Mangiamo qualcosa di non chimico?

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  1. La_volpe_nera82
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    Spesso leggo le etichette degli ingredienti dei prodotti alimentari sperando di capirci qualcosa.. ma di solito mi limito a domandarmi "chissà cos'è!?"
    Oggi ho visto in un sito delle opinioni riguardanti i prodotti alimentari + comuni... quasi sempre dicono che sono ottimi altre invece li screditano per via degli ingredienti senza sapere però di cosa si trattino (tipo una donna indignata perché nell'estathe c'è acido ascorbico... ovvero la vitamina C!! Questo fa capire come la gente è totalmente disinformata su ciò che ingerisce.)
    Quindi mi sono incuriosita e sono andata a vedere cosa sono i vari ingredienti dai nomi e definizioni strane che di solito trovo scritte sulle etichette.

    Gli ingredienti più comuni sono:

    AROMI (In tutto!)
    acido citrico (Un po ovunque)
    Acido fosforico (nella Coca Cola e simili e in tutti i prodotti contenti lecitina di soia)
    Aspartame (dolcificante chimico presente in molti prodotti dietetici e in quasi tutte le gomme da masticare)
    Lecitina di soia

    Vediamo un po che cosa sono:

    Aromi

    Questa dicitura è troppo generica, in pratica non dice niente e dice tutto.
    Da wikipedia:
    La normativa Europea di conseguenza identifica 3 categorie di aromi: aromi naturali, estratti da prodotti naturali, aromi natural-identici, ottenuti per sintesi chimica, ma uguali a prodotti presenti in natura, aromi artificiali ottenuti per sintesi chimica e non presenti in natura.
    Gli aromatizzanti aggiunti agli alimenti devono essere indicati nella lista degli ingredienti, e il termine "aromi naturali" viene utilizzato esclusivamente per quelli ottenuti per estrazione da ingredienti naturali.


    Quindi se non c'è la dicitura aromi naturali ma solo aromi, si deduce che questi sono composti chimici.

    Interessante questo dossier:
    www.minerva.unito.it/Chimica&Indust...itiviIndice.htm

    Dove si trova "La definizione di additivo alimentare secondo la legge italiana (D. M. 31 marzo 1965, D. M. 4 agosto 1997)"
    SPOILER (click to view)
    La definizione di additivo alimentare secondo la legge italiana



    Decreto Ministeriale del 31 marzo 1965 sulla "Disciplina degli additivi chimici consentiti nella preparazione e per la conservazione delle sostanze alimentari", articolo 3

    "Sono considerati additivi chimici quelle sostanze, prive di potere nutritivo o impiegate a scopo non nutritivo, che si aggiungono in qualsiasi fase di lavorazione alla massa o alla superficie degli alimenti per conservare nel tempo le caratteristiche chimiche, fisiche o fisico-chimiche, per evitare l'alterazione spontanea o per impartire ad essi, oppure per esaltarne favorevolmente, particolari caratteristiche di aspetto, di sapore, di odore o di consistenza".

    Decreto Ministeriale del 4 agosto 1997, "Regolamento recante recepimento della direttiva 96/77/CE della Commissione del 2 dicembre 1996 riguardante i requisiti di purezza specifici degli additivi alimentari diversi dai coloranti e dagli edulcoranti".

    (giurisprudenza)

    "Ai fini del presente decreto, con il termine «alimenti» si intendono le sostanze alimentari, i prodotti alimentari e le bevande, nonché i preparati da masticare e da succhiare come il «chewing-gum» ed analoghi".

    "Per additivo alimentare si intende qualsiasi sostanza normalmente non consumata come alimento, in quanto tale, e non utilizzata come ingrediente tipico degli alimenti, indipendentemente dal fatto di avere un valore nutritivo, che aggiunta intenzionalmente ai prodotti alimentari per un fine tecnologico, nelle fasi di produzione, trasformazione, preparazione, trattamento, imballaggio, trasporto o immagazzinamento degli alimenti, si possa ragionevolmente presumere diventi, essa stessa o i suoi derivati, un componente di tali alimenti, direttamente o indirettamente".

