Senza mangiare animali si vive meglio!

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  1. renzo
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    Questo sito è nato da una consapevolezza che ho raggiunto nel corso degli anni, dal sentimento d'amore e rispetto che ho sempre avuto verso tutti gli animali e dall'orrore, il dolore e il disprezzo nel conoscere cosa l'uomo è capace di fare verso gli esseri indifesi che più fra tutti sono gli animali.
    www.lavocedeiconigli.it/vegetariani-veg.htm
    Qui troverete delle pagine con approfondimenti e riflessioni su vari argomenti, scoprirete molte verità e cose che spesso si ignoravano.

    Poi ognuno può decidere...io ho scelto! non voglio contribuire più, per quello che posso, all' ingiusta sofferenza e morte di altri esseri senzienti.

    TUTTO CIO' CHE RESPIRA NON HA FORSE LO STESSO DIRITTO ALLA VITA?

    Non chiudete gli occhi davanti a tutto questo, AIUTIAMO GLI ANIMALI!

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    Gli animali umani, che incarcerano, mangiano e sfruttano gli animali non umani, fingono che questi non sentano dolore. E' necessaria infatti una netta distinzione tra noi e loro, se vogliamo farne ciò che vogliamo, se li indossiamo e li mangiamo senza avvertire rimorsi o sensi di colpa. Gli umani, che spesso si comportano con crudeltà verso gli animali, vogliono credere che essi non possano soffrire. In realtà il comportamento degli animali dimostra il contrario: essi sono troppo simili a noi.
    Carl Sagan e Ann Druyan - Scienziati - Tratto da: Shadows of Forgotten Ancestors, 1992



    Per tutti quelli che pensano e ridono delle persone vegetariane-vegane, per chi crede che "l'uomo ha bisogno delle proteine della carne e non può vivere senza di esse", per chi crede che il vegetariano lo sia solo per salvare gli animali ignorando invece quanto contribuisce a salvare il bambino che muore di fame, all'ambiente, all'economia, alla salute...per tutti quelli che pensano che i vegani siano una setta di fanatici o extraterrestri venuti da Vega..

    I tentativi di screditare l' alternativa vegetariana attestano puntualmente che nessuno è piu' fanatico di chi, non conoscendo un argomento, si aggrappa all' uso di arretrati luoghi comuni.

    leggete e aprite la vostra mente ed ogni volta che mangerete carne pensate a tutto questo, oppure continuate a vivere nella vostra indifferenza!



    Per tutti quelli che dicono: "fareste meglio ad occuparvi prima delle sofferenze umane..."



    David Cowles Hamar ha fornito una buona risposta a quest'affermazione: "Gli umani sono animali, quindi i diritti animali sono diritti umani". Potremmo altrimenti osservare che 'concedere' diritti alle donne o ai neri non ha sminuito quelli dei maschi o dei bianchi. Essere moralmente coerenti, facendo entrare i diritti dei non umani nell'ambito dell'etica allargare il campo della considerazione etica, nobilita gli umani.

    Le sofferenze degli umani non rappresentano una ragione per dimenticarsi quelle degli altri animali. Non e' possibile separare una specie dall'altra: siamo tutti animali. Dobbiamo sforzarci di rendere il mondo migliore per tutti. Il veganismo e' un passo avanti in questa direzione, non un' alternativa ad essa. Gli umani dipendono dalla salute e dal benessere del pianeta che li sostenta. Noi vogliamo che gli umani godano della miglior qualita' di vita possibile, che riteniamo possa ottenersi soprattutto nutrendosi con una dieta vegana. Se ognuno di noi adottasse questa dieta, la salute di tutto il Paese migliorerebbe immediatamente. I vegani e i vegetariani mediamente vivono meglio e piu' a lungo di coloro che scelgono di consumare carne e altri prodotti di origine animale, tutti ad alto contenuto di colesterolo, grassi e cancerogeni. da: mucca103

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    Vegetariano = chi esclude dalla sua alimentazione tutta la carne, di mammiferi, volatili, pesci, crostacei e di ogni altra specie. Chi non mangia animali terresti ma si nutre di pesci NON è vegetariano.

    Vegano = chi è vegan non consuma prodotti di origine animale: carne, pesce, latte e derivati (yogurt, formaggi, burro), uova, miele (che sono comunque fonte di sofferenza e morte per molti animali). Non usa prodotti di origine animale come pelle, pellicce, cosmetici ecc.

    Veg*ani = il termine si utilizza per comodità nell'indicare sia vegetariani che vegani.

    PERCHE' DIVENTARE VEG*ANI?



    CHI MANGIA CARNE CONTRIBUISCE ALLA FAME NEL MONDO

    13 milioni di persone, ogni anno, muoiono di fame; altrettanti muoiono invece per malattie causate da un eccessivo consumo di carne. Si calcola che sulla terra ci siano 15 miliardi di capi di bestiame allevati dall' uomo. I paesi industrializzati impiegano ben 2/3 della loro produzione cerealicola per l'allevamento del bestiame e si accaparranno le terre migliori del terzo mondo per coltivare cereali destinati agli animali d'allevamento (36 dei 40 paesi piu' poveri del mondo esportano cereali negli Stati Uniti dove il 90% del prodotto viene utilizzato per nutrire gli animali destinati al macello). Se tutti i terreni coltivabili della terra venissero usati per produrre vegetali, si potrebbe sfamare una popolazione 5 volte superiore a quella attuale: verrebbe quindi risolto il problema della fame nel mondo.

