Boicottaggio finale

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  1. AlchimistaRibelle
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    Rivolte e guerre sempre sono successe e sempre esisteranno.
    La Natura stessa conosce forme di questo tipo, ed è questo uno dei suoi insegnamenti.
    Essere emissario di pace, significa cedere il passo ad uno di guerra. Un po' come dire che ad un protone deve corrispondere un elettrone!

    Appena giungerà il collasso e l'anarchia, credo che riuscirei a cavarmela in un mondo impazzito e in preda all'ultraviolenza. Ci si sta addestrando in vista di questo...
     
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  2. Black dog
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    E' molto interessante leggere certi post,vecchi di qualche mese,alla luce di quanto sta accadendo in questi giorni;mi riferisco a Londra,Roma,Atene.Seppur non di boicotaggio ma di protesta si trattasse,era come guardare un film,in cui tutti recitavano la propria parte secondo un copione prestabilito(i disordini ai manifestanti,la repressione alla polizia,lo spionaggio agli infiltrati).Probabile che la protesta stessa e le seguenti reazioni facciano quindi parte di un piano,in cui noi tutti siamo le pedine.Mi chiedo cosa si possa fare allora,visto che ci si è ridotti come un cane che si morde la coda,per sovvertire efficacemente un sistema che ,come un virus,trova sempre il modo di rigenerarsi e di difendersi dagli attacchi.
    Una presa di coscienza ed una reazione collettiva così determinata come nel film 'V per...' mi sembra utopica e buona solo x la cinematografia,seppur molto seducente;allontanarsi pian piano dai fattori che determinano il nostro stile di vita(come suggerito da un utente di cui non ricordo il nick)mi sembra molto più fattibile in quanto percorso più 'individuale' che collettivo.Liberarsi dalle catene di mutui,beni secondari,beni di infima importanza,competizione professionale,avidità è qualcosa che diversi individui stanno già sperimentando sulla loro pelle,e che col tempo potrebbe trasferirsi a masse più estese,evtando la solita sequenza di insurrezione-repressione-vittime-sconfitta sociale-risentimento sociale e generazionale.
     
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  3. Black dog
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    www.youtube.com/watch?v=zrSUtSZqkfU


    sarebbe già un buon inizio ..
     
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  4. ratmahatta
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    QUOTE (terror3vor @ 21/9/2010, 09:50) 
    QUOTE (nonlodico @ 21/9/2010, 01:07)
    sarà un bagno di sangue

    Non necessariamente, ma probabilmente. E nella seconda ipotesi avremo sprecato l'ennesima occasione, poichè con la violenza non si risolve nulla, si rimane schiavi.

    Non lavorare sotto un padrone e non usare i soldi, basta questo e il "boicottaggio definitivo" sarà realizzato. Due azioni semplici ma per i più impossibili da mettere in pratica in quanto schiavi.

    Beh non e' cosi' facile non lavorare sotto un padrone e non usare soldi.. dipende dalla situazione ed il luogo in cui si vive..

    QUOTE (Black dog @ 18/12/2010, 13:49) 
    E' molto interessante leggere certi post,vecchi di qualche mese,alla luce di quanto sta accadendo in questi giorni;mi riferisco a Londra,Roma,Atene.Seppur non di boicotaggio ma di protesta si trattasse,era come guardare un film,in cui tutti recitavano la propria parte secondo un copione prestabilito(i disordini ai manifestanti,la repressione alla polizia,lo spionaggio agli infiltrati).Probabile che la protesta stessa e le seguenti reazioni facciano quindi parte di un piano,in cui noi tutti siamo le pedine.Mi chiedo cosa si possa fare allora,visto che ci si è ridotti come un cane che si morde la coda,per sovvertire efficacemente un sistema che ,come un virus,trova sempre il modo di rigenerarsi e di difendersi dagli attacchi.
    Una presa di coscienza ed una reazione collettiva così determinata come nel film 'V per...' mi sembra utopica e buona solo x la cinematografia,seppur molto seducente;allontanarsi pian piano dai fattori che determinano il nostro stile di vita(come suggerito da un utente di cui non ricordo il nick)mi sembra molto più fattibile in quanto percorso più 'individuale' che collettivo.Liberarsi dalle catene di mutui,beni secondari,beni di infima importanza,competizione professionale,avidità è qualcosa che diversi individui stanno già sperimentando sulla loro pelle,e che col tempo potrebbe trasferirsi a masse più estese,evtando la solita sequenza di insurrezione-repressione-vittime-sconfitta sociale-risentimento sociale e generazionale.

    Il fatto e' che un allontanamento dal sistema graduale, liberandosi di mutui, competizione etc. si scontra con il sistema in cui si vive.
    Per liberarti di un mutuo devi premere l'accelleratore perche' ti servono soldi, e considerando come funziona il nostro sistema monetario inevitabilmente ed indirettamente se accelleri danneggi un tuo simile.
    La competitivita' e' data proprio da questo. Per cui, finche' il sistema resta questo, si finira' al confronto con lo stesso in un modo o nell'altro.
    A meno che non si fondi una comunita' completamente indipendente che riesce ad autoprodurre ogni bene necessario.
    Ma in quel caso dovresti comunque rinunciare a tante cose tra cui la tecnologia ed il contatto con il mondo circostante; sperare di passare inosservato perche', con il tuo esempio potresti dar fastidio al sistema etc.

    In realta' secondo me l'unica via e' attraverso la disintegrazione del sistema bancario.. come? Boh.. mi piace molto la scena finale di Fight club.. ma non e' realistica. Non basta far esplodere le sedi delle banche per azzerare tutto.. ci vorrebbe un attacco informatico su larghissima scala capace di non risparmiare neanche 1 dato alla cancellazione.

