Paolo barnard il più grande crimine(la sua ignoranza?!)

con sponsorizzato convegno ,da una banca

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  1. karlrex
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    Che meraviglia oltre a scriverle le" sue ignoranze" anche in video adesso.Sconvolgente che lo sponsor del convegno sia una onlus :lol: . Banca di Romagna!!, sarà che fa boni i composti di prugne?! ecco l'effetto lassativo..ma per favore!!




    Edited by karlrex - 27/11/2010, 08:08
     
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  2. Websuperpresmasterso'io
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    la corenenza non è il suo forte, come grillo con la casaleggio.... i finti paladini/guru...
     
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  3. karlrex
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    CITAZIONE (Websuperpresmasterso'io @ 2/10/2010, 17:04)
    la corenenza non è il suo forte, come grillo con la casaleggio.... i finti paladini/guru...

    ... sa pigghiassuru nto cu..ru! :lol:
    li cacciano da un luogo e diventano divi..che mondo de merda!
    ma si puo' denunciare(si fa per dire) un crimine del sistema bancario e fare una conferenza sponsorizzati da una banca?? :wacko: immagino cosa potrai dire(infatti l'ha fatto).a Paolo, di sovrano non c'è manco il tuo pensiero purtroppo!
    Non si possono seguire due padroni restando fedeli ad entrambi
     
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  4. MAURO_LORE
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    ... Ciao a Tutti...

    ... qualcuno è in grado di spiegarmi... CHE COSA c'e di TANTO GRAVE che NON VA' nella RICERCHE di Bernard??! ...

    ... mi sono letto TUTTO il suo PDF "Il Più Grande Crimine"...

    ... ma,

    ... oltre ad essere un pò ripetitivo... (forse lo fa a posta perche i concetti che esprime vengano capiti...)...

    ... e NON aver dato la DOVUTA importanza al SIGNORAGGIO primario e SECONDARIO, ed agli INTRESSI su un debito pubblico che NON hanno ragione di esistere...

    ... le altre cose che dice, sono, a mio modesto giudizio, VERE...


    ... oggi... il vero problema è la PERDUTA SOVRANITA' MONETARIA da parte dei paesi "democratici"...

    ... "datemi il controllo moneta... e "me ne pò fregà de meno" di chi governa e fa le leggi..." ...

    ... e, secondo me... è proprio questo che BARNARD cerca di FAR CAPIRE al "popolo bue"...

    ... d’altronde è lo stesso concetto messo in evidenza da Bill Still, l'autore di "Money Masters" nel suo ultimo lavoro "Secret Of Oz"...


    ... che appunto... conclude il DOCUMENTARIO affermando che "il vero problema è il CONTROLLO della MONETA..."... NON il "debito publico"...

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    di Paolo BERNARD ho anche APPREZZATO il suo "monologo" sul TRATTATO di LISBONA"...


    ... E mi pare che in italia si uno dei pochi che si sia dato da fare per far capire che NOI... come NAZIONE e COSTITUZIONE... NON ESISTIAMO più... (Ma NESSUNO lo DICE... e guarda caso... l'8 di AGOSTO di 2 anni fà... il trattato di lisbona... LA NS. NUOVA COSTITUZIONE... è stata APPROVATA dall "governo italiano" all' UNANIMITA'... nemmeno un contrario od almeno astenuto.... CAPITE...?!... )

    ... e ancora che il TEATRINO della POLITICA... va AVANTI... in ITALIA... (il popolo bue... si e fatto fottere UN'ALTRA VOLTA... e NEMMENO se ne è ACCORTO :blink: ... ) (...ma NON è "colpa loro" ... "non sanno... quello che fanno..."... (...lo "SAPRANNO"... QUANDO gli comincerà a "fare male... il c**o... e "il dolore li Ri-Sveglierà... (almeno si spera... che c'è a chi piace... :huh: )


    ... Vi lascio il Link della pagina di paolo Bernard su YouTube con le sue INCHIESTE... :

    (...ci ho RINUNCIATO... mi da sempre... "hai inserito un Link NON valido...)

    ... GUARDIAMOCELI e discutiamone...

    NAMASTE'

    ;)

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  5. Ressa
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    Per i link devi postare più di un tot di messaggi e dopo sarai abilitato. Il problema invece è che crea solo altra confusione in un campo già pieno di mille "santoni".
    Anche Grillo dice cose giuste ma poi glissa sempre su quelle importanti, Barnard è semplicemente ad un livello superiore ma fa gli stessi ragionamenti. Poi già uno che fa convegni sponsorizzato dalle banche.........
     
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  6. karlrex
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    E' da qualche giorno che viene riproposto l'articolo di Paolo Barnard "Il Più Grande Crimine"sulla rete.Oltre che ad essere un compendio privo di analisi storiche-scentifiche(a suo stesso dire si è informato tramite amici monetaristi),è sopratutto volontariamente o inconsapevolmente(che è peggio) un'altra distrazione di massa per coloro che si accostano alla tematica della truffa del signoraggio bancario e della moneta emessa a debito.Non vogliamo screditare Barnard ma forse è meglio che questi Vips che criticano i fenomeni creati dal Sistema mediatico-manipolato si rendano conto innanzitutto che essi stessi sono i primi prodotti del suddetto Sistema e in secondis, forse facessero prima a ritirarsi a vita privata e non scrivere più(nel suo blog aveva dato l'addio per ben 2 volte ma ancora ahimè non riesce a staccarsi dalle luci della "ribaltina")su certe tematiche senza capirle.A questo punto se si fa una disanima su un problema che coinvolge tutta l'umanità(non è un'esagerazione) la si fa bene e non creando confusione o "infondate" cause ,mischiando imprecisioni a esigue verità:si manda a puttane la Causa(lotta contro il sistema moneta debito a danno dei popoli) che per molti è stata dura lotta di studio,perdita di danaro(G.Auriti) e se non perdita della vita stessa(Lincoln e John F. Kennedy). Poi se in alto date un'occhiata al primo post (scorrete in alto)nel suo video di denuncia c'è da restare sconvolti! Mi chiedo si puo' fare una conferenza contro il Sistema bancario sponsorizzati da una banca?? :wacko: Lascio a voi la risposta. La nota che segue è una "critica" all'articolo citato di Barnard
    sulle sue imprecisioni e ignoranza palese.Tutto cio' per ribadire il concetto che non aspettiamo che ci dia l'informazione corretta un vip o comico o un giornalista del main system ,ognuno di essi ha il suo interesse per tacerla, occultarla, infangarla travisarla o falla propria(volontariamente o erroneamente).Informiamoci da noi usando il nostro spirito critico!Non affidiamoci a nessuno come se fossimo dei minori ma cerchiamo di muoverci e diventare maggiorenni senza tutori!


    Prime domande e critiche al saggio di Paolo Barnard sul signoraggio dopo la prima lettura.

    image

    Ho appena finito una prima lettura del saggio di Paolo Barnard sul signoraggio, Il piu' grande crimine e quasi stentavo a credere che lo avesse scritto lui.

    A cominciare dalle spiegazioni molto confuse sul funzionamento bancario....

    Subito molti elementi sono risultati contraddittori, incompleti e irreali e molte domande sono venute alla luce.

    ....saggio molto confuso, con notevoli mancanze storiche anche se con degli spunti di verità.

    Ma contiene molte contraddizioni, a partire dalle fonti per arrivare a delle vere e proprie negazioni delle affermazioni alle pagine precedenti.



    Farsi spiegare poi il signoraggio da un monetarista e' come farsi spiegare la mafia da Toto Riina, ovvero conosco solo questo sistema e la mia analisi si ferma dove il sistema finisce...un po' come tentare di migliorare il motore a scoppio e non vedere tutte le altre fonti di energia.

    Anche la mafia, vista dall'interno, con gli occhi di un boss, ha le sue "regole democratiche" in base ai rapporti di forza e di potere, e un mafioso potra' al limite cercare di migliorarle o cercare di assumere piu' potere.

    Ma dall'esterno la mafia e' un'organizzazione criminale che sottrae ricchezza e vita agli onesti.



    Il discorso sulle camere di compensazione lo conoscevamo già, ma posto nei termini del saggio, ovvero che solo l'interesse e' parte del guadagno della banca, e' in contraddizione con quanto poi viene affermato quando Barnard dice che il sistema bancario crea il denaro dal nulla con un semplice click...o una o l'altra....il trucchetto contabile della compensazione potrà andar bene per i ragionieri, ma resta il fatto che un privato (la banca) immette nuovo denaro creandolo dal nulla senza nessun reale controllo, prestandolo e facendoselo restituire, quindi usandolo come nuova riserva.

    Il controllo sarebbe affidato alla Banca Centrale stessa, privata e formata dalle banche commerciali.

    Il controllore e il controllato sono la stessa persona.

    Questo aumenta il debito nei confronti del sistema bancario.



    Più numerose altre contraddizioni, come quella che i governi usino il signoraggio della moneta sovrana come forma di controllo e che la BC sia solo una collaborazione.