    "Le parole «additivi chimici» riportate nel titolo e nell'articolato del decreto ministeriale 31 marzo 1965, sono sostituite dalle parole «additivi alimentari»"


    Qui la lista degli additivi alimentari: http://it.wikipedia.org/wiki/Additivi_alim...emulsionanti.29


    Acido citrico

    Da wikipedia:

    In origine l'acido citrico lo si ricavava dal succo di limone (Citrus) attraverso un complesso processo con soluzione di ammoniaca, cloruro di calcio e acido solforico. Venne isolato la prima volta nel 1784 da Carl Wilhelm Scheele
    Attualmente lo si produce con un fungo transgenico (Aspergillus niger) in bioreattori ad ambiente di basso pH (acidulato) e scarsità di ferro,a tale scopo si utlizzano chelanti degli ioni ferro come l'EDTA. In questo modo il ciclo di krebs viene interrotto all'acido citrico il quale può essere estratto dalla cellula e purificato.

    Nell'industria alimentare è usato (con la denominazione E 330) come acidulante e conservante.


    Quindi è possibile dire che tutti i prodotti che contengono acido citrico non contengano conservati e OGM??


    Acido fosforico (o acido Acido ortofosforico)
    image
    (Simbolo di rischio chimico)

    Da www.medicinalive.com/senza-categori...ande-alla-cola/

    Bere due o più lattine di bevande a base di cola al giorno, normali o dietetiche, espone ad un rischio doppio di contrarre malattie croniche renali e formare calcoli. Lo sostengono alcuni ricercatori del National Institutes of Health (Nih) che hanno pubblicato lo studio «Carbonated Beverages and Chronic Kidney Disease» su Epidemiology.
    Gli esperti hanno messo a confronto le abitudini alimentari di 932 soggetti del Nord Caroline, analizzando il periodo dal 1980 al 1982. La metà circa (465 persone) presentavano problemi renali cronici mentre 467 erano sane. Dall’analisi dei dati e dopo aver tenuto conto dei numerosi fattori di rischio che potevano portare ad eventuali problemi renali, è stato osservato che l’assunzione quotidiana di due o più lattine di bevande alla cola, anche dietetica, raddoppiava il rischio di contrarre malattie renali croniche e favoriva la formazione di calcoli renali.

    Per capire perché questa associazione (cola-calcoli renali) l’attenzione si è rivolta all’
    acido fosforico, presente in gran quantità in queste bevande. Sembra infatti che l’acido fosforico, legando il calcio a livello delle ossa, oltre a provocare il deterioramento della struttura ossea, favorisca anche la formazione di calcoli quanto aumenterebbe la concentrazione e la precipitazione di cristalli prima e l’aggregazione poi, con la formazione di calcoli.


    Da wikipedia:

    L'acido fosforico può essere usato come "convertitore di ruggine", mediante una applicazione diretta su ruggine, oggetti di metallo o superifici. L'acido fosforico converte l'ossido di ferro (III) (ruggine) in fosfato di ferro (III), FePO4, di colore nero. Il "convertitore di ruggine" è spesso un liquido verdastro adatto all'immersione dei materiali da trattare, ma è più frequentemente formulato come gel. Dopo il trattamento il fosfato ferrico (nero) può essere grattato via, lasciando una superficie limpida. Potrebbero essere necessarie applicazioni multiple di acido fosforico per rimuovere tutta la ruggine. Il nero di fosfato ferrico può essere lasciato, dove può dare una maggiore durata dell'effetto anti-ruggine.

    Se hai uno stomaco di ferro può darsi che ti faccia pure bene! :sweatdrop.gif:


    Aspartame

    Di questo si è già discusso e ridiscusso.. ma non fa mai male un piccolo ripasso.

    Da wikipedia:

    L'aspartame è un dolcificante artificiale. È composto da due amminoacidi, l'acido aspartico e la fenilalanina, e l'estremità carbossilica della fenilalanina è esterificata con il metanolo. Le composizioni percentuali sono le seguenti: acido aspartico (40%), fenilalanina (50%), metanolo (10%).