    E' tecnicamente impossibile.. per ora punto solo a fare piu' informazione possibile e, nel privato, ad evitare quando possibile di aiutare il sistema.
     
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    CITAZIONE (Black dog @ 18/12/2010, 14:49) 
    ... allontanarsi pian piano dai fattori che determinano il nostro stile di vita(come suggerito da un utente di cui non ricordo il nick)mi sembra molto più fattibile in quanto percorso più 'individuale' che collettivo.Liberarsi dalle catene di mutui,beni secondari,beni di infima importanza,competizione professionale,avidità è qualcosa che diversi individui stanno già sperimentando sulla loro pelle,e che col tempo potrebbe trasferirsi a masse più estese,evtando la solita sequenza di insurrezione-repressione-vittime-sconfitta sociale-risentimento sociale e generazionale.

    Scusate l'intromissione.
    Solo per dire che condivido pienamente il pensiero quotato.

    Prima qualcuno proponeva il distacco dal denaro.
    Secondo me il denaro e' necessario, per gestire lo scambio di beni in una societa' dove necessariamente ogni individuo si deve specializzare in una mansione/lavoro, per cui il valore del lavoro di ciascuno deve necessariamente prevedere uno scambio, che sarebbe impensabile realizzare con il baratto (come nei tempi ceh furono).
    Sempre secondo me la vera piaga che affligge l'umanita' dal punto di vista economico, in questo momento storico e' il Signoraggio, per cui la soluzione sarebbe di estromettere le banche centrali dalla creazione della moneta, cosa di cui credo, tutti i frequentatori di questo forum, siano consapevoli.
     
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    CITAZIONE (ratmahatta @ 16/2/2011, 17:57) 
    Beh non e' cosi' facile non lavorare sotto un padrone e non usare soldi.. dipende dalla situazione ed il luogo in cui si vive..

    Secondo me il lavoro dipendente dovrebbe essere eliminato, in favore di un rapporto tipo quello attuale dei liberi professionisti, ovvero basato sulle prestazioni o meritocrazia. Lo scambio deve avvenire in base al valore della prestazione effettiva. Questa diventerebbe la soluzione per una montagna di distorsioni dell'attuale sistema lavorativo.
    Diverso invece e' il discorso dei soldi, su cui ho gia' espresso la mia idea nel messaggio precedente.

    CITAZIONE
    Per liberarti di un mutuo devi premere l'accelleratore perche' ti servono soldi, e considerando come funziona il nostro sistema monetario inevitabilmente ed indirettamente se accelleri danneggi un tuo simile.

    Anche su questo vorrei portare la mia esperienza diretta.
    Il fatto di guadagnare di piu' non significa necessariamente danneggiare qualcun altro.
    Ti faccio solo 3 esempi che dovrebbero far capire cosa si puo' ottenre dal proprio lavoro:
    1) ci sono persone che prediligono un impegno di 8 ore, magari anche 6 al giorno e una volta scattata la fine dell'ultima ora, mollano tutto (qualunque cosa stiano facendo) e corrono a casa, rifiutando di assumersi alcuna responsabilita' circa le conseguenze del loro operato.
    2) ci sono invece persone che pur operando sulla base di un contratto che prevede un certo numero di ore lavorative prestabilite, non si allontanano dal posto di lavoro fino a che non hanno almeno concluso la fase di lavoro che avevano in corso, fino ad arrivare ad un punto stabile (ovviamente a seconda del contesto).
    3) ci sono infine altre persone che non hanno orari e che si tuffano a capofitto nella loro attivita' sulla base del raggiungimento di determinati obbiettivi che si sono prefissati senza badare alle ore impiegate e magari sacrificando parte della loro vita privata pur di raggiungere tali obbiettivi.

    Io mi aspetto che il reddito di tali persone sia crescente passando dalla categoria 1) alla 3), ma tutte e 3 lavorano seriamente senza danneggiare nessuno (se soprassediamo alla mancanza di responsabilita' della prima <_< ).

    CITAZIONE
    A meno che non si fondi una comunita' completamente indipendente che riesce ad autoprodurre ogni bene necessario.

    Se guardi l'umanita' nel suo complesso dovrebbe corrispondere al concetto che hai appena espresso, per cui non si tratta di ridurre le dimensioni della comunita', ma di ristrutturarla in modo che non ci possano essere dei criminali che riescano ad accentrare il controllo delle risorse globali a danno di tutti gli altri, come sta succedendo con le banche centrali, gli OGM, le fonti energetiche, la medicina ufficiale, etc. etc.

    CITAZIONE
    In realta' secondo me l'unica via e' attraverso la disintegrazione del sistema bancario..

    Questa soluzione oltre a essere tecnicamente impossibile, secondo me non risolverebbe il problema alla fonte, poiche' come si puo' leggere anche su questo sito, il problema di base non e' solo il signoraggio, che e' solo uno degli aspetti della trappola in cui ci siamo ficcati.

    CITAZIONE
    ... per ora punto solo a fare piu' informazione possibile ...

    Questa e' sicuramente l'arma piu' potente al mondo. ;)
    Infatti benvengano siti come questo che evidenziano i veri problemi dell'umanita'.
    Il fatto di diffondere a tappeto questo tipo di informazioni e' l'unico modo che vedo realisticamente praticabile per ottenere un ribaltamento della situazione. Solo la consapevolezza individuale permette all'uomo di elevarsi al di sopra dei condizionamenti sociali e al di sopra delle trappole che i pochi criminali potenti sul pianeta, stanno cercando di costruire.

    Non so se il mio pensiero e' chiaro. :unsure:
     
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20 replies since 15/9/2010, 15:02   1561 views
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