    Vorrei ricordare che sono nate prima le banche, e poi le democrazie, che sono state finanziate dalle banche stesse allo scopo di espandere la massa monetaria (di cui loro hanno il controllo) e trasformare il denaro nel bene più prodotto ed essenziale.

    Non c’e’ un bene prodotto, o una specie vivente, che sia quantitativamente così elevato come il denaro.



    Ha superato se stesso quando ha scritto che le tasse sono un modo per ridistribuire la ricchezza, nei paesi a moneta sovrana, togliendo ai ricchi per dare ai poveri, quando invece tutte le statistiche degli ultimi 30 anni parlano di ricchezze sempre piu' concentrate nelle mani di pochi e di redditi sempre piu' poveri per le classi "normali"....

    ....poi la confusione va avanti....c'e' un potere occulto ma non si sa di chi e come viene ottenuto...o meglio, con le ideologie, ma se le ideologie da sole bastassero allora il sub comandante Marcos sarebbe presidente del Messico a vita...

    Le ideologie se non supportate dal denaro speso per manipolarle, diffonderle e imprimerle alla massa non fanno nessuna breccia nella popolazione, faticano a essere divulgate e spesso rimangono fenomeni di nicchia....da dove viene tutto questo denaro usato da questo potere occulto per attuare i propri programmi?



    Come fanno le banche a essere povere e fallimentari se poi lo stesso potere occulto che Barnard descrive (commissione Trilaterale, Bildenberg etc), essenzialmente fondato e finanziato da banchieri è alla base delle manipolazioni dell’attuale società?

    Come fanno questi banchieri allo stesso tempo a non essere incisivi sull’economia ma a decidere tutto tramite la Trilaterale (come lo stesso Barnard ammette?)

    Come fanno questi banchieri ad essere dei “poveri morti di fame” ma ha possedere tutte le multinazionali essenziali alla società moderna, da quelle petrolifere ai mass-media (come “Il Corriere della Sera ad esempio in Italia), da quelle alimentari a quelle farmaceutiche, dalle produzioni belliche alla ricerca scientifica passando per tutta una serie di partecipazioni di controllo in tutti i settori nevralgici dell’economia?

    Queste multinazionali non stanno creando un monopolio di scelte nella società?



    Perché paghiamo allora gli interessi sul debito se questo e’ innocuo o addirittura una ricchezza per i cittadini? E a chi?

    Se fosse una ricchezza perché in nome di questo debito si taglia la spesa sociale ma si finanziano operazioni come la guerra in Iraq per permettere a questi banchieri il controllo dei settori nevralgici?

    Se fosse una ricchezza perché allora non studiarlo nelle scuole? Perché non emettere direttamente le banconote senza passare dal sistema bancario che è andato più volte in crisi trascinando con se milioni di individui?



    Perché gli USA starebbero meglio se per pagare il debito hanno totalmente smantellato lo stato sociale?

    Inoltre il saggio vorrebbe far partire tutto dagli anni 20 con una super accelerazione negli anni 70…

    Ma sono nate prima le banche o la democrazia? Vediamo, le banche hanno cominciato a fare alti profitti con la riserva frazionaria intorno al 1100, le democrazie moderne qualcuno le ha ancora viste?

    Il sistema è in piedi da tantissimo tempo ma di questo Barnard non fa menzione, in contraddizione con i suoi stessi metodi di lavoro che lo hanno visto per esempio, ricostruire la storia del sionismo e della Palestina già dalla metà dell’800.

    Perché sul signoraggio non ha fatto la stessa ricostruzione storica?



    La storia dell’auto non sta in piedi poi, lo stesso bene lo potrei comprare senza chiedere un prestito, con una moneta proprietà e non una moneta-debito e senza pagare gli interessi su un bene che non da nessun plusvalore, anzi, si svaluta gia ai primi metri di percorrenza aumentando la necessita di riacquistarlo dopo qualche anno e aumentando quindi la dipendenza al prestito necessario per averlo.

    Sembra che Barnard questa volta non abbia colto l'inganno che c'e' dietro la moneta come invece fece con i suoi lavori precedenti riguardo altri argomenti.....quando dice che il denaro e' aria fritta non dice una novita'...ormai sappiamo che e' una semplice convinzione, ma mi stupisce quando, nell'esempio dell'auto, dice che anche il denaro che restituisco alla banca e' aria fritta!



    Non coglie una sottile ma fondamentale distinzione tra le due arie fritte. Il banchiere la ottiene dal nulla, semplicemente pigiando un pulsante... noi ci alziamo la mattina presto, dobbiamo lavorare molte ore al giorno (io arrivo a farne anche 15 almeno una volta a settimana) privandoci del nostro tempo libero, e se non siamo in grado di restituire un prestito la banca ci pignora i nostri beni.

    La legge quindi ci punisce se non restituiamo questa aria fritta che non vale nulla, togliendoci quanto fatto con il nostro duro lavoro ma garantisce a un banchiere di ottenere il lavoro degli altri in cambio della creazione di aria fritta.



    Questo concetto e' ben espresso dai cosi detti complottisti o signoraggisti "de noantri" con la distinzione tra denaro "vero", quello che ottengo con il mio duro lavoro, e denaro "finto" creato dal nulla semplicemente architettando deglin artifici contabili.

    Entrambi sono aria fritta ma uno mette a rischio la vita del lavoratore, che spesso e' costretto a turni di lavoro massacranti, in condizioni precarie per se e la sua famiglia, magari malsane come i tanti che lacvorano all'ILVA di Taranto o a Porto Marghera, i tanti che dormono nelle baracche perche' sottopagati o disoccupati; l'altro agevola la vita del banchiere, che quasi nulla rischia, al limite andra' a farsi una vacanza e a cantare al Billionaire come fece Fiorani.



    I paradisi fiscali servono proprio a questo, non certo al fornaio, ma a loschi individui, che conoscendo i trucchi finanziari riescono a occultare notevoli somme di denaro per consentirgli una vita agiata, con l'unico rischio di bere champagne con Briatore.

    Il mio denaro che restituisco alla banca sara' anche aria fritta, ma per me e' vitale, per il banchiere no! Per questo il mio denaro e' "vero" e il suo e' "finto".

    A me serve per vivere e mi e' imposto dallo Stato (o meglio dal sistema economico occulto di cui lo stesso Barnard ammette l'esistenza perlando di Trilaterale etc), al banchiere non serve per vivere, ma per assoggettare i popoli.

    La distinzione e' netta e ben spiegata dai vari Della Luna, Saba, Auriti etc. Siamo tutti d'accordo sul patto sociale che c'e' dietro quello che Barnard chiama codice-denaro, peccato che in un tribunale fallimentare quest'aria fritta tanto fritta non sia, che i pignoramenti siano veri, che i padri di famiglia che non possono nutrire i loro figli siano veri.

    Peccato che per la legge imposta dai banchieri quest'aria fritta determina vita o morte degli individui, tutto A NORMA DI LEGGE!



    Barnard andasse a spiegarlo a chi dopo anni di sacrifici sta perdendo casa perche' non riesce a pagare il mutuo, pagasse lui gli avvocati....tanto e' solo aria fritta, ma di quella viviamo, quindi e' "vera"!!



    In più non c’e’ una critica alla creazione del denaro dal nulla da parte di privati privilegiati (mentre se io mi stampo una banconota vado in carcere) e una critica sull’interesse bancario applicato su quella che lui chiama aria-fritta.

    Per quanto riguarda l’aria fritta manca tutta la ricostruzione storica di come e quando e perché nacque la moneta, sul fatto che molte civiltà utilizzavano codici moneta diversi che erano di proprietà del portatore.



    Poi mette sullo stesso piano i Titoli di Stato e la moneta, quando invece il titolo di stato crea la moneta, ma solo questa è spendibile e di proprietà della banca che la emette a prestito.

    Perché non emettere direttamente moneta accreditandola ai singoli cittadini o spendendola per programmi ambientali o di utilità sociale senza pagarci gli interessi?

    Perché pagare gli interessi che non producono beni reali ma solo altro denaro, se questo poi è “aria-fritta” come Barnard afferma?

    Perché pagare gli interessi aumentando così la massa monetaria e svalutando la moneta, quando questo interesse non produce un aumento dei beni che terrebbero l’inflazione a freno?

    Riguardo ai titoli di Stato perche non c'e' un'analisi del banking Act di Lincoln che stabili appunto l'uso dei titoli per limitare la creazione del denaro dal nulla da parte delle banche?



    Per il capitolo inflazione egli afferma: “Il motivo per cui in effetti il potere d’acquisto di 1 dollaro oggi è molto minore rispetto agli anni ’60 va ricercato nella storia dell’economia, non nella fantomatica azione delle BC.”

    …bene e qual è questa storia?



    Perché Marx non è presente in questo saggio come tutta la letteratura precedente a questi cospiratori degli anni 30?



    Se le BC collaborano con i governi limitando inflazioni, speculazioni e quant’altro perché abbiamo avuto il ’29 e l’attuale crisi?

    Se le banche Centrali collaborano con i governi perché allora esse si auto controllano e non sono soggette all’autorità governativa, tanto da poter decidere autonomamente i tassi d’interesse?



