Senza mangiare animali si vive meglio!

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  1. renzo
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    Questa è la roba con cui sono fatti i bocconcini di pollo dei fast food

    pubblicato il 3 ottobre 2010 alle 09:51

    di Maria Teresa Mura (Indigo Scarlett)

    Di tutti i fast food. In Usa i polli vengono ridotti in un poltiglia rosa caramella, che nessuno considererebbe commestibile. I polli, ovviamente non freschi, ma surgelati. Ossa, interiora e pelle. (Questo particolare è da prendere con le pinze, secondo la fonte e il video qui sotto ci sono macchine che triturano le carcasse con ossa e pelle, secondo altre fonti questa poltiglia è il risultato della scarnificazione delle carcasse di pollo ad alta pressione ,e in questo caso ci sarebbero insieme alla carne anche tracce di osso).Vengono fatti passare in un setaccio che tritura tutto senza pietà, poi per abbattere la carica batterica la “roba” viene lavata, ma serebbe più appropriato dire immersa in una soluzione con ammoniaca. Finita qui? Assolutamente no. Visto che la poltiglia è insapore viene addizionata artificialmente con aroma di pollo. E visto che con quel colore non la mangerebbe neanche il gatto, tinta. Ma non facevano prima ad usare il pongo?

    Edit: la fonte originale – USA – è stata ripresa anche da Gizmodo.

    Edit 2: ecco alcuni commenti interessanti da Gizmodo:

    Spider2544 scrive “ Non capisco perché le persone sono così schizzinose. Sono solo ossa e tendini, mangiamo quel genere di cose nel brodo di pollo e la gelatina. Qui non è diverso. Stiamo usando ogni parte del “bufalo” e che è una buona cosa, l’animale è morto e la sua la nostra responsabilità di assicurarsi che ogni centimetro dell’animale venga utilizzato e non sprecata….C’è una parte di questo (post) che mi suona come una stronzata assoluta, e questo è il bagno di ammoniaca… Anche se non lo fosse, non potrebbe eliminare i batteri al centro del bocconcino. L’unico modo per ucciderli, che è quello di cuocere al alta temperatura… e lo fanno prima di congelare, poi viene fritto una seconda volta, quindi sarebbe assolutamente sterilizzato in un modo molto più efficace con le fonti di calore, piuttosto che con prodotti chimici”.

    Alienshard: “Io in realtà preferisco i bocconcini di McDonald’s agli spiedini di pollo, perché sono più artificiali. Mi ricorda l’infanzia”.

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    Trolland Rhodes:” Questo non è “pollo meccanicamente separato”. MSC è esattamente quello che sembra, una macchina che sostanzialmente strappa la carne dalle ossa. Viene separata meccanicamente per una ragione distinguere le carni bianche dalla carne scura. La carne bianca viene tipicamente usata per le nostre pepite di pollo “aggregate”. La carne rossa va in altri prodotti di pollo (hot dog, per esempio.) Becco, zampe, le punte delle ali, le budella ed eventualmente le ossa e il cervello sono usate nel cibo secco per animali domestici. Che diventa farina di pollo. E ‘cotto, essiccato e sbriciolato fino a diventare una sostanza simile alla farina di mais…. la carne bianca di pollo è di gran lunga più di valore che ridurre semplicemente un pollo intero in un dentifricio rosa come la sostanza (della foto). Sarebbe davvero formidabile se Gizmodo avesse fatto effettivamente qualche sforzo per controllare queste cose. Ma con oltre 400 commenti, sono sicuro che la verità sarà solo ignorata”.

    Questo commento ha generato una serie di risposte nelle quali è contenuto il video qui sotto, che mostra la macchina che produce la poltiglia (il procedimento produce lo stesso risultato, e all’inizio del video vengono mostrati come prodotti finali proprio i bocconcini di pollo); al di là di possibili imprecisioni come quella del lavaggio in ammoniaca questa è un’ulteriore prova della veridicità della foto:












    Edit 3: questa è invece la ricerca su Google che testimonia come la news rilanciata da Gizmodo stia facendo il giro su moltissimi blog di tutto il mondo, si trova aggregata anche sul Times of India.

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    Edit 4: Per completezza riportiamo anche la spiegazione da Trashfood che spiega che nella carne meccanicamente separata possono esserci ossa: “La separazione meccanica della carne di pollame iniziò verso la fine degli anni 1960 negli Usa, ma per ragioni differenti. Infatti, le preferenze dei consumatori per tagli singoli invece dell’intera carcassa e, più tardi, per la richiesta di petti e cosce di pollo isolati e di prodotti derivati (hamburger,wurstel) rese necessario l’utilità di trovare un sistema per utilizzare colonna vertebrale, costole e altre ossa rimaste dopo il sezionamento manuale. Queste parti rappresentano circa il 24% della parte edibile del pollo. In media, si stima una resa pari al 3% di carne separata in relazione al peso delle ossa trattate durante la lavorazione di carcasse suine ed ovine. Le carni separate meccanicamente possono contenere anche particelle di osso”, e la precisazione da Naturopataonline che sottolinea che questa poltiglia vien addizionata di coloranti ed aromi:” L’industria denomina questo metodo, “ recupero avanzato della carne.”. Da sottolineare che il macchinario, data la pressione elevata, sminuzza anche parti delle ossa. Proprio per questo motivo è vietato l’ uso con carni bovine onde evitare il ripetersi di contagi tipo mucca pazza”, “Va da se che i preparati che usano carni ricavate con questo sistema, non sono certamente il massimo della qualità per la nostra salute ma in compenso, garantiscono il massimo del guadagno ai produttori ! Senza contare le aggiunte di conservanti e altri grassi per garantire da un lato una durata considerevole di carne morta da parecchio tempo, dall’ altra per migliorarne il sapore”. A lato l’etichetta di un prodotto italiano con carne meccanicamente separata. Buona cena a tutti.


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    Edit 5: su Reddit Randomerrors che dice di aver lavorato nel settore commenta così la foto: “”Dopo aver effettivamente lavorato per un breve periodo in un impianto di lavorazione del pollo, posso dire che 1-quello nella foto non è collo, non so cosa sia b) separare meccanicamente generalmente si riferisce al fatto che ci sono macchine per tagliare l’animale (in altre parole, ogni pollo che acquisti che non è intero è “separato meccanicamente”), e Z) le ossa,il sangue,le piume, gli occhi, e tutto chiò che è più o meno considerato un prodotto di “scarto” sono effettivamente utilizzati per fare fertilizzantie cibo per cani. Wow. Ho imparato molto in un mese. ” Oppure “Il cibo nella foto non è pollo. Quel colore rosa bizzarro non si aggiunge alle pepite o ai bocconcini di petto (i più comuni aggregati di pollo) e non è pasta per hot dog. Inoltre, la pasta viene messa in una scatola di cartone. E questo non è consentito dalla USDA.

    Su Gizmodo invece JackDilla affermando di essere un produttore di “poltiglia” non smentisce la foto ma precisa:” Vendo più di 100.000 libbre di questa roba ogni mese per aziende di tutto il paese. Non uccide, ma lasciatemi chiarire una certa confusione. Non vi dovrebbe capitare di mangiare una pepita di pollo o un pasticcio a base di MSC. La carne meccanicamente separata è per lo più prodotta per alimentazione a basso costo come quella delle carceri. Le persone che stanno dicendo che i polli sono interi sbagliano. Dopo che il pollo viene disossato e sono stati rimossi petto, coscie, ali e così via rimane la carcassa di pollo, che è solo un mucchio di ossa con piccoli pezzi di carne . Questo è gettato in una macchina speciale che macina e separa la carne dal frammenti di ossa. Non ci sono occhi, pelle, organi, artigli, becchi o qualcosa del genere. E McDonald’s utilizza tutte carni bianche di petto nelle loro chicken nuggets. Così fa ogni altra catena di fast food ristorante…MSC viene usata soprattutto negli hot dog. A meno che non si dichiari che sia carne di maiale o con carne di pollo al 100% contiene MSC. Se si dice a base di carne, allora può essere una miscela di carni suine / MSC”.



    C’è anche chi linka un articolo del NYT che racconta particolari sul controverso lavaggio in ammoniaca, applicato però alla carne bovina, e approvato dallUSDA.

    Da annotare il link a Gizmodo del serissimo Business Insider

    Edit 6: McDonald’s USA nella lista degli ingredienti dei Mcnuggets non dichiara carne meccanicamente separata.

    Edit 7: Qualcuno dice che la prova del fatto che quanto scritto qui non sia vero risieda nel fatto che McDonalds ha pubblicato questa smentita. A chiunque sia capace di leggere balza all’occhio che in quel testo si dice che l’azienda non usa “pollo cinese” (cosa che in effetti nessuno ha mai sostenuto, questo tipo di lavorazione non è appannaggio della Cina) non che non utilizzi questo tipo di prodotto (come scriviamo nell’edit 6).










    La verita' nascosta e la falsa propaganda
    pubblicata da Enriko Veg il giorno venerdì 6 agosto 2010 alle ore 12.42
    Se le pareti degli allevamenti intensivi, dei camion e dei vagoni da trasporto di animali, e soprattutto quelle dei macelli fossero sostituite con materiale trasparente, tutti potrebbero finalmente vedere quanta sofferenza c'è dietro una fettina di carne.

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    Spesso inoltre vengono date informazioni assolutamente false e inverosimili sullo stato degli allevamenti. E' il caso di un opuscolo destinato ai ragazzi delle scuole medie inferiori, distribuito nel 2001 dall'Amministrazione Provinciale Milanese, di cui l'AVI ha chiesto a gran voce il ritiro.
    L'opuscolo appare ancora nel catalogo delle edizioni Carthusia con la didascalia "Campagna di informazione rivolta ai ragazzi delle scuole medie per promuovere la conoscenza della realtà agricola della provincia di Milano e delle principali produzioni alimentari a essa correlate".

    Leggiamo nell'opuscolo: "Tutto sul bovino" è uno stampato dedicato ai ragazzi delle scuole medie inferiori "[...] per predisporre le famiglie a un consumo intelligente e soprattutto a diradare i dubbi [...]"
    "Un thriller da 45 secondi" introduce il capitolo relativo alla macellazione dove:
    "Dopo questa vita tutto sommato particolarmente piacevole per un animale da allevamento, il passaggio dal vitellone che si pavoneggia al piatto di arrosto con patatine di cui parlavamo prima avviene in un posto particolare, chiamato macello.
    Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il macello non è un luogo sinistro pieno di omaccioni con coltellacci che sembrano i fratelli dell'orco di Pollicino. Assomiglia piuttosto a una fabbrica olandese: ariosa, ben organizzata e dove tutto avviene a tempi di record. I futuri arrosti (dai 30 ai 1000 al giorno) ci arrivano dopo un viaggio piuttosto confortevole in camion a due piani, come gli autobus di Londra."

    Le informazioni riportate sono profondamente offensive per tutti coloro che, come noi, vedono nei soggetti non umani che convivono sul nostro pianeta degli esseri senzienti, in grado di provare sentimenti come gioia e dolore e che si battono da anni per far comprendere a livello sociale che hanno diritto alla loro dignità.

    Ancora una volta ci troviamo di fronte a un vergognoso esempio di mistificazione della tragica realtà dei macelli.








    https://www.facebook.com/note.php?note_id=4...48654975&ref=mf


    Ero un Vivisezionista
    pubblicata da Laura Mantini il giorno mercoledì 23 giugno 2010 alle ore 16.05
    Riuscivo a sentire il battito frenetico del cuore della cavia quando la presi in mano...Articolo pubblicato il 31 marzo 2007 dal quotidiano inglese "The Guardian".
    Dalla voce di un ex-vivisettore, tutto l'orrore di questa pratica, e il perche' continua a esistere e a essere insegnata nelle universita' come fosse cosa dovuta e normale.

    Iniziò tutto quando ero uno studente universitario di medicina. Venimmo abituati gentilmente; iniziammo guardando video di esperimenti su conigli anestetizzati e prendendo nota dei risultati. In seguito effettuammo esperimenti sulle zampe delle rane e poi sui cuori. Prendevamo la cosa seriamente e 15 anni dopo ricordo ancora i principi fisiologici che imparavamo in quegli esperimenti. Così sembrava ne valesse la pena. Quando iniziai il dottorato, dovetti frequentare un corso che insegnava a occuparsi degli animali sotto anestesia e ucciderli con umanità.
    Gli esperimenti sugli animali sono rigidamente normati in Gran Bretagna; è necessaria una licenza dal Ministero degli Interni e si devono fare esami e test pratici per dimostrare la propria competenza. Il corso fu spaventoso. Guardavamo un video su come uccidere gli animali - gente con maschere e camici da laboratorio che sbattevano gli animali sul lato di un tavolo o gli spezzavano il collo - e poi discutevamo tranquillamente di etica, come se tutto avesse senso. Il problema è che non ce l'aveva - ma devo essermi perso il pezzo in cui ci incoraggiarono a metterlo in dubbio.

    Quando iniziai a lavorare nel laboratorio di ricerca, venne il mio turno. Eravamo attentamente supervisionati e non ci veniva fatta fretta di uccidere animali prima che fossimo sicuri di poterlo fare in modo appropriato.
    Ma non mi sembrava giusto fare gli esperimenti senza compiere anche l'uccisione. Riuscivo a sentire il battito frenetico del cuore della cavia quando la presi in mano; non era l'unica ad essere nervosa. E poi lo feci. Le sbattei la testa sul lato del tavolo per tramortirla, poi le tagliai la gola e morì dissanguata. Il rumore del cranio che sbatte contro il tavolo non mi lascerà mai; 10 anni dopo sobbalzo ancora quando sento un suono simile.

    In alcuni laboratori, il danno psicologico che questa tecnica infligge sullo staff è ben noto e agli animali viene perciò iniettata una dose mortale di anestetico. Ma questo è molto più doloroso per l'animale e può danneggiare il tessuto sul quale si vuole sperimentare. Così li colpivamo sulla testa e vivevamo con il suono di crani rotti.

    Presto divenne più facile. Ciò che all'inizio mi aveva scioccato fu all'improvviso molto normale e banale.
    Sbattere la nuca delle cavie e poi tagliare loro la gola non mi faceva davvero più effetto. E sembrava non fare alcun effetto a nessun altro. I colleghi mi dissero che era una strategia del tutto naturale per farcela, che semplicemente non lo avresti potuto fare senza razionalizzarlo nella tua testa. Gli amici immaginavano che stavo facendo sicuramente della ricerca medica che valeva disperatamente la pena per giustificare un tale comportamento, che stavo per scoprire la cura per l'AIDS o per le malattie cardiache. La verità è che il lavoro di ricerca procede spesso per tentativi ed è solo il senno di poi che ci permette di giudicare quali erano le scoperte utili.

    Nel frattempo il palazzo nel quale lavoravo era sotto assedio da parte degli antivivisezionisti. Un importante leader per i diritti degli animali stava facendo lo sciopero della fame in prigione. I suoi sostemitori avevano fatto circolare una lista di accademici che avrebbero ucciso per vendetta se il leader fosse morto.

    Eravamo circondati da barriere di acciaio e da poliziotti a cavallo dalle facce severe. L'auto del dipartimento aveva uno specchietto su un'asta, così da poter controllare se sotto c'erano bombe. Ma a volte avere un nemico contro il quale unirsi rende più facile non mettere in dubbio ciò che si sta facendo. E una volta che ci sei dentro è difficile uscirne.

    Quando ebbi terminato il mio dottorato triennale, me ne andai. Ero diventato un uomo che pensava fosse normale uccidere animali quotidianamente e non soffrirne, il che non era esattamente ciò che volevo essere.

    Un anno dopo che avevo terminato presi in mano di nuovo una cavia. Era una di quelle molto pelose, la cui testa e coda erano difficilmente distinguibili. Non dissi al suo proprietario cosa facevo una volta. Avevo un irrazionale timore di andare fuori di testa all'improvviso e colpire il povero animale. Non lo feci, ma dovetti nascondermi le mani, che tremavano quando lo rimisi giù.

    Ora mi considero riabilitato. Ho ucciso solo due animali da allora: un uccello selvatico senza una zampa e brulicante di vermi e un coniglio mezzo morto con una mixomatosi. Entrambe le volte poi ho vomitato di puro orrore. Ma questa è una reazione naturale e ne sono felice.
    Fonte:The Guardian, I was a vivisectionist - Da AgireOra Network: www.agireora.org

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    https://www.facebook.com/note.php?note_id=4...04324094&ref=mf
     
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