    Ogni volta che mangi un pezzo di carne togli il cibo ad un bambino...

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    IMPATTO AMBIENTALE (inquinamento)

    Per ottenere 1 kg di carne occorrono 15 Kg di cereali; il resto va in escrementi. Questi, vista la grande quantita', non possono essere riassorbiti immediatamente dal terreno e di conseguenza immettono ammoniaca e metano nell'atmosfera. L'ammoniaca prodotta dagli allevamenti è riconosciuta come una delle cause maggiori delle piogge acide e il metano va ad aggiungersi a quei gas responsabili dell' effetto serra. Per poter nutrire un cosi' alto numero di animali è necessario una sovraproduzione di cereali e per fare cio' vengono utilizzati una grande quantita' di fertilizzanti (ozoto e pesticidi). l'ozoto finisce nei fiumi e nei mari, soffoca i pesci e facilita il formarsi delle alghe (mucillagine). I pesticidi vengono ingeriti dagli animali, avvelenando la loro carne. Ogni anno viene bruciata una parte della foresta amazzonica (è grande ma finira', e poi cosa respiriamo?) per far posto a nuove coltivazioni di cereali e a nuovi allevamenti, la cui carne è destinata al mercato europeo.

    CONSUMO D' ACQUA

    Il 70% dell'acqua utilizzata sul pianeta è consumato dalla zootecnia e dall'agricoltura (i cui prodotti servono per la maggior parte a nutrire gli animali d'allevamento).
    Quasi la metà dell'acqua consumata negli Stati Uniti è destinata alle coltivazioni di alimenti per il bestiame. Gli allevamenti consumano una quantità d'acqua molto maggiore di quella necessaria per coltivare soia, cereali, o verdure per il consumo diretto umano.

    Una vacca da latte beve 200 litri di acqua al giorno, 50 litri un bovino o un cavallo, 20 litri un maiale e circa 10 una pecora.
    Il settimanale Newsweek ha calcolato che per produrre soli cinque chili di carne bovina serve tanta acqua quanta ne consuma una famiglia media in un anno.



    CARNE E SALUTE (chi non la mangia ha il cuore sano!)

    Chi consuma carne ha il 40% di possibilita' in piu' di sviluppare tumori, superiore quindi anche al tabacco.

    La necrofagia è quanto di più dannoso si può immaginare per la sua salute: la carne e' tanto priva di fibre e carboidrati quanto gonfia di grassi saturi e colesterolo.

    Numerosi studi hanno evidenziatola stretta relazione esistente tra dieta a forte contenuto di grassi saturi di tipo animale e cancro e come invece abbiano minor incidenza nei vegetariani. Anche il prof. Umberto Veronesi (dir. scientifico dell' Istituto europeo di oncologia) è vegetariano.

    I vegetariani , inoltre, risultano essere meno soggetti all' 80% in meno di malattie dei mangiatori di carne.

    Statistiche mediche hanno constatato come diabete, trombosi, osteoporosi, artriti, malattie renali, obesita' e ipertensione siano strettamente legate al consumo di carne.

    Adulti, bambini, anziani, donne in gravidanza, neonati, sportivi tutti posso essere vegetariani/vegani ed avere solo benefici per la salute.



    L' UOMO E' CARNIVORO? (un mito da sfatare)

    FALSO! L' uomo non è carnivoro. L' organismo dell' uomo, contrariamente a quello dei carnivori, non è fatto per mangiare cadaveri di animali perchè ne rimane intossicato a causa delle sostanze tossiche contenute nella carne. L' organismo di un animale carnivoro cerca di espellere la carne dal proprio organismo con la massima velocita' possibile, data la sua tossicita'. Una riprova di queto dato è data dal fatto che il suo intestino è lungo 3 volte il corpo, mentre quello dell' uomo ( e degli animali frugivori) è pari a 12 volte la lunghezza del corpo. Inoltre le mucose spesse e muscolose dei carnivori tollerano forti succhi gastrici, necessari alla digestione della carne, mentre l'uomo ne rimane danneggiato.

    L' essere umano appartiene all' ordine dei primati antropomorfi, per loro natura frugivori, cioè atti a consumare frutti, foglie, semi. La neurofisiologia, l' embriologia, l' anatomia comparata confermano come l' uomo sia strutturato per cibarsi di frutti freschi, foglie tenere, tuberi, radici e non di muscoli, ossa ed interiora come i carnivori. Questi infatti hanno conformazione dentale, patrimonio enzimatico, organi visivi, strutture di offesa, caratteristiche di potenza e aggressivita', apparato digerente, intestinale, escretorio, sudorifero, circolatorio adatti ad utilizzare l'alimento carneo come fonte glucidica, consumandolo crudo e completo di interiora e di sangue. gli esseri umani senza mezzi artificiali difficilmente sarebbero in grado di cacciare. Molti sono ormai gli scienziati concordi nell' affermare che l' uomo si è convertito a consumare muscoli di animali (in principio carogne) per necessita' legate alla inospitabilita' delle foreste nell'ambiente originario, circa 2 milioni di anni fa nell' era Neozoica. In quell' epoca avvennero infatti glaciazioni, interglaciazioni (ritiro dei ghiacci e avvento dei clima piu' caldi) e periodi di siccita' contrapposti a forti diluvi. L' Homo Habilis sarebbe dunque passato al carnivorismo per poter sopravivere, pagando pero' con l' accorciamento della vita media. L' uomo è diventato carnivoro in epoche in cui non si conoscevano i danni della carne.