    Se come dice Barnard la Riserva Frazionaria è stato un malinteso storico, allora perché egli stesso ammette che le banche creano denaro dal nulla?

    Come fanno a crearlo se non usando la riserva frazionaria?

    Perché allora la riserva è stabilita per legge da tutti i paesi (in Europa al 2% e negli USA al 10%)?



    Se le Banche centrali e quelle commerciali sono fallimentari che senso avrebbe allora la creazione di BCE e l’acquisizione di Bankitalia?



    Un saggio molto incompleto insomma, con notevoli mancanze e molte contraddizioni!



    Paolo Barnard non si era mai occupato di signoraggio fin'ora ma una materia cosi ostica presuppone una serie di approfondimenti cosi ampia e da cosi tante fonti storiche e contemporanee.

    Invece lui si e' rivolto a suo dire, a una coppia di monetaristi, senza poi andare a confrontarsi con il resto.

    Ha menzionato Zeitgeist, che non e' affatto l'enciclopedia del signoraggio, ma solo un documentario con accenni molto vaghi, quel che basta per far incuriosire qualcuno, ma non certamente esaustivo.

    Se di documentari vogliamo parlare allora perche' non menzionare quello di Aaron Russo, America, dalla liberta' al fascimo oppure The Money Masters, che pure contengono opinioni di monetaristi, senatori, ex dirigenti dell'ufficio delle tasse americano (IRS) ed economisti.

    Perche non analizzare il funzionamento delle monete complementari, i tally stick inglesi etc?

    Perche' non menzionare gli statuti delle banche centrali, i lavori di Grugman sui bilanci e i suoi occultamenti?

    Da questo suo scritto sembra che il sistema bancario sia un sistema perfetto (a parte la critica all'euro) finito in mani sbagliate.

    Ma se fosse perfetto allora sarebbe studiato con chiarezza nelle scuole, e se fosse finito nelle mani sbagliate allora avrebbe un passato limpido, da quando e' nato, dopo l'anno 1000 a oggi!



    Vedremo nei gioni seguenti, intanto leggero' ancora un paio di volte questo saggio, ma non mi sembra che sia una pietra miliare per fare chiarezza su un argomento cosi oscuro.

    Sicuramente nei prossimi giorni la lucidita' avra' il sopravvento e si potra' capire meglio se quello che afferma Barnard e' concreto o solo aria fritta come il denaro.

    Certo che sembra strano che i vari Ciampi, Fazio e BCE, denunciati per reati gravi come associazione a delinquere frode etc, non facciano chiarezza sul sistema che gestiscono.



    Se le BC non sono dannose come sistema c'e' da chiedersi perche' tutti i ministri del tesoro USA sono ex dirigenti della FED, o perche' ex governatori di Bankitalia hanno a lungo governato.


    di Cogito Ergo Sum

    Edited by karlrex - 27/11/2010, 09:13
     
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  7. renzo
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    QUALE PARTECIPAZIONE?
    http://antiglobal.altervista.org/wordpress...partecipazione/







    Visto che tutti scrivono articoli su puttane e mignotte, mi ci metto anche io.
    http://paolofranceschetti.blogspot.com/200...rticoli-su.html

    Paolo Barnard ha pubblicato un articolo pieno di banalità che però ha totalizzato il record di letture per tutto l'anno, in un pezzo dal titolo "Sono andato a puttane".
    Si avete letto bene! Comedonchisciotte, una delle riviste on line più interessanti che ci siano, che parla di tutto, politica, economia, ufo, rosa rossa, guerre, storia, cultura e varia, facendolo da ottiche diverse e sempre equidistanti, ha totalizzato il record di letture con un articolo... sul sesso.
    Il succo del banalissimo articolo di Barnard è riassumibile così: se le donne la dessero di più, noi uomini non andremmo a puttane.
    Inevitabili, a fronte di un'idiozia di questa portata, le replica di altre complottiste. L'autrice del blog Cloro al clero si è prodotta in una delle sue solite godibilissime performance (memorabile dove racconta della prima volta che si è sentita dare della "porca" come complimento). Nicoletta Forcheri, ha scritto un interessante e acuto articolo dal titolo: Paolo B va a puttane e io sono rimasta al palo. Anche questo ha fatto il record di letture.
    Antonella Randazzo ha pubblicato uno dei suoi sinteticissimi articoli di 40 pagine intitolandolo "C'è chi va a puttane e chi no". Dopodichè, lo confesso, sono andato nel suo sito e con uno pseudonimo le ho scritto che evidentemente lei non trombava, se aveva tempo per scrivere articoli così lunghi. Il commento è stato censurato.
    Dopodichè con il mio vero nome le ho scritto una mail protestando per la censura, in modo che capisse che il commento era uno scherzo da parte mia.
    Il succo delle repliche femminili a Barnard credo si possa riassumere così. Caro Barnard, se noi non trombiamo è perchè gli uomini ragionano come te.
    Bene. Allora voglio dire anche io la mia sulla sessualità tra uomo e donna, replicando a Barnard.
    http://paolofranceschetti.blogspot.com/200...rticoli-su.html
    continua...



    QUI BARNARD DA' IL MEGLIO (PEGGIO) DI SE:
    [Alcune considerazioni su...]
    www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=128


    E pensare che proprio Barnard alla domanda "Cosa dovrebbe trattare Report" lui rispose "..argomenti come il Signoraggio che sono molto più importanti...".
    Se non ricordo male il video in questione è tra queste sette parti: www.youtube.com/watch?v=P6vc9QPOAuQ




     
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  8. L'etait c'est moi
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    E con questo Paolo Barnard ,il piagnone che inzuppava il pane in rai fino alla cacciata e in cerca di visibilità e invidioso dei giullari manipolatori ignoranti e svenduti nelle bancarelle e la loro informazione ininfluente e fuorviante come Grillo-Fo_Travaglio,è zittito e sputtanato. Chi ancora aspetta guru o guide o capitani o Duce è già cerebralmente morto e da schiavo-robo-lobotomizzato continui a difendere il sistema, tanto la vita per lui è la routine inculcata.Buona fortuna dormienti impauriti(che sperano sia tutta una bufala).