    Sempre da wikipedia:

    Il metanolo è tossico e induce depressione del sistema nervoso centrale mentre i suoi metaboliti (formaldeide e acido formico) sono responsabili di danni al nervo ottico e alla retina. La dose letale per un essere umano varia da 0,3 ad 1 g per kg di peso corporeo.

    Trova largo utilizzo come:
    solvente (ad esempio per la diluizione di vernici e nella lucidatura dei mobili);
    reagente in processi chimici industriali;
    combustibile (ad esempio viene usato nella NASCAR, nella Indy Racing League e nel modellismo dinamico miscelato con olio di ricino o a base sintetica più una piccola percentuale di nitrometano).

    L'acido aspartico è un amminoacido polare; la sua molecola è chirale.
    L'enantiomero L è uno dei 20 amminoacidi ordinari, il suo gruppo laterale reca un carbossile, che gli conferisce il comportamento acido da cui prende il nome.
    Nei mammiferi è un amminoacido non essenziale e nel cervello agisce come un neurotrasmettitore eccitatorio. È coinvolto anche nel ciclo dell'urea e nella gluconeogenesi.

    È un amminoacido eccitante, che a dosi elevate è considerato tossico e può provocare la morte dei neuroni nel cervello.


    Strano come, se presi uno per uno, i componenti diventino dannosi, mentre alla voce aspartame sono un toccasana!

    Qui una serie di effetti collaterali dovuti all'aspartame: www.disinformazione.it/aspartame.htm


    Lecitina di soia

    La soia in sé non fa male, anzi fa molto bene ma la lecitina di soia è pur sempre un composto chimico:

    La fosfatidilcolina è anche il principale componente della lecitina (dal greco lekithos - λεκιθος, tuorlo d'uovo), il cui estratto consiste appunto in una mistura di fosfatidilcolina, acido fosforico, colina, acidi grassi, glicerolo, glicolipidi, trigliceridi ed altri fosfolipidi. Spesso, lecitina e fosfatidilcolina sono utilizzati come sinonimi.

    Poi qui ho trovato:

    Attenzione: negli ultimi anni ha sempre più preso piede la soia transgenica, che fino a prova contraria, è da ritenersi potenzialmente dannosa per la salute umana. Scegliere pertanto solo soia di produzione biologica o comunque esplicitamente non transgenica. La legislazione italiana non prevede che sull’etichetta dei prodotti siano riportati quelli transgenici, specie se sono al di sotto di una certa percentuale. E poiché la soia (e specialmente la lecitina di soia, come addensante e emulsionante) è usata in una miriade di prodotti industriali e confezionati, è doveroso porre una notevole attenzione in ciò che acquistiamo.

    Per il momento mi fermo qui, chiunque avesse informazioni in più sugli ingredienti chimici contenuti negli alimenti di tutti i giorni li aggiunga pure. (Non sull'aspartame.. l'ho aggiunto perché doveroso, ma ci sono già vari altri thread dove se ne può parlare in modo specifico)

    Edited by La_volpe_nera82 - 8/8/2010, 22:01
     
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  2. Alexbix
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    grazie Marcella, molto interessante, ma aggiungerei anche il glutammato, come ho segnalato nel topic apposito di glutammato ed aspartame!

    https://losai.forumfree.it/?t=49577405
    :rolleyes:


    Riguardo il glutammato nella soia, sto ancora cercando di approfondire.....

    p.s. il mio consiglio è sempre lo stesso; nutrirsi con materie prime della nostra terra italiana. Se non si hanno particolari "necessità" sfiziose, è possibile produrre un infinità di cibi e conservarli in modo naturale, con prodotti naturali. ;)
     
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  3. ialwaysdream
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    CITAZIONE (Alexbix @ 9/8/2010, 00:38)
    p.s. il mio consiglio è sempre lo stesso; nutrirsi con materie prime della nostra terra italiana.

    E aggiungerei optare per una alimentazione che escluda carne e derivati animali, ovvero vegana. Il nostro corpo, la nostra mente, gli esseri viventi non umani e la Terra ringrazierebbero :)
     
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2 replies since 8/8/2010, 20:28   1267 views
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