    Oggi solo gli esquimesi restano un popolo carnivoro per assoluta necessita'. La durata della vita media di questo popolo è 25-30 anni, muoiono vittime dell' arteriosclerosi causata dall' alimentazione carnivora.



    IL BUSINESS E LE MENZOGNE

    Si puo' interrompere la carne-dipendenza in maniera graduale o immediata: il bisiness dell 'industria carnea, che ne incoraggia il consumo e che maschera la crudelta' degli allevamenti intensivi, ha per anni diffuso menzogne colossali sull' indispensabilita' della carne sui suoi supposti benefici.

    Molti animali vengono macellati appena nati in modo che gli allevatori possano incassare i premi dell' Unione Europea per la riduzione dei capi.

    Approfondimenti (dati economici).



    ETICA E MORALE

    Diventare vegani è una scelta di vita. Di rispetto per la vita di tutti gli esseri viventi.

    Se l' uomo non ha avuto ritegno ad escogitare luoghi quali i campi di concentramento, possiamo ben comprendere come, di fronte ad interessi economici incalcolabili, egli possa aver partorito l'idea aberrante degli allevamenti intensivi dove gli animali sono trasformati da esseri viventi in vere e proprie macchine per la produzione di uova, latte, carne.

    L' uomo si distingue dall'animale non umano per l'intelligenza, per il senso etico e morale, noi possiamo scegliere di alimentarci senza uccidere.

    Molte persone dicono di amare e rispettare gli animali, ma in realta' parlano del proprio cane o del gatto di casa, distinguendo cosi' animali da "carne" con gli animali "domestici".

    In realta' il maiale, la mucca, il pollo, il coniglio, le galline ovaiole non sono diversi dai nostri animali che teniamo in casa, hanno la stessa capacita' di soffrire, hanno le stesse sensazioni ed emozioni, perchè allora questa distinzione? perchè chi dice di amare gli animali continua a mangiarli?

    Gli animali sentono il desiderio di vivere e il dolore per essere ucciso esattamente come gli esseri umani. Le grida mentre vengono uccisi sono terribili. E' possibile continuare a mangiare animali quando sappiamo come soffrono?

    Se i mattatoi avessero le pareti di vetro la maggior parte delle persone sarebbero vegetariane.

    Oggi noi non ammazziamo direttamente le nostre vittime, ma ci serviamo di intermediari: i dipendenti dei mattatoi, i cacciatori, i pescatori...

    Quindi diventando vegani, si puo' contribuire a salvare milioni di animali che non vivono meglio degli animali da laboratorio, anche loro nascono e vivono in piccole gabbie, trattati come oggetti ed infine uccisi.



    L' EVOLUZIONE



    9. Carne Mangia Carne?
    by DANI

    INDICE

    Il tema del vegetarianesimo è uno dei temi più discussi negli ultimi anni. Sempre più gente sembra orientata a diffidare della purezza della carne animale, o a rifiutarla per motivi ideologici, o per rispetto per gli animali, o per altri motivi.

    Ma quanto conviene non mangiare carne? E' veramente così terribile per la salute? No, non è terribile. Anzi, a molta gente serve mangiare carne. Perché? Perché simile attira simile, e finché si hanno in sé pensieri di distruzione estrema, di abuso, di violenza e di morte allora è necessario mangiare carne. E' necessario mangiarla perché altrimenti non si possono trascendere quei pensieri. Perché? Perché la realtà è fatta di pensieri. Ed anche la forma quindi è fatta di pensieri. E molta gente ha ancora dentro di sé tali pensieri negativi, e quindi ha molta voglia di carne.

    Se non si dà alla forma ciò di cui ha bisogno data la sua composizione di pensieri momentanea, allora la forma non può essere in salute. Solo nel momento in cui si trascendono tutti i pensieri che attirano la carne come cibo nella propria realtà, allora in quel momento la propria forma non avrà alcun più desiderio di carne. Ed oltretutto, fino a quel momento la propria forma non sarà pronta per una dieta vegetariana. Quindi se si cerca di forzare la propria evoluzione adottando una dieta vegetariana quando la propria forma richiede ancora carne (cioè si ha voglia di mangiare carne), non si fa altro che autodanneggiarsi.

    Mangiare carne quindi è necessario fino ad una certa fase dell'evoluzione. E quando non sarà più necessaria, il corpo ve lo farà capire, poiché non avrà più voglia di carne. La parte non semplice sta nel riuscire a percepire ciò che il corpo richiede. Spesso i pensieri inviati dai media e da altre parti influenzano molto il proprio pensiero.

    Per ascoltare il proprio corpo, è sufficiente allontanare tutti i pensieri che interferiscono nella comunicazione tra mente e corpo e sentire quello di cui si ha voglia. Le "voglie" rappresentano di solito ciò che il corpo desidera in quel momento, e cioè ciò di cui ha bisogno. E' importante quindi ascoltare il proprio corpo riguardo la propria alimentazione. E comprendere che una dieta vegetariana forzata può essere solo dannosa alla forma se non è pronta a sostenerla.

    La dieta vegetariana comporta solitamente l'esclusione dalla propria dieta di carne animale (ed anche umana, per i cannibali!) e pesce. Di solito si chiama vegana la dieta che esclude anche uova, latte e derivati. Che dire di questi ultimi?