    RISPOSTE DEL P.RI.M.IT.
    A PAOLO BARNARD SUL SIGNORAGGIO BANCARIO
    Signoraggio: una parola che crea problemi.
    Primit Programma per la Riforma Monetaria Italiana email: [email protected]
    RISPOSTE DEL PRIMIT A PAOLO BARNARD
    SUL SIGNORAGGIO BANCARIO
    2
    INTRODUZIONE
    Questo scritto è la risposta al giornalista Paolo Barnard di un’associazione, il Primit - Programma per la Riforma Monetaria Italiana - che da quasi tre anni è in prima linea nella lotta al Sistema Bancario e alla moneta-debito, sua creatura.
    Una lotta contro la forma moderna del signoraggio - un appannaggio dei signori medievali - che va
    sotto il nome di signoraggio bancario e che si traduce semplicemente nel POTERE DEL SISTEMA BANCARIO su tutto il resto della società civile.
    Un potere che deriva da meccanismi tecnici, da conoscenze nascoste, che vanno svelati e spiegati ai più, che li ignorano per premeditata mancanza di informazione da parte dei media.
    Non parliamo di strani complotti, di fumose trame.
    Parliamo dell’origine dei mali: ovvio che il potere del Sistema Bancario e il debito non rappresentano il solo problema al mondo, ma è sicuramente vero che se non risolviamo QUESTO PROBLEMA, risulterà impossibile risolvere gli altri, che ne sono i cascami.
    Una risposta doverosa perché il personaggio Barnard, che gode di una seppur minima popolarità,
    si è introdotto a piedi uniti in un dibattito al quale era stato più volte invitato, ma che non lo ha
    mai visto impegnato nel merito e che lo ha invece visto declinare più inviti al confronto.
    Il Primit è un’associazione no-profit che per statuto si impegna ad approfondire le tematiche
    relative al potere che deriva dalla gestione dell’emissione della moneta e del credito.
    Lo facciamo cercando di aprire un dibattito che possa portare tutti a conoscenza di fatti che
    riguardano tutta la cittadinanza.
    Riteniamo assurdo che dei privati - i banchieri - possano, senza alcun tipo di controllo democratico, detenere la gestione di tutta la politica monetaria degli Stati, emettere moneta,
    erogare credito-debito, guadagnare interessi.
    Assurdo perché il valore che assume un pezzo di carta come la banconota o un impulso elettronico
    sul computer è derivato solo dalle leggi dello Stato (che siamo noi) e da noi stessi, come singoli essere umani, che per convenzione gli diamo valore.
    E’ la teoria del valore indotto pensata e dimostrata dal compianto prof. Giacinto Auriti, che per una vita si è battuto per restituire al popolo ciò che è suo di diritto: la facoltà di gestire in proprio l’emissione della moneta, libera dal debito e dagli interessi.
    Barnard nel suo scritto «IL CRIMINE PIU’ GRANDE» compie a nostro parere una sottile opera di
    disinformazione, poiché giunge a delle conclusioni solo in parte esatte per di più partendo dalla tesi che il debito non sia un male, ma che invece sia solo un male inventato come spaventapasseri dei popoli, spostando quindi l’attenzione dal centro nevralgico della doverosa e rigorosa critica alla moneta-debito a quello del gossip di facile vendita del complottismo da Grande Fratello.
    Inventa inoltre una distinzione tra Stati a moneta sovrana e Stati senza moneta sovrana: distinzione inutile nei fatti, perché non esistente.
    Parti di verità, dicevamo, alternate a sbagli sostanziali: il POTERE è stato conseguito dalla lobby bancaria e dai suoi cani da guardia, le altre lobbies, proprio attraverso l’imposizione del debito.
    Gli economisti citati da Barnard ritengono i debiti pubblici inesigibili e quindi propongono il vecchio modello keynesiano del deficit spending: è una falsa soluzione, perché il concetto di
    RISPOSTE DEL PRIMIT A PAOLO BARNARD
    SUL SIGNORAGGIO BANCARIO
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    inesigibilità in questo contesto è più complesso ed è proprio attraverso il debito, infatti, che si impongono le regole nuove dettate dal Sistema Bancario.
    Proprio attraverso la crescita del debito si creano le condizioni perché le democrazie si troveranno
    poi ad arretrare.
    Proprio attraverso il debito si creano le cicliche devastanti crisi che portano ad approvare leggi
    eccezionali che poi diventano ordinarie, mutilando quadri giuridici, castrando ogni iniziativa
    popolare sul nascere.
    Comprendere le meccaniche alla base della creazione del denaro e del debito consente poi anche
    di capire come potrebbe comportarsi uno Stato che sia in grado di gestire la propria moneta,
    libera finalmente dal debito e dagli interessi.
    Uno Stato in grado di soddisfare tutte le richieste della propria comunità, perché non più zoppo di
    una funzione sovrana come quella della emissione della propria moneta.
    Evitare, come fa Barnard, di affondare il colpo sui veri colpevoli di questo stato di cose, cioè sul
    sistema bancario commerciale e istituzionale e sui meccanismi con cui esso crea la moneta e
    genera debito, rende ogni disegno teorico sballato e fuorviante.
    Inoltre il signor Barnard parla di un “movimento signoraggista” che non esiste, dando inoltre a credere che le idee sul potere bancario e sul signoraggio siano idee complottistiche.
    E’ vero che ci sono in giro sedicenti studiosi di signoraggio, ma fanno esattamente ciò che ha fatto
    Barnard: dicono pezzi di verità, con il contorno di falsità fuorvianti.
    Lo fanno soprattutto per profitto e per crearsi un pubblico.
    Egli ha riassunto le tesi di questi sedicenti signoraggisti e ha risposto con altre mezze verità e mezze bugie.
    Ne è uscito fuori un altro guazzabuglio complottistico che non porta a nulla, se non a una confusione demoralizzante per il singolo che da solo si trova ad affrontare l’argomento.
    Il Primit è composto da decine di soci sparsi in tutta Italia, che da volontari e con sacrifici economici e di tempo diffondono informazione sulla moneta-debito, sul Sistema Bancario e discutono su un modello alternativo possibile.
    Cerchiamo sempre il confronto e siamo sempre disponibili verso chiunque possa aiutarci a rendere
    sempre più chiare le cose e a dargli la più ampia diffusione possibile.
    Finora Barnard ha evitato questo confronto, imbarcandosi in una ricerca solitaria su argomenti che
    ha dimostrato di non conoscere, perché forse “fuorviato” da quei sedicenti esperti di signoraggio
    di cui sopra, ignorando gli inviti al dialogo provenienti dal Primit: la ricerca di visibilità non è l’obiettivo del Primit, e forse questa constatazione ha allontanato il nostro.
    Fuorviato sicuramente dagli economisti accademici eterodossi da lui citati come fonte, che costruiscono critiche spesso avvitate nei tecnicismi e miopi perché ristrette a un solo campo d’indagine, quello economico. Critiche quindi zoppe sin dall’origine, se non volutamente fuorvianti.
    In tanti hanno fiutato un mercato nella tematica «signoraggio»; alcuni si sono costruiti piccole
    carriere da guru, altri sono resuscitati dopo essere stati trombati dal Sistema sul quale hanno
    prosperato per anni e di cui forse non capivano le regole.
    Dispiace vedere ogni volta lo stesso schema ripetersi e vedere anche il più piccolo personaggio
    arroccarsi sulle proprie posizioni, chiudersi nel proprio orticello, senza mai cercare il confronto.
    Sempre più spesso, purtroppo, l’atteggiamento dei giornalisti ricalca quello dei nostri politici.
    a cura del PRIMIT – Programma per la Riforma Monetaria Italiana
    RISPOSTE DEL PRIMIT A PAOLO BARNARD
    SUL SIGNORAGGIO BANCARIO

