza motivazione). Chiaro?
     
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199 replies since 21/6/2010, 19:33   16970 views
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