La manipolazione mentale e l'Istituto Tavistock

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  1. Bankster887
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    Il sofisticato esercizio del controllo sfrutta l'abilità a mantenere la popolazione in stato di oppressione e, tuttavia, di felicità. Molto meglio farle credere che è stata lei a scegliere di andare al patibolo.
    L'esperienza ci ha insegnato che il metodo più semplice per aggiudicarsi un'arma silenziosa e conquistare il controllo del pubblico è da una parte quello di tenerlo all'oscuro dei principi di base, mantenendolo d'altra parte in uno stato di confusione e di disorganizzazione e sviando la sua attenzione con questioni assolutamente irrilevanti.

    Tutto ciò si ottiene nei seguenti modi:

    1. disattivando la mente delle persone; sabotando le loro attività mentali;
    2. attivando le loro emozioni, aumentando l'indulgenza verso se stessi e la loro tendenza ad attività emotive e fisiche nei seguenti modi:

    * sottoponendoli a continui affronti ed attacchi
    * dando loro ciò che desiderano - in eccesso - "cibo spazzatura per la mente", e privandoli di ciò di cui hanno veramente bisogno
    * riscrivendo la storia e la legge e sottoponendo il pubblico alle deviazioni, riuscendo così a spostare i loro pensieri dalle necessità personali a priorità esterne ideate in maniera sofisticata.

    Quando un governo progetta di introdurre nuove leggi contro un gruppo particolare, per imporre l'ubbidienza e rimuovere le libertà, il processo che mira a lavorarsi la pubblica opinione per spingerla contro quel particolare gruppo inizia mesi, a volte anni, prima che ci sia in giro il minimo sentore di quelle leggi. Lo scopo è quello di aizzare la pubblica opinione contro quel particolare gruppo attraverso la propagando ed eventi architettati a tavolino.

    L'iter è sempre lo stesso:

    1. focalizzare l'obiettivo da abbattere;
    2. architettare eventi (stragi, attentati, episodi turbanti) che possano preoccupare e allarmare l'opinione pubblica al punto che questa urli: "bisogna far qualcosa"!!!
    3. risolvere il problema


    L'Istituto Tavistock (sigla AOCS = Advanced Organisational Consultation Society) è "formalmente una clinica di ricerca psichiatrica è stato il laboratorio della guerra psicologica per l'armata britannica durante la seconda guerra mondiale". L'oggetto degli studi più accaniti del Tavistock in questi ultimi anni è la creazione di "salti di paradigma" (paradigm shifts), ossia del mezzo per indurre nelle società valori "nuovi", attraverso eventi traumatici collettivi (turbulent environments). Ad esempio, un ciclo di conferenze tenute al Tavistock nel 1989 aveva come tema il seguente: Il ruolo delle Organizzazioni non Governative nell'indebolire gli Stati Nazionali. Ebbene, fra i partecipanti al congresso sulla Salute Mentale che Montagu Norman volle a Londra nel 1948, spiccano personaggi le cui ricerche psichiatriche (o sul funzionamento della mente) si svolgono in gran parte nell'ambito di programmi militari, o politico-militari. Oggi l'Istituto Tavistock compie ricerche su come reagirà la gente, a livello individuale e collettivo, di fronte ad eventi, cambiamenti e paroloni. Fu il Tavistock che ideò la politica degli "shock futuri", il mezzo attraverso cui la mente umana collettiva viene bombardata da così tanti cambiamenti, eventi e informazioni contrastanti che si sovraccarica, si disattiva e viene soggiogata.

    È più efficace gestire la società tramite il controllo mentale che con la coercizione fisica. Quanto successo l’11 settembre e la conseguente “guerra al terrore” sono perlopiù esercitazioni in lavaggi del cervello di massa. Lo psichiatra tedesco Kurt Lewin, che, sponsorizzato da un gruppo di potere ristretto (l’élite appunto), divenne direttore del Tavistock Institute nel 1932, sviluppò per primo il modo di pensare che seguì l’11 settembre. Nel libro "Controllo della mente, controllo del mondo" (1997) Jim Keith scrive:“A Lewin si attribuisce gran parte della ricerca dell’Istituto Tavistock sul lavaggio di cervello di massa, partendo dall’applicazione dei risultati di traumi ripetuti e di torture individuali sul controllo mentale dell’intera società”.“Se si può insinuare il terrore in una società, dice Lewin, questa società regredisce ad una forma di tabula rasa, ad una situazione cioè per cui il controllo si può facilmente introdurre da un punto esterno”.

    In altre parole: creando un caos controllato, la popolazione può essere portata al punto da volersi sottomettere spontaneamente ad un controllo maggiore. Lewin asseriva che la società deve essere indotta ad uno stato equivalente a quello della prima infanzia. Questo caos sociale lo chiamò “fluidità”. I pianificatori di questa élite usarono l’11 settembre nel modo più scioccante. Imposero pesantemente la sicurezza, stanziarono molti soldi nel comparto militare ed ottennero le guerre in Afghanistan e Iraq con il consenso di una società intontita dagli eventi.Keith cita un altro ricercatore del Tavistock, il dottor William Sargent, autore di “Battaglia per la mente: una fisiologia di conversione e lavaggio del cervello” (1957) dire: “Molte cose si possono far credere a soggetti le cui funzioni cerebrali sono state disturbate a sufficienza da… paura, rabbia o eccitazione deliberatamente inculcate”. Questo progetto è stato pianificato molto prima dell’11 settembre 2001. La storia ufficiale di quella tragedia è risultata inverosimile. Non c’erano rottami d’aereo al Pentagono. I tre edifici furono demoliti con esplosivi. I nostri “leader” sono complici nell’assassinio di più di 3.000 persone e della distruzione di un’icona statunitense. Il piano è di incorporare gli Stati Uniti in un “governo mondiale” controllato da banchieri con basi a Londra. La nostra élite culturale, economica e politica è complice dell’attuale occultamento dei fatti.

    L’élite ha pianificato la maggior parte degli eventi culturali e politici secondo il loro effetto psicologico. JFK (John Fitzgerald Kennedy) avrebbe potuto essere eliminato in maniera più umana (aveva problemi di salute). Invece, per scioccare, lo uccisero a fucilate, “come un cane per strada” dice Mort Sahls.Jim Keith aggiunge: “L’assassinio di Kennedy è stato effettuato dall’intelligence inglese, cioè un colpo da Tavistock Institute, la cui ragione era di scioccare il conscio statunitense in uno stato quasi-comatoso, per poterlo riprogrammare, cioè un modus operandi standard del Tavistock Institute”.

    Lo stesso si può dire dell’assassinio di Martin Luther King e di Robert Kennedy. Il tutto culminò con la violenza inflitta ai dimostranti al convegno dei Democratici a Chicago nel 1968.

    “Accendi, sintonizzati, rilassati” disse il pifferaio della CIA Timothy Leary.

    http://www.pressante.com/politica-e-ordine...-tavistock.html
     
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