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    CITAZIONI DOVEROSE
    “L'attuale creazione di denaro dal nulla operata dal sistema bancario è identica alla creazione di moneta da parte di falsari. La sola differenza è che sono diversi coloro che ne traggono profitto” [Maurice Allais, Premio Nobel per l'Economia]
    “Chiunque controlli l'ammontare del denaro circolante in un paese e' il padrone assoluto della sua industria e del suo commercio. E quando capisci che l'intero sistema e' facilmente controllato, in un modo o nell'altro, da una ristrettissima elite, non avrai bisogno che qualcuno ti spieghi come nascono i periodi di inflazione e deflazione”. [James Garfield, 20º Presidente USA]
    “Voi (i banchieri internazionali) siete un covo di vipere e ladri. Io voglio sconfiggervi, e con l'aiuto di Dio, vi sconfiggerò. Se gli Americani solo capissero la totale ingiustizia del nostro sistema monetario e bancario, ci sarebbe una rivoluzione prima di domani mattina”. [Andrew Jackson, 7º Presidente USA]
    “Vedete, un Governo legittimo può sia spendere che prestare denaro in circolazione, mentre le banche possono soltanto prestare cifre considerevoli attraverso i loro biglietti di banca promissori, per cui questi biglietti non si possono né dare né spendere se non per una piccola frazione di quelli che servirebbero alla gente. Di conseguenza, quando i vostri banchieri in Inghilterra mettono denaro in circolazione, c'è sempre un debito fondamentale da restituire e un'usura da pagare. Il risultato è che c'è sempre troppo poco credito in circolazione per dare ai lavoratori una piena occupazione. Non si hanno affatto troppi lavoratori, ma piuttosto pochi soldi in circolazione, e quelli che circolano portano con sé un peso senza fine di un debito impagabile e usura.” [Benjamin Franklin, padre fondatore USA - Autobiografia, 1763]
    “L'attività bancaria fu fecondata dall'ingiustizia e nacque nel peccato. I banchieri posseggono il mondo. Toglieteglielo via, lasciando loro il potere di creare denaro e con un colpo di penna creeranno abbastanza depositi per ricomprarselo. Toglieteglielo via in qualsiasi modo e tutti i grandi patrimoni come il mio scompariranno, ed è necessario che scompaiano, affinché questo diventi un mondo migliore in cui vivere. Ma se preferite restare schiavi dei banchieri e pagare voi stessi il costo della vostra stessa schiavitù, lasciate che continuino a creare denaro.” [Sir Josiah Stamp, Direttore della Banca d'Inghilterra tra il 1928 e il 1941, considerato a quel tempo il secondo uomo più ricco di tutta l'Inghilterra]
    “Se gli Americani consentiranno mai a banche private di emettere il proprio denaro, prima con l'inflazione e poi con la deflazione, le banche e le grandi imprese che ne cresceranno attorno, priveranno la gente delle loro proprietà finché i loro figli si sveglieranno senza tetto nel continente conquistato dai loro padri. Il potere di emissione va tolto via dalle banche e restituito al popolo, al quale esso appartiene propriamente.” *Thomas Jefferson (1776), cfr. Debito Pubblico USA provocato dall'uso del dollaro “americano”, cartamoneta-debito emessa dal Federal Reserve System, la Banca Centrale Privata degli Stati Uniti d'America]
    RISPOSTE DEL PRIMIT A PAOLO BARNARD
    SUL SIGNORAGGIO BANCARIO
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    “Lo Stato di diritto ha considerato, nel proprio ordine costituzionale, solo i tre poteri: legislativo, giurisdizionale ed esecutivo. Il quarto potere della sovranità monetaria se lo sono fagocitato, nel silenzio, le banche centrali, S.p.A con scopo di lucro. Ecco perché dobbiamo completare la Rivoluzione Francese: la sovranità monetaria va attribuita allo Stato - come Quarto Potere Costituzionale - e tolta alla banca centrale. Non è più tollerabile che, in uno Stato di diritto, la funzione costituzionale della sovranità monetaria sia esercitata da una S.p.A. con scopo di lucro. L'urlo del Ça ira deve tornare sulle piazze, davanti alle sedi delle banche centrali e nei Tribunali. Ci dobbiamo riprendere la proprietà dei soldi nostri.” [Professor Giacinto Auriti]
    BARNARD
    …A dir la verità, tutto il teorema signoraggio potrebbe essere smontato semplicemente dicendovi
    questo: la spesa a debito degli Stati a moneta sovrana (com’era l’Italia fino al 2002), e che finisce
    indirettamente nelle casse delle Banche Centrali sotto forma di buoni del Tesoro, non è mai il
    debito dei cittadini, ma al contrario è la loro ricchezza. I cittadini degli Stati a moneta sovrana non
    sono mai chiamati a ripagare alcun debito pubblico, e le tasse non sono mai servite a ciò. Gli Stati a
    moneta sovrana, poi, non devono mai onorare quel debito, neppure quando è detenuto dalle
    Banche Centrali, nulla li costringe a farlo, anzi, proprio non lo fanno, per cui s’infrange il teorema
    secondo cui essi sarebbero oggi schiavi delle Banche Centrali, e noi assieme ad essi. Incredibile?
    No, tutto vero…
    RISPOSTA PRIMIT
    Falso. Il debito non solo esiste, ma cresce, viene rimborsato col prelievo fiscale e crea problemi, costringendo lo Stato a prendere decisioni economico-giuridico-sociali di un certo tipo.
    Sanno tutti bene il significato delle manovre economiche: inasprimento del fisco, tagli al bilancio, svendita del patrimonio pubblico, privatizzazione dei servizi essenziali, ecc.
    E queste manovre in Italia ci sono sempre state, anche quando c’era la lira.
    Una per tutte: il Ministro delle Finanze Quintino Sella, già a fine ‘800, proprio per pagare il debito impose una tassa per la quale scoppiarono rivolte popolari molto pesanti: la tassa sul macinato.
    L’Italia pagava e paga ogni anno - col prelievo fiscale - sia una quota di debito in scadenza sia una quota altissima di interessi, che vanno a incidere sulla facoltà di spesa dello Stato. E la tassazione stessa, nonostante sia ormai insostenibile nella sua pesantezza, non è nemmeno lontanamente sufficiente a coprire la somma di spese finanziarie e spese ordinarie per la fornitura dei servizi pubblici, perciò le Pubbliche Amministrazioni devono ogni volta riaprire porzioni di nuovo debito via via maggiori per poter pareggiare i conti. Ma è ovvio che così facendo ogni anno successivo la situazione diventa peggiore e il debito non può che aumentare: è un circolo vizioso altamente stupido e nocivo. Venendo a mancare anche solo una piccola parte di entrate fiscali o di acquisti di nuovo debito da parte di banche e speculatori, le Pubbliche Amministrazioni fallirebbero subito. E i tagli alla spesa e le privatizzazioni risultano palliativi di copertura inutili e dannosi.
    Se poi esistessero davvero gli Stati a moneta sovrana, come dice Barnard, perché questi non emettono direttamente la propria moneta, invece di passare per le Banche Centrali e Commerciali,
    e quindi dare vita a un debito?
    Se davvero USA, Regno Unito (e l’Italia di una volta) fossero Paesi a moneta sovrana, non dovrebbero avere un debito pubblico, non credete?
    RISPOSTE DEL PRIMIT A PAOLO BARNARD
    SUL SIGNORAGGIO BANCARIO
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    Barnard dice che quel debito non sarà mai pagato…
    Intanto, come già detto, il debito viene pagato eccome sia col fisco sia col contestuale rinnovo del debito stesso. Oltre a ciò, l’errore che si fa è considerare come pagamento solo la moneta stessa, e solo a livello economico: il debito invece è uno strumento che consente di agire sui quadri normativi del Paese indebitato, è un cavallo di Troia moltiplicato per mille.
    La cosa più semplice sarebbe emettere moneta libera dal debito e dagli interessi.
    Gli interessi inoltre non sono poca cosa: nel giro di qualche anno fanno raddoppiare i debiti e chiunque abbia acceso un mutuo lo sa bene. Ti danno cento, e nel giro di venti anni devi restituire più del doppio.
    Perché dare il controllo della moneta, che dovrebbe essere un’istituzione controllata dallo Stato per i suoi cittadini, a un privato non eletto e che non risponde a nessuno delle proprie azioni?
    BARNARD
    La moneta sovrana è sempre emessa PRIMA dagli Stati nell’ambito delle loro attività di SPESA. Lo
    Stato a moneta sovrana se la inventa dal nulla, e spende per PRIMO, è cioè l’unico soggetto
    esistente che ‘monetizza’ per primo i beni e i servizi acquistandoli con la sua moneta; dopo
    possono farlo anche i cittadini, ma solo una volta che lo Stato ha speso per primo originando la
    moneta che essi usano. La BC assiste lo Stato nel processo di spesa o fornisce liquidità al pubblico
    (su sua richiesta) attraverso il sistema bancario commerciale. Anche la BC può originare la moneta
    dello Stato, inventandola dal nulla, e ciò accade quando presta denaro alle riserve bancarie o
    quando assiste lo Stato nella sua spesa, ma solo dopo che lo Stato l’abbia imposta spendendo per
    primo ed essendone proprietario esclusivo. Gli Stati a moneta sovrana non devono affatto bussare
    alle BC per avere la moneta, meno che meno pagare queste ultime. I signoraggisti credono che le
    monete sovrane siano oggi monopolio delle BC unicamente perché non comprendono i meccanismi di spesa degli Stati, come dire, li osservano a distanza e ne sono ingannati. Non comprendono neppure il significato delle tasse, e da qui generano una gran confusione.
    RISPOSTA PRIMIT
    Il fatto che lo Stato spenda per primo non cambia proprio nulla: si crea un debito, cui si somma un
    interesse, che cresce a livello esponenziale.
    Perché uno Stato Sovrano si fa imporre da un’entità terza, indipendente e spesso privata come la
    Banca Centrale un debito con interesse?
    In realtà la cosa funziona, a livello di logica, proprio al contrario: lo Stato consente al Sistema Bancario di poter emettere moneta o promesse di moneta (la cosiddetta moneta elettronica o scritturale) dando a tale moneta la patente di legalità, cioè certificandola come legale.