    Mi sembra chiaro che nel prelevare il latte dalla mucca o da altro animale non ci sia distruzione. Vi è solamente l'appropriazione impropria di un qualcosa che non è proprio. E di certo la mucca non offre il latte, perché se lo offrisse spontaneamente allora lo farebbe da sola senza che qualcuno debba mungerla! Quindi anche qui vi è dietro un pensiero da trascendere, ed è quello della appropriazione impropria di una proprietà altrui. Cioè senza che quell'altro lo offra spontaneamente, si prende qualcosa di suo personale.

    Qui bisogna distinguere tra possesso e proprietà. Per possesso intendo un oggetto che non fa parte dell'essere stesso, ma è un qualcosa che è "nelle proprie mani". Per proprietà invece intendo ciò che costituisce l'essere stesso. Ad esempio, io posseggo un orologio ma sono proprietario del mio braccio e del mio sangue. Quindi, data questa distinzione, c'è differenza se mi approprio di una proprietà o di un possesso altrui. Nel caso della mucca, il latte è sua proprietà. E si danneggia la forma stessa. Nel caso invece di un oggetto la situazione è diversa. Perché? Perché posso ridarglielo. Posso cioè ribilanciare dare ed avere. Ad esempio, prendo una penna perché mi serve dalla scrivania del mio collega e poi la ripongo dov'era. E quando torna gli dico che l'ho utilizzata. Glielo dico per correttezza. E ribilancio il prestito a livello energetico, attraverso un semplice "grazie".

    Non posso forse ringraziare la mucca o altro animale per la carne o il latte che mi dona e quindi ribilanciare a livello energetico dare ed avere? No. Perché? Perché la benedizione o ringraziamento vale come bilanciamento automatico a livello energetico solo se vi sono pensieri puri in gioco. Negli altri casi, non vale. Bisogna vivere i propri pensieri negativi, viverli e trascenderli.

    Sarebbe come uccidere una persona, chiederle scusa e quindi cavarsela così. O, come fa la chiesa cattolica attraverso la confessione, confessarsi a qualcuno per ciò che si ha fatto, recitare due preghiere e tutto è a posto. Se così fosse, dove sta l'evoluzione? Se mi si perdona sempre tutto e non sperimento mai le conseguenze delle mie azioni (cioè di ciò che penso), che senso avrebbero l'evoluzione e l'apprendimento?

    Quando penso qualcosa, che sia frutto di mio ragionamento o di manipolazione, tendo poi a manifestarlo nella realtà. Ma come faccio a capire che sbaglio se mi si perdona sempre tutto? Cioè se non mi si fa capire che sbaglio? Sperimentare la conseguenza delle proprie azioni significa comprendere perché una cosa è sbagliata o meno. Se si ha dentro il pensiero di uccidere un altro essere, allora attireremo persone che hanno dentro questo stesso pensiero, e che quindi tenderanno ad uccidere noi stessi! Capite quindi come il pensiero che si ha dentro attiri le proprie esperienze?

    Il ringraziamento è una sorta di benedizione. Ringraziando una persona, la si grazia, cioè la si benedice. Ed in questo modo, si riequilibrano le energie tra dare ed avere, senza dover contraccambiare a livello fisico. Questo metodo di riequilibrio attraverso la benedizione è necessario per mantenere tutto in equilibrio, dato che altrimenti sarebbe molto difficile mantenere il tutto in equilibrio a livello fisico. Quando non si può, si ringrazia, e quindi si benedice l'altro e si bilancia il tutto. Semplice, no? Per questo da sempre sin da bambini si insegna ai piccoli a ringraziare sempre. Perché in realtà è una forma di benedizione, cioè di ringraziamento.

    Quindi, se si utilizza un possesso altrui senza chiedere il permesso, o perché ci si dimentica o perché non è fisicamente possibile, si può ribilanciare tranquillamente tutto anche a posteriori se lo si ringrazia. Questo tipo di appropriazione non è negativo, fa parte della vita quotidiana. E non è necessario trascendere alcun pensiero particolare, perché non è un atteggiamento da eliminare. Fa parte della vita. E si possono ribilanciare le energie senza problemi.

    Quindi è normale che, una volta trascesi i pensieri di appropriazione di una proprietà altrui, allora anche il desiderio del latte e dei suoi derivati verrà meno. Semplicemente perché la forma non avrà più in sé tali pensieri e quindi non avrà più bisogno di latte e derivati per rimanere in salute.

    Che dire invece delle uova? Nel caso delle uova, vi è distruzione. Perché si mangia comunque un essere vivente. Si mangia in sostanza un essere in crescita non ancora completamente formato. E' come mangiare un feto umano. E quindi? Anche qui lo stesso discorso della carne. Una volta trasceso il pensiero della distruzione di un altro essere in crescita allora il corpo non avrà più alcun desiderio né bisogno di mangiare uova.

    Quindi cosa si mangia quando si trascendono tutti questi pensieri? Si mangia ciò che viene offerto dall'ambiente in cui viviamo. E le uniche cose che sono esplicitamente offerte sono frutta, verdura e cereali. Questo è tutto ciò che offre la Terra, che è la nostra casa ed il nostro giardino. E che dobbiamo quindi curare con tutto il nostro amore.

    Con tale cibo offerto dalla Terra e dalla natura stessa per nutrirci, abbiamo tutto ciò di cui il nostro corpo necessita. E con questo cibo, si posso creare un'infinita di pietanze prelibate! L'unico limite può essere solo la creatività umana.

    Si arriverà mai un giorno a vivere d'aria? Potenzialmente sì, ma è difficile che ciò avverrà mai. Perché mangiare è un piacere. Ed è anche un modo per le persone e le altre specie di ritrovarsi, stare vicini e vivere in comunità. E dato che frutta, verdura e cereali sono semplici forme fisiche che sono state create proprio per nutrire forme più complesse, non vi è alcun pensiero distruttivo legato al mangiare tale cibo.

    Anche il fare esperienza di essere mangiati da forme più complesse è comunque un'esperienza che insegna, se viene fatta spontaneamente e con amore. Frutta, verdura e cereali sono forme che, pur non avendo una mente sviluppata, hanno un corpo emotivo molto sviluppato. Percepiscono le energie di ciò che sta attorno. La consapevolezza pura (Dio) creò tali forme fisiche per fare una forte esperienza emotiva, concentrandosi cioè sulla ricezione di tutte le energie che si percepiscono attraverso l'interazione con l'ambiente. Per questo sono forme estremamente sensibili.

    Perché si fanno mangiare? Perché tali forme non sono altro che le forme che vengono prima degli animali e degli uomini nella scala evolutiva. E quindi si fanno mangiare da loro per cominciare a fare esperienza indiretta di che cosa sia una forma più complessa. Allo stesso modo esse si nutrono di vermi e terra. E di acqua. Gli elementi terra, acqua, fuoco e aria sono forme di vita ancora più semplici. E così sempre più in basso fino ad arrivare alle particelle elementari che sono la forma più semplice esistente.

    Ora, se così è, perché allora anche gli animali che, nella scala evolutiva vengono prima dell'essere umano, non si lasciano mangiare per fare esperienza di una forma più evoluta? Perché gli animali sono forme che furono create immortali, come l'essere umano. E quindi non sono create per morire. Quindi mangiarle significa incorporare in sé il pensiero della distruzione e della morte. Le piante, invece, non furono create per essere immortali. E quindi mangiarle non implica incorporare in sé pensieri di morte e distruzione. Anzi, vi è una benedizione reciproca: si ringraziano le piante per offrirsi come cibo, ed allo stesso modo le piante ringraziano per offrire loro la possibilità di sperimentare forme più complesse.

    Tutto è consapevolezza. Quindi mangiando qualcosa assorbiamo la sua consapevolezza. E quindi tale consapevolezza può giovare dello sperimentare una forma più complessa. Tali consapevolezze rimangono per sempre dentro di noi una volta mangiate? No, vi rimangono fintantoché non le eliminiamo attraverso le feci e l'urina corporei.

    Questo vi dà una visione completamente nuova delle feci e dell'urina, no? Le feci e l'urina non dovrebbero scaricare tossine o cibo di scarto, ma soltanto quelle sostanze che contengono la consapevolezza di ciò che si mangia. E queste sostanze tornano alla terra. E quindi la terra le ridona alle specie di piante mangiate che quindi, reincorporando la consapevolezza entrata nelle forme animali ed umane, porta nuova esperienza e comprensione. E così evolvono.

    http://spazioinwind.libero.it/risvegliodia...angia_carne.htm

    CURIOSITA'

    Vegetariano: dal latino vegetus (forte, sano, vigoroso)



    Gli animali piu' forti alle fatiche fisiche sono vegetariani:

    l' elefante, il rinoceronte, l' ippopotamo, le scimmie antropomorfe (scimpanzè, gorilla, etc.); o ancora quelle che l' uomo ha sempre sfruttato per eseguire lavori pesanti: bue, cavallo, mulo, asino.

    Gli animali piu' prolifici sono vegetariani: il conigli.

    Gli animali piu' longevi sono vegetariani: l' elefante.



    Alcuni personaggi storici famosi e VEGETARIANI:

    Ippocrate, Gandhi, Darwin, Einstein, Freud, Galileo, Goethe, Kafka, Leonardo, Luther King, Newton, Pascal, Pitagora, Platone, Plutarco, Rousseau, Seneca, George Bernard Shaw, Tolstoj, Voltaire, Wagner...



    fonti:

    Coordinamento nazionale associazioni animaliste

    www.saicosamangi.info



    "E dal momento che noi siamo i sepolcri viventi di animali morti di morte violenta, come possiamo aspettarci condizioni ideali su questo pianeta?"
    [George Bernard Shaw]


    COSA MANGIARE?

    L' assimilazione equilibrata di cereali, legumi, verdura e frutta garantisce l'apporto piu' congeniale per il nostro organismo di proteine, vitamine, ferro, sali minerali, carboidrati, grassi.


    CRESCERE UN BAMBINO VEGETARIANO

    I vantaggi per i bambini L’alimentazione vegetariana è dunque una dieta validissima anche per i più piccoli, soprattutto nei paesi più ricchi, dove un bambino su tre è obeso. A dimostrarlo sono numerosi studi medici italiani e stranieri. Oltre alla ricerca citata da Luciano Proietti , i riflessi della dieta vegetariana sullo stato di salute e sull’accrescimento dei bambini sono stati oggetto di una recente indagine promossa dal Comitato medico-scientifico dell’Associazione vegetariana italiana in collaborazione con la Cattedra di Pediatria dell’Università di Verona. Un gruppo di quindici bambini vegetariani (sin dallo svezzamento) di otto anni è stato confrontato con un gruppo di bambini, scelti a caso, ma della stessa età. I risultati sono stati più che sorprendenti. Bambini vegetariani hanno presentato un livello di assunzione di ferro superiore, anche se bisogna riconoscere che il ferro vegetale è meno assimilabile di quello presente negli alimenti di origine animale. Inoltre avevano valori di colesterolo, trigliceridi e glicemia notevolmente inferiori rispetto agli onnivori. E ancora, più muscolo e meno grassi. Infine, la ricerca ha evidenziato l’assenza di qualsiasi tipo di carenza nutritiva nel gruppo di bambini vegetariani. Perché allora tanto accanimento contro chi sceglie di non nutrirsi di carne? "La verità - spiega il nutrizionista Leonardo Pinelli, docente di Pediatria Preventiva e Sociale all’Università di Verona - è che l’attuale ordinamento didattico delle nostre università non assicura un’adeguata preparazione in materia di alimentazione. La conseguenza è che la maggior parte dei medici non conosce sufficientemente le problematiche legate alla dieta vegetariana. E come spesso accade, quando non si conosce bene una cosa, la si combatte". E non c’è niente di peggio - aggiungiamo noi - dell’arroganza che nasce dall’ignoranza.

    fonte: Massimo Ilari e Mimmo Tringale (Aam Terra Nuova)

    VIVERE SENZA CRUDELTA'

    Scegliere di diventare veg*ani è scegliere un certo tipo di vita, primo fra tutte è sicuramente non contribuire all' uccisione o allo sfruttamento di animali non solo sotto forma di cibo, ma anche come oggetti o capi d'abbigliamento.

    Vengono usate parti di animali come la pelle, le piume, la pelliccia, la lana e non solo, quando in realta' al giorno d' oggi ci sono tantissime alternative.



    Scarpe e borse si trovano in tessuto o sintetiche, i divani in tessuto o alcantara, giubbotti e piumini con imbottitura di cotone e hi-tec e naturalmente cosmetici e detersivi non testati su animali.



    In questo sito trovi la lista dei prodotti, negozi, locali vegan in tutta Italia

    www.veganhome.it/

    Chi è vegan? Chi non mangia animali, e non mangia i loro prodotti - latte e uova. Ci sono tanti motivi per diventare vegan.

    Essere vegan è giusto, perché salva la vita agli animali. Essere vegan è il futuro, perché non ci sono abbastanza risorse sulla Terra per nutrire tutti con una dieta carnivora e perché con questa alimentazione ci stiamo facendo del male con le nostre mani e stiamo distruggendo il pianeta. Essere vegan è facile, è la cosa più naturale del mondo, è nella nostra natura più profonda.

    È una scelta per tutti: per ogni età, per ogni carattere e modo di vivere e di pensare.

    Non esiste un vegan-tipo, al contrario, le motivazioni di questa scelta sono molteplici. Scopri chi sono i vegan e il perché di questa scelta

    www.veganhome.it/

    Per iniziare

    Un ottimo punto di partenza per capire perché, ma soprattutto come, vivere vegan, è il sito VegFacile: passo-passo vi guiderà lungo un facile percorso per diventare vegan, spiegandovi ogni cosa, togliendovi ogni dubbio, con tante foto e illustrazioni per rendere la lettura più chiara e scorrevole!

    VegFacile, pur trattando tutti gli aspetti di questa scelta, è molto facile da seguire e ricco di foto esplicative, un punto di partenza molto utile per tutti!

    La sua caratteristica principale sono le informazioni dettagliate sul "come" mettere in pratica la scelta vegetariana e vegan, e come affrontare il cambiamento d'abitudini passo-passo. La Home page riproduce una plancia di gioco, a caselle: ogni casella è un "passo" verso un'alimentazione vegan.

    La "casella di partenza" di VegFacile riporta la testimonianza di vari personaggi vegetariani o vegani "famosi", del mondo della cultura, dello sport, dello spettacolo, della scienza, di oggi e del passato, stranieri o italiani.

    Il "passo 1" prende in esame le motivazioni etiche per non mangiare più animali e le motivazioni ecologiste dato che come consumo di risorse, latte e carne sono indiscutibilmente i "cibi" più dispendiosi, inefficienti e inquinanti che si possano concepire.

    Un ulteriore passo è quello di eliminare dalla propria alimentazione latte e uova, per gli stessi motivi di cui al passo uno.

    E poi via via viene mostrato come si "vive vegan", con una bella galleria fotografica di frighi e dispense vegan per far capire che la cucina vegan offre una infinita varietà di cibi tra cui scegliere, di piatti da preparare, semplici e più complessi.

    Alcuni passi sono dedicati all'aspetto salutistico e di conoscenza dei singoli ingredienti, tradizionali ed esotici, altre pagine spiegano come affrontare la transizione da onnivoro a vegan, come gestire il cambiamento di abitudini, i rapporti con gli altri. Una sezione delle "domande dei lettori" completa l'opera.

    Vai al sito VegFacile.info - Diventa vegan passo a passo

    Essere vegan è giusto

    Essere vegan è giusto perché non si fanno soffrire e non si uccidono animali per usarli come "ingredienti" per i nostri piatti.

    Non abbiamo bisogno di ucciderli per vivere, lo facciamo solo per abitudine, ma è un'abitudine che è giusto cambiare, perché non ha senso provocare così tanto dolore solo per potersi mangiarsi un panino o una bistecca.

    Uccidere gli altri animali è un atto di sfruttamento e violenza, e lo facciamo solo perché abbiamo il potere per farlo, non perché sia giusto così.

    Molte persone provano orrore per l'abitudine di altri popoli di mangiare cani, gatti, delfini o balene, ma questi animali non soffrono di più degli animali consumati normalmente in Europa. Allo stesso modo, altri popoli provano orrore per la nostra abitudine di mangiare conigli o cavalli, considerati animali d'affezione. Questo ci insegna che, dunque, la differenza sta solo nell'abitudine, non nella morale. Un maiale non è diverso da un cane, un gatto non è diverso da un coniglio, in quanto alla capacità di provare sentimenti, emozioni, paura, gioia, affetto. Gli animali sono tutti uguali.

    Eppure il modo in cui vengono trattati gli animali negli allevamenti è così terribile che se le stesse azioni fossero commesse su cani e gatti, per la legge italiana il colpevole finirebbe in galera. Ma attenzione: non è colpa "dell'allevatore cattivo", ma di chi gli dà i soldi quanto fa la spesa al banco macelleria...

    In 80 anni di vita ogni italiano usa come "cibo" circa 1400 animali.

    Smettere di causare tutta questa morte e sofferenza è facile, basta smettere di mangiare la carne degli animali e i loro "derivati", cioè latte e uova.

    Essere vegan è il futuro, per l'ambiente, il mondo e la salute
    Il futuro per l'ambiente

    Il futuro, già a breve termine, non consentirà consumi di carne (pesce compreso), latte, uova pari a quelli attuali, perché, semplicemente, non ci sono abbastanza risorse sulla Terra per permetterlo.

    Sono ormai sempre di più gli studiosi che denunciano con articoli ben circostanziati - sia su riviste tecnico-scientifiche che divulgative - che uno dei modi più potenti di proteggere l'ambiente è quello di cambiare modo di mangiare, tornando a modelli più tradizionali e diminuendo quindi drasticamente il consumo di carne e altri alimenti di origine animale (latte, uova), la cui produzione è estremamente dispendiosa in termini di risorse (terreni, energia, acqua) e di inquinanti emessi (gas serra, sostanze chimiche, liquami ad alto potere inquinante).
    Animali come macchine: del tutto inefficienti

    Per comprendere i motivi dell'impatto sull'ambiente occorre notare che gli animali d'allevamento sono "fabbriche di proteine alla rovescia".

    Infatti gli animali d'allevamento consumano molte più calorie, ricavate dai vegetali, di quante ne producano sottoforma di carne, latte e uova: come "macchine" (così sono ormai considerati nella moderna zootecnia, anche se macchine di certo non sono) che convertono proteine vegetali in proteine animali, sono del tutto inefficienti. Il rapporto di conversione da mangimi per gli animali a "cibo" per gli umani varia da 1:30 a 1:4, a seconda della specie animale. Vale a dire: per ogni kg di carne che si ricava da un animale, lo stesso animale deve mangiare mediamente 15 kg di vegetali, appositamente coltivati. Questo causa uno spreco enorme di terreni fertili, energia, acqua, sostanze chimiche.

    Alcuni dati:

    Spreco di acqua - il settimanale Newsweek ha calcolato che per produrre soli 5 kg di carne bovina serve tanta acqua quanta ne consuma una famiglia media americana in un anno. Nell'agosto 2004 si è tenuta la consueta "Settimana Mondiale dell'Acqua", a Stoccolma, durante la quale gli esperti hanno spiegato che le riserve d'acqua non saranno sufficienti a far vivere i nostri discendenti con la stessa dieta oggi imperante in Occidente e hanno affermato che sarà necessario ridurre il consumo di alimenti di origine animale.

    Spreco di energia - le calorie di combustibile fossile spese per produrre 1 caloria di proteine dalla soia sono pari a 2; per il grano, servono 3 calorie, per il latte 36, per il manzo 78. (Fonte: "Eenergy and land constraints in food protein production", Science, Nov 21, 1975)

    Inquinamento da deiezioni - in USA è stato calcolato che le deiezioni - cioè gli escrementi - provenienti dagli allevamenti intensivi inquinano l'acqua più di tutte le altre fonti industriali raggruppate. (Fonte: Envinromental Protection Agency 1996)

    Abbattimento delle foreste - circa il 70% delle foreste tropicali abbattute, sono abbattute per far posto a pascoli per bovini. Dopo 5-6 anni l'area si desertifica, e viene abbattutta un'altra porzione di foresta. Nel 2003 c'è stata una crescita del 40% della deforestazione nella foresta amazzonica brasiliana rispetto all'anno precedente, per far posto a nuovi pascoli (Fonte: Rapporto del CIFOR, Centro per la Ricerca Forestale Internazionale, 2004).

    Per approfondimenti: Panel "Impatto ambientale" a cura del Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione (NEIC).
    Il futuro per il mondo

    Gli sprechi di vegetali, terreno, energia, acqua, pesano soprattutto sui paesi più poveri, e "rubano" le loro risorse.

    Il Brasile conta 16 milioni di persone malnutrite. Ed esporta 16 milioni di tonnellate di soia per mangimi animali - 1000 kg di soia l'anno per ogni individuo malnutrito! (Fonte: Database FAO 2001)

    In Messico, milioni di persone soffrono di denutrizione cronica. Nel 1960, il bestiame consumava il 5% dei cereali prodotti. Nel 2003, il 45%. Allo stesso modo, per l'Egitto si è passati dal 3% a 31%, per la Cina dall'8% al 28%. Quindi si usano i terreni, anziché per coltivare cibo per le persone, per coltivare mangimi per animali, con il conseguente spreco descritto sopra. (Fonte: Unimondo)

    In organizzazioni come l'OMS e la FAO aumenta sempre di più la preoccupazione per l'impatto dell'allevamento industriale sull'utilizzo delle terre coltivabili e conseguentemente sulla possibilità o meno di nutrire il mondo in modo efficiente.

    Esse affermano: "L'aumento del consumo di prodotti animali in paesi come il Brasile e la Cina (anche se tali consumi sono ancora ben al di sotto dei livelli del Nord America e della maggior parte degli altri paesi industrializzati) ha anche considerevoli ripercussioni ambientali. Il numero di persone nutrite in un anno per ettaro varia da 22 per le patate, a 19 per il riso fino a solo 1 e 2 persone rispettivamente per il manzo e l'agnello. Allo stesso modo, la richiesta d'acqua diventerà probabilmente uno dei maggiori problemi di questo secolo. Anche in questo caso, i prodotti animali usano una quantità molto maggiore di questa risorsa rispetto ai vegetali."
    [WHO/FAO, Diet, nutrition, and the prevention of chronic disease. Report of the Joint WHO/FAO expert consultation, 26 aprile 2002]

    L'economista Frances Moore Lappè, ha calcolato che in un anno, nei soli Stati Uniti, sono stati prodotti 145 milioni di tonnellate di cereali e soia. Da questi 145 milioni di tonnellate di cibo sono stati ricavati solo 21 miloni di tonnellate di carne, latte, uova. Facendo la differenza, si ottengono 124 milioni di tonnellate di cibo sprecato: questo cibo, avrebbe assicurato un pasto completo al giorno a tutti gli abitanti della Terra! Con il solo spreco degli USA. (Fonte: Frances Moore Lappè, "Diet for a small planet", New York, Ballantine Books, 1982, pp.69-71)

    Per approfondimenti: Panel "Denutrizione e malnutrizione nel mondo" a cura del Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione (NEIC).
    Il futuro per la nostra salute

    Secondo l'Annuario statistico italiano 2007 dell'Istat, le maggiori cause di morte in Italia sono le malattie cardiache e i tumori. Solo questi due fattori sono la causa di quasi tre quarti delle morti che avvengono in Italia ogni anno (il 71,2%, per le precisione).

    Eppure, sono anche i fattori più facilmente prevenibili con uno stile di vita corretto, la cui componente principale è una corretta alimentazione. Per quanto riguarda le malattie cardiache, esse sono spesso addirittura curabili, non solo prevenibili.

    L'alimentazione ottimale per prevenire queste malattie (ma anche molte altre) è quella a base vegetale. Le linee guida del World Cancer Institute (l'Istituto Mondiale per gli studi sul Cancro) raccomandano testualmente di "prediligere diete basate su alimenti vegetali e comprendenti un'ampia varietà di verdura, frutta, legumi e carboidrati poco raffinati e, se si consuma carne rossa, di non consumarne più di 80 g al giorno".

    Da notare il "se": il cibo su cui basare la nostra alimentazione è quello vegetale, il consumo di carne è "facoltativo", ma se c'è non deve superare un certo limite. Questo limite MASSIMO è fissato a 80 g al giorno, il che significa 30 kg l'anno. In realtà in Italia si consumano pro capite 92 kg di carne l'anno (62 di carne rossa, 30 di altre carni), quindi oltre il triplo del limite massimo consigliato!

    È chiaro dunque che una modifica delle abitudini alimentari verso una drastica diminuzione del consumo di alimenti animali e un drastico aumento di cereali, legumi, verdura e frutta è l'unica strada che può salvarci dalle "malattie del benessere".

    Lo stesso si verifica, in misura ancora maggiore, per le malattie cardiovascolari, che possono anche essere curate attraverso l'alimentazione. Negli USA vi è più di un esempio di progetti di successo basati su questo, che salvano la vita a moltissime persone.

    Per approfondimenti: "Abbiamo dei vantaggi per la salute?" dal sito VegFacile.

    Essere vegan è per tutti

    Non esiste un vegan-tipo: non esiste un "credo" politico o religioso, un carattere o un modo di comportarsi e di parlare, un modo di vestire o un aspetto fisico, una fascia d'età o un tipo di "cerchia sociale" che accomuni tutti i vegan. Per fortuna.

    La scelta vegan la si fa per rispetto degli animali, o per rispetto dell'ambiente, o per combattere la fame nel mondo, o per la propria salute, o per alcune di queste cose messe assieme. Queste motivazioni sono l'unica cosa che accomuna i vegan tra loro.

    Per il resto, ciascuno è una persona molto diversa dalle altre, nel modo di vivere, nel mestiere che fa, nella musica che gli piace, nello sport che pratica o non pratica, nelle idee politiche, nelle eventuali convinzioni religiose, nel carattere, nei libri che legge, nell'età che ha... in qualsiasi aspetto della sua vita.

    Vuoi risparmiare? Mangia vegan!

    Fonte: AgireOra Network
     
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