    E’ una concessione data a un monopolista per creare simboli monetari di costo nullo, ma lo Stato:
    a) non riceve alcun guadagno da questa concessione, b) deve restituire la stessa moneta avuta in prestito dalle banche e c) deve pure pagare un interesse per una concessione offerta a delle società per azioni, ovvero al Sistema Bancario.
    Non credete sia un’assurdità questa? Dov’è la logica?
    RISPOSTE DEL PRIMIT A PAOLO BARNARD
    SUL SIGNORAGGIO BANCARIO
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    BARNARD
    Il ‘complotto del signoraggio’ afferma che lo Stato si indebita all’infinito con le BC perché esse gli
    vendono il denaro a prezzo pieno in cambio di titoli di Stato.
    Ciò non accade, oltre che per il motivo al punto 1), anche perché di fatto ciò viene proibito dai
    meccanismi legali di spesa dello Stato, sia negli USA che in Europa. Semplicemente non può
    succedere che un governo venda direttamente i suoi titoli alla BC, punto. Chi ha seguito la cronaca
    dell’attuale crisi greca in Europa, ha potuto verificare l’ostinato rifiuto che la Banca Centrale
    Europea opponeva alla richiesta di Francia e Germania di monetizzare i titoli di Stato greci. La BCE
    vi è stata infine costretta recalcitrante.
    RISPOSTA PRIMIT
    Prima Barnard sostiene che lo Stato si inventa la moneta, poi qui dice che la BC non può comprare
    titoli, nemmeno negli USA che lui definisce falsamente a “moneta sovrana”.
    Allora che moneta sovrana è questa, se è VENDUTA dalle Banche Commerciali allo Stato in cambio di titoli?
    E se un giorno le Banche Commerciali non accettassero più i titoli di Stato?
    Non significa questo esporsi ai venti e ai marosi generati propri da chi realmente controlla la moneta-debito e cioè il Sistema Bancario?
    Il Primit sostiene che le banche, centrali e commerciali, si appropriano del valore del denaro, e ne dispongono a piacimento, guadagnando su tutta la moneta creata dal nulla.
    E’ un concetto più articolato, ma anche intuitivo.
    Deriva dal concetto di valore indotto introdotto dalla teoria omonima elaborata dal prof. Giacinto Auriti.
    Il valore del denaro è indotto in esso da chi lo accetta: è la comunità quindi a dargli valore ed è lo Stato (che è la comunità stessa) che lo certifica con la legge.
    Perché ne deve trarre giovamento il Sistema Bancario, dato che risulta un semplice tipografo?
    E’ una questione tecnica, giuridica e politica, prima che economica: nessun complottismo, da cui il
    Primit si tiene da sempre lontano.
    Infine, è un grave errore dire che attualmente lo Stato non si indebita con la Banca Centrale: infatti, anche se la BC è obbligata ad acquistare titoli di Stato solo da un pool di banche commerciali e intermediari abilitati, essa così facendo diviene sempre proprietaria di parte del debito pubblico (di seconda mano) e di conseguenza sarà proprio lo Stato a dover pagare direttamente alla BC sia tale parte di debito alla scadenza sia i relativi interessi, pagamenti fatti come in tutti i casi utilizzando insieme il prelievo fiscale e il contrarre nuovo debito e, se questi non bastano, utilizzando i tagli alla spesa pubblica e le privatizzazioni.
    BARNARD
    Il ‘complotto del signoraggio’ afferma che il debito pubblico e il deficit di bilancio degli Stati a
    moneta sovrana è causato dall’indebitamento con le BC, e che rappresenta un giogo che schiaccia i
    cittadini che lo devono poi ripagare. Secondo questo teorema, le BC e le banche commerciali acquisirebbero i titoli di Stato, che poi venderebbero ai privati incassando denaro, o che terrebbero fino a maturazione. In entrambi i casi, tutti quei titoli di Stato rappresenterebbero un
    RISPOSTE DEL PRIMIT A PAOLO BARNARD
    SUL SIGNORAGGIO BANCARIO
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    immane debito che il pubblico dovrà poi ripianare. Sbagliato, è esattamente il contrario: cioè, la spesa a debito dello Stato a moneta sovrana attraverso l’emissione di titoli di Stato è sempre l’attivo dei cittadini, cioè il loro risparmio.
    Nel caso dei titoli di Stato, ciò che accade è che essi trasferiscono di fatto il denaro del cittadino
    che li compra dal suo conto corrente a bassissimo interesse a un “libretto di risparmio” a interessi
    superiori (il titolo), cioè un suo attivo, non un debito. Inoltre, il debito dello Stato a moneta
    sovrana non è mai un problema economico rilevante, infatti esso non viene mai ripagato, cioè i
    titoli di Stato a livello generale (aggregato) non giungono mai a maturazione. Infine, come si vedrà
    più avanti, il debito dello Stato a moneta sovrana arricchisce al netto la società per cui
    automaticamente quel debito si auto-riduce e l’inflazione si limita.
    I signoraggisti commettono l’errore di credere che gli Stati spendano e s’indebitino come i
    cittadini, come i negozi o come le aziende, che poi devono ripagare i propri debiti, ma questo è del
    tutto sbagliato. Sono due meccanismi di spesa/debito completamente diversi.
    RISPOSTA PRIMIT
    Tutto completamente falso e sbagliato.
    E’ demoralizzante leggere cose che sono smentite dai numeri.
    I titoli di debito pubblico sono in minima parte in possesso del piccolo risparmiatore: essi si trovano principalmente nei bilanci degli istituti bancari commerciali e centrali e di grandi investitori privati.
    Il creditore tipo non è quindi il piccolo risparmiatore (la famosa vecchina) ma proprio il grande
    istituto bancario. Altro che debito statale come ricchezza dei cittadini!
    Anche il fatto che il debito pubblico non venga mai pagato è falso: il suo pagamento avviene di norma col fisco e col rinnovo del debito stesso al contempo, come già spiegato prima. E quel debito, giuridicamente, esiste, ed esercita le sue influenze politiche, specie perché il GRANDE CREDITORE non è il semplice cittadino, ma il Sistema Bancario Commerciale, organizzato in istituzioni che fanno politica e legiferano senza averne titolo.
    Il creditore comanda sempre sul debitore, e lo lascia appena SOPRAVVIVERE.
    La mano che dà sta sempre sopra alla mano che riceve.
    Inoltre il concetto di “pagare il debito”, quando si parla di Stati sovrani debitori e grandi istituzioni private creditrici, è un concetto che va contestualizzato.
    Lo Stato non spende e si indebita come i cittadini, per il semplice fatto che può offrire in pagamento ben altre cose, come pezzi del proprio quadro giuridico, sotto ricatto di un debito
    sempre più grande.
    L’Italia è un esempio: non passa giorno che la BCE non faccia richiamo al debito eccessivo e che
    non SUGGERISCA privatizzazione dei servizi, svendite del patrimonio pubblico, aggiustamenti
    normativi nelle tutele dei lavoratori, ecc.
    Da questa prospettiva si capisce perché si è arrivati all’UE dell’euro: perché il sistema banco-centrico della moneta-debito lo ha “imposto”.
    E guarda caso le regole di controllo della BCE sugli Stati UE si fondano proprio sul debito: esso è
    una fattispecie giuridica, prima che economica.
    Gli Stati Uniti d’America rappresentano una storia a parte per i seguenti motivi: a) quel Paese svolge il ruolo di “sceriffo del mondo”, è l’Impero controllato dalla lobby bancaria rappresentata nella Fed; b) il dollaro possiede, per accordo internazionale avallato dalle Banche Centrali di tutto il mondo, la qualità di moneta di riserva mondiale; c) la storia monetaria degli USA è il paradigma di
    RISPOSTE DEL PRIMIT A PAOLO BARNARD
    SUL SIGNORAGGIO BANCARIO
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    come il Sistema Bancario, attraverso la moneta-debito, abbia col tempo distrutto gli ideali dei padri fondatori che per decenni provarono a resistere alla finanza britannica e alle sue regole.
    Una volta preso il sopravvento, il controllo è passato di mano ed è di fatto totale. Le valutazioni da fare sono altre ed è miope, oltre che ingenuo, pensare al modello di deficit spending - unico al mondo e comunque fallato dall’inizio - come quello targato USA, perché basato su una truffa imposta al popolo americano (vedi fondazione della Fed)1.
    Per la Gran Bretagna il debito è già un problema e lo sarà sempre di più, visto che in venti anni il suo debito è previsto che schizzerà al 400% del PIL; stessa cosa per il Giappone, dove ormai ogni manovra economica è inibita dall’ingombro di un debito enorme, ora al 200% del PIL.
    L’INESIGIBILITA’ del debito è un concetto inventato da una visione miope e ristretta a un periodo
    storico di qualche anno; se si allarga il tempo storico analizzato, ci si accorge che è proprio la
    grandezza del debito a fare in modo che gli Stati sovrani si vedano costretti, dall’imposizione
    giuridico-politica derivante dal debito, a prendere delle decisioni contrarie ai propri interessi: costretti dai creditori identificabili nella autocratica lobby bancaria.
    Se gli Stati sovrani non fanno ciò che gli viene imposto e ripudiano il debito, succede che quel Paese verrà contrastato da tutte le istituzioni finanziarie del mondo, che lo indicheranno come INAFFIDABILE; e succede anche ciò che è successo con i bond argentini: le banche scaricano quel debito sui cittadini che perdono i CAPITALI RISPARMIATI IN UNA VITA DI LAVORO.
    In buona sostanza, il debito non si cancella. Qualcuno rimane con il cerino in mano, perché quel
    diritto soggettivo del creditore verso il debitore non si può cancellare o procrastinare all’infinito, e
    nemmeno può essere coperto dalla crescita economica.
    E, dulcis in fundo, a tutto questo si somma la questione degli interessi: ogni anno lo Stato italiano
    va in AVANZO PRIMARIO, nonostante gli sprechi italioti. Ovvero le entrate derivanti dalle imposte superano le uscite per le spese; ciò che fa andare in deficit lo Stato sono gli interessi, cioè il c.d. servizio del debito.
    Ciò vuol dire che gli interessi sono pagati in buona parte dalle imposte pagate dai cittadini, da minori servizi offerti, da minori tutele sul mercato del lavoro, da esternalità negative sempre più importanti.
    La mancanza cronica di denaro verificabile in tutte le economie mondiali si origina proprio dal dover imporre il prelievo fiscale:
    1) per pagare i servizi pubblici riciclando la moneta emessa col contagocce dal Sistema Bancario e già circolante nell’economia;
    2) per rimborsare il debito;
    3) per il pagamento dell’interesse.
    Tutto ciò costringe privati e Stati sovrani ad aumentare quel debito per sempre, fino a che non viene il momento della resa dei conti, momento reso INEVITABILE proprio dalle meccaniche che sono alla base della creazione della moneta-debito (altro che inesigibilità del debito!).
    1 “Sono un uomo tra i più infelici. Ho tacitamente rovinato il mio paese. Una grande Nazione industriale è ora controllata dal suo sistema di credito, non siamo più governati dalla libera opinione e dal voto di maggioranza, ma dalla opinione e dalla coercizione di un piccolo gruppo di uomini dominanti.”
    (Thomas Woodrow Wilson, 28º Presidente USA, parlando nel 1919 del Federal Reserve Act , da lui approvato nel 1913)
    RISPOSTE DEL PRIMIT A PAOLO BARNARD
    SUL SIGNORAGGIO BANCARIO
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    BARNARD
    Il ‘complotto del signoraggio’ afferma che i cittadini saranno tassati per ripianare il deficit di
    bilancio dello Stato e il debito pubblico causati dalla BC che gli vende il denaro. Sbagliato, gli Stati a
    moneta sovrana non tassano mai per ripagare alcunché. In altre parole, le tasse non servono mai,
    né mai sono servite, a pagare alcunché nei bilanci degli Stati a moneta sovrana (più avanti
    delucidazioni). Per cui, anche se esistesse un ‘complotto del signoraggio’, esso non inciderebbe sui
    cittadini affatto. I cittadini degli Stati a moneta sovrana non devono ripagare i titoli di Stato emessi
    dallo Stato, che rimangono sempre un loro attivo.
    RISPOSTA PRIMIT
    Rimane sempre la questione che (tutti) gli Stati hanno un debito pubblico e che questa distinzione
    sulla moneta sovrana è impropria e inesatta, perché il meccanismo di emissione è sostanzialmente identico, ovunque, e identico è il meccanismo di rimborso del debito col fisco, come già spiegato.
    Se esiste un debito esiste anche un creditore e c’è un servizio del debito da pagare.
    Perché allora questi Stati di cui parla Barnard non superano questo ostacolo, emettendo direttamente moneta statale, libera da debito e da interessi?
    La visione di Barnard è miope, e ce lo dimostra lui stesso, anche se si dessero per vere le sue curiose teorie: ieri lo Stato Italiano era più libero, oggi lo è meno, e la moneta è lo strumento con cui è stata diminuita questa libertà.
    Altrimenti il Grande Crimine come sarebbe stato portato a termine? Solo con le operazioni culturali delle think tank? Ma per favore!
    Le istituzioni bancarie commerciali operano a livello internazionale facendo pressioni lobbistiche che danno frutti nel lungo periodo, cambiando scenari, sistemi normativi, creando nuove istituzioni che imporranno nuove agende politiche. Lo possono fare perché sono titolari di un diritto scippato abilmente ai popoli: quello di battere moneta.
    La nascita delle Banche Centrali e del loro ruolo istituzionale deriva proprio da questa pressione
    lobbistica.
    L’attività di lobbying è un dato di fatto ed è studiata nelle università, non c’è nulla di nuovo.
    Essa si fonda sulla corruzione e sui rapporti di forza: entrambi questi aspetti sono legati in modo indissolubile al denaro, e visto che il denaro è proprietà della lobby bancaria, la conseguenza logica è che quella lobby è la più potente di tutte le altre.
    Inoltre Barnard valuta le vicende monetarie solamente sullo scenario economico-finanziario-contabile, trascurando questa specifica pressione lobbistica, trascurando gli effetti a lungo termine del debito, trascurando l’aspetto legato ai quadri normativi nazionali, che vengono cambiati sensibilmente proprio dall’esercizio di potere che deriva dal debito.
    La moneta non è neutra.
    Se la crea, la presta e la controlla un privato, diventa un problema.
    Se la crea e la controlla la Comunità-Stato può essere un grande mezzo di creazione di prosperità e
    benessere sociale.
    BARNARD
    Il ‘complotto del signoraggio’ afferma che anche le banche commerciali operano il signoraggio
    inventandosi la moneta col meccanismo della riserva frazionaria. Le banche si inventano soldi e tu
    devi lavorare per restituirglieli. Non accade in questi termini semplicistici.
    RISPOSTE DEL PRIMIT A PAOLO BARNARD
    SUL SIGNORAGGIO BANCARIO
    12
    E’ vero che le banche commerciali s’inventano il denaro in alcune loro operazioni di cassa (prestiti o mutui), ma esso si auto cancella, interessi esclusi: infatti, quando il Sig. Bianchi spende il prestito ottenuto dalla Banca A e compra un’auto da Rossi, questi versa l’assegno nella Banca B, che lo deve accettare come buono anche se sono soldi inventati dal nulla dalla Banca A.
    Banca B iscrive quell’assegno come proprio debito verso Rossi (glielo deve), e chiederà alla Banca
    A di onorarlo.
    Alla fine del gioco, a livello di sistema bancario, abbiamo un credito e un debito che si annullano a
    vicenda: il prestito della Banca A è un credito del sistema bancario verso un cittadino che li deve
    restituire, e il deposito di quegli stessi soldi nella Banca B sono un debito del sistema bancario
    verso un altro cittadino che li deve avere. Il saldo va a zero. Si obietterà che quel credito va poi
    ripagato, e i signoraggisti dicono che viene ripagato con “denaro vero”, mentre la banca se l’era
    inventato.
    Sbagliato di nuovo e ciò appare evidente quando si considera cosa sia il pagamento di una rata di
    un prestito/mutuo: Bianchi ripaga alla fine del mese 100 euro del suo prestito. Cosa accade?
    Semplice, 100 euro spariscono dal suo conto corrente, che è il suo attivo, ma spariscono contemporaneamente dal suo debito verso la banca, che è il suo passivo. Pari. Va assolutamente
    capito questo: la banca si era inventata numeri su un computer (il prestito a Bianchi) e si riprende
    indietro gli stessi numeri di computer (la rata di Bianchi), Bianchi però ha in mano il bene concreto
    che ha acquistato (l’auto) e che sta pagando col suo lavoro, cioè il lavoro di Bianchi non dà affatto
    “denaro vero” alla banca, lo dà alla sua auto.
    La banca ha solo creato e cancellato numeri elettronici dai suoi conti e ha in mano, di extra, solo gli
    interessi. Punto.
    Ne consegue, e va ripetuto, che il Sig. Bianchi non lavorerà un anno per pagare la banca, lo farà
    per pagare l’auto che gli rimane come bene tangibile. Non paga la banca che se ne sta lì a lucrare,
    paga l’auto.
    La banca gli dà solo un ‘codice’ (denaro) per pagarla, da cui entrambi ricavano interessi. Infine, se
    fosse un privato a prestare a Bianchi i soldi che ha guadagnato col lavoro reale, e non una banca
    che se li è inventati, nulla cambierebbe per Bianchi: dovrebbe comunque lavorare un anno per ripagarlo e dargli gli interessi.
    E’ anche scontato che l’immagine signoraggista della banca che non fa nulla e inventa denaro con
    cui si arricchisce è fantasiosa.
    Sarebbe vera se i banchieri se ne stessero in spiaggia alle Maldive e pigiassero bottoni con cui
    creano denaro per pagarsi lo yacht; ma nella realtà chi lavora in banca sgobba esattamente come
    tutti noi, ogni giorno. Il loro stipendio si chiama interessi, il nostro paga mensile, nessuna
    differenza, se non nella quantità, ma questo vale anche per il dentista e per l’operaio, ed è un altro
    discorso.
    Talvolta poi, il denaro bancario è denaro nuovo che viene creato dalla BC se la richiesta dei
    cittadini (contante + prestiti) supera le riserve disponibili delle banche commerciali.
    Dunque, per concludere, le banche non possono mai direttamente creare denaro nuovo, e fra
    l’altro la riserva frazionaria in sé non esiste. Essa fu un errore di teoria economica della fine degli
    anni ’60, che è rimasto per inerzia su qualche libro di testo, ma che oggi è saldamente riconosciuto
    come pratica bancaria inesistente.
    RISPOSTA PRIMIT
    Se Barnard avesse seguito il dibattito in corso grazie al Primit, non avrebbe potuto scrivere queste
    cose. Ma come dicevamo il Primit non ha visibilità, e chi cerca visibilità a tutti i costi fa altre scelte.
    RISPOSTE DEL PRIMIT A PAOLO BARNARD
    SUL SIGNORAGGIO BANCARIO
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    Nessuno nel Primit dice che il banchiere crea denaro e lo spende.
    Sarebbe stupido pensarlo.
    Noi contestiamo il fatto che IL BANCHIERE POSSA CREARE SENZA ALCUNCHE’ TOGLIERE: cioè egli crea dal nulla a richiesta, secondo parametri decisi da lui, a tassi d’interesse decisi da lui, dando a credere di fare l’intermediario del credito.
    Ma a nessun depositante è mai arrivata una telefonata con la richiesta di diminuire il proprio deposito per prestare a un terzo il denaro depositato.
    Da qui la deduzione che la banca crea dal nulla e presta, NON avendo nulla in cassa.
    Il banchiere inoltre crea e presta il capitale, ma non crea la cifra corrispondente all’interesse:
    questa fa sì che il Sistema Bancario stesso sia costretto a creare sempre più denaro del necessario,
    inflazionando la circolazione monetaria nei momenti di espansione economica, e deflazionandola
    nei momenti di recessione.
    Questo stesso fatto rende pertanto il sistema politico-economico e i privati cittadini perennemente in debito verso il Sistema Bancario.
    Ciò che contestiamo, oltre alla natura truffaldina del Sistema, è il suo funzionamento, autolesionistico per il tessuto produttivo-sociale-economico.
    L’interesse, inoltre, non è una questione secondaria: esso cresce a ritmi geometrici, cioè seguendo
    la funzione esponenziale, in modo molto più importante rispetto alla crescita economica.
    Un’ultima considerazione: è buffo vedere come si cerca di giustificare il Sistema Bancario da parte
    di chi dice di voler combattere il Sistema nel suo complesso.
    Ed è desolante constatare come non venga considerata, a confronto con l’esistente, l’opzione di
    una gestione pubblica della moneta e del credito, libera da interessi.
    E’ come progettare una nave con le falle incluse nel progetto, senza neanche pensare a una nave
    progettata come si deve, perché tanto il mare è pieno di iceberg.
    Anche la persona più sprovveduta, a pelle, percepisce la profonda iniquità dell’interesse richiesto
    dal banchiere, che dovrebbe essere pagato solo per la sua consulenza “tipografica”.
    BARNARD
    Il ‘complotto del signoraggio’ afferma che le BC, quando producono moneta di carta o elettronica,
    segnano quelle enormi cifre come proprio passivo, mentre, dicono i signoraggisti, esse non lo
    sono, poiché quel denaro è costato quasi nulla alle BC.
    In questo modo ci trufferebbero.
    Inoltre, dicono, il denaro prodotto dalle BC non sarà mai una passività come lo è per il cittadino
    quando usa il denaro (cioè spende), poiché il cittadino deve sudare lavoro per emetterlo, mentre
    le BC pigiano solo tasti. Sbagliato. Il denaro prodotto dalle BC è a tutti gli effetti un passivo, perché
    le stesse banche si impegnano poi a riconoscerlo come valido ogni volta che gli torna indietro dai
    cittadini (ad esempio il contante). Quindi per ogni centesimo che producono, devono riconoscerci
    lo stesso valore ne momento in cui noi usiamo quel denaro per saldare i nostri bisogni. Cioè: ci
    danno carta straccia e numeri elettronici, ma noi li ripaghiamo con la stessa carta straccia e numeri
    elettronici, e loro l’accettano indietro. Sarebbe truffa vera se le BC producessero moneta e però
    pretendessero da noi il saldo delle nostre spese non più con quella stessa moneta, ma in beni reali
    come case, bistecche, abiti, metalli preziosi ecc. Infine, anche la seconda argomentazione è fasulla,
    perché, in virtù di quanto già spiegato al punto 5), il cittadino non suda lavoro per emettere il suo
    RISPOSTE DEL PRIMIT A PAOLO BARNARD
    SUL SIGNORAGGIO BANCARIO
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    denaro né per guadagnarlo, ma solo per acquisire beni concreti. Il denaro è solo un ‘codice’ neutro
    che facilita quella acquisizione.
    RISPOSTA PRIMIT
    Invece la «truffa vera» ipotizzata da Barnard è proprio vera! La carta straccia che il cittadino deve restituire alla Tipografia Bancaria viene per forza di cose ricavata con lavoro concreto e sacrifici sul mercato dei beni e dei servizi reali: nessuno ha a casa una stampante o un sistema informatico-telematico per creare a propria volta dal nulla la moneta da restituire alla Tipografia Bancaria stessa, tant’è che la pratica di falsario è illegale, ma solo per chi non ha una licenza bancaria…!
    In soldoni: il Sistema Bancario è un falsario legalizzato che ruba le nostre vite.
    Barnard, come tutti coloro che negano il signoraggio bancario, considera la moneta «solo un “codice” neutro» perché confonde maldestramente il dovere di pagare un bene o un servizio reale col dovere di saldare un debito monetario grazie al quale si è potuto acquistare lo stesso bene o servizio, a prescindere dal prestatore: il punto fondamentale è che a un falsario, anche se legalizzato come il Sistema Bancario Tipografico, non si deve restituire alcunché, se non il giusto corrispettivo per il semplice lavoro di stampa o digitazione di cifre.
    La truffa delle banche è talmente banale e spudorata che la mente umana si rifiuta di capirla, sicché le stesse, grazie a un imbroglio innanzitutto psicologico, oltre alla restituzione del capitale pretendono e ottengono a buon mercato pure il pagamento degli interessi.
    Il bello è che Barnard viene smentito dalla dura e tragica realtà anche quando nega l’acquisizione diretta di beni grazie all’emissione monetaria: cosa sono i pignoramenti se non palese auto-creazione di potere d’acquisto da parte delle banche?
    Come se la frode economica non bastasse, le banche da un punto di vista giuridico si appropriano del valore della moneta all’atto dell’emissione e la prestano alla collettività, collettività perciò derubata due volte (usura del 200%) della sua stessa moneta e senza nemmeno considerare l’aggravante degli interessi: infatti, ribadiamo che a creare il valore monetario e a esserne il vero proprietario è chi accetta la moneta, cioè la comunità degli individui vivi, non chi produce ed emette come debito un supporto monetario di costo irrisorio, oggi ridotto a un puro simbolo.
    E ancora una volta Barnard ha il corto circuito mentale di non considerare l’opzione alternativa, quella senza la schiavitù del debito e dell’interesse, e di pensare che questo sistema monetario sia il solo possibile.
    La BC emette una cambiale, un pagherò come dice Barnard, che però è l’unica moneta riconosciuta dalla legge degli Stati.
    Essa cioè emette un debito che diventa ex lege moneta per tutti noi. Ma mentre il debito della BC è reale solo a livello contabile, il debito dello Stato diventa un problema per la comunità, la cui privazione di sovranità sarà proporzionale alla crescita di quel debito.
    Per capire meglio: se voi foste liberi di emettere cambiali, sulle quali invece di pagare il bollo, come tutti i comuni mortali, vi fosse consentito di guadagnare un interesse del 5-10% annuo, sareste contenti o no?
    Se tutti venissero da voi a chiedere queste cambiali, offrendovi in pegno garanzie reali, pezzi di
    Stati sovrani, case, industrie, e in più vi fosse consentito di poter spendere in giro un tot di quelle
    cambiali come lucro (interesse) sareste o no contenti? E se poteste pagare con quelle stesse
    cambiali (create da voi) i dipendenti che fanno il lavoro al vostro posto e anche le tasse?
    RISPOSTE DEL PRIMIT A PAOLO BARNARD
    SUL SIGNORAGGIO BANCARIO
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    La BC e le Banche Commerciali fanno questo: emettono e prestano, e guadagnano con l’interesse,
    ma anche - a livello più concettuale/filosofico, ma non meno importante - con il capitale: infatti è
    solamente il loro capitale/debito a essere riconosciuto come valido dalle nostre leggi.
    L’alternativa non viene mai considerata, e mai viene aperto un dibattito su ciò che sarebbe possibile se prendesse vita un progetto ispirato da pochi punti:
    - moneta pubblica, di proprietà dello Stato e della Comunità;
    - moneta libera dagli interessi e dal debito pubblico;
    - moneta gestita senza creare inflazione;
    - moneta gestita con la finalità del bene pubblico al posto del profitto del banchiere.
    La moneta, questa sì veramente SOVRANA, verrebbe creata secondo le necessità e le richiesta del
    sistema produttivo.
    Lo Stato provvederebbe a controllare (magari anche tramite gli strumenti in possesso delle attuali
    autorità monetarie) la quantità di moneta e credito in circolazione, adottando i provvedimenti
    necessari per aumentarne la quantità o diminuirla.
    Lo Stato avrebbe così in mano tutti gli strumenti necessari per creare ricchezza: il fisco (che
    diverrebbe così anche una leva di controllo monetario), la leva monetaria e quella creditizia.
    A quel punto finanziare in modo adeguato le infrastrutture, la ricerca, la pubblica istruzione, la sanità, i servizi sociali, ecc. sarebbe la normale pratica dello Stato, responsabile a tutto campo e con pieni poteri.
    L’iniziativa privata puramente economica resterebbe ovviamente come è adesso, ma certamente un quadro del genere porterebbe a favorire tutte le migliori pratiche e non solo quelle con valore aggiunto a due cifre (valore aggiunto che spesso è frutto di clientele, monopoli, corruzioni favorite dal sistema-debito ecc.).
    Una rivoluzione mai avvenuta nella storia dell’umanità.
    BARNARD
    Il ‘complotto del signoraggio’ afferma che esiste una truffa delle BC che si inventano false passività
    emettendo denaro (si legga sopra), che poi trasferiscono a cascata (le passività) alle banche
    private che talvolta posseggono le BC. Questo per celare i profitti. Sbagliato.
    Non è possibile per le BC trasferire passività così come si trasferisce una carriola di sabbia da casa mia a casa tua. Le banche private che partecipano nella BC vi hanno investito pacchetti azionari, che non possono risentire per definizione degli eventuali debiti dell’istituto a cui partecipano.
    E’ come il signor Bianchi che possiede azioni in Fiat: se la Fiat ha passività, il signor Bianchi non può reclamarne un pezzetto. Inoltre i signoraggisti dimostrano di non aver capito nulla del funzionamento delle riserve bancarie.
    In realtà quando la BC emette contante o moneta elettronica (propria passività), essa trasferisce
    quel contante/m. elettronica nelle riserve delle banche, e tale trasferimento sarà sia un attivo
    delle banche che un loro passivo, ma non accade un trasferimento di sola passività a pioggia.
    Nel caso del contante, accade che quando la BC dà alla banca ad es. 1000 in banconote, gli sottrae
    1000 dalle sue riserve, conto pari; la banca poi dà i 1000 al cittadino che li ha richiesti e glieli
    sottrae dal suo conto corrente.
    Ancora conto pari per la banca.
    RISPOSTE DEL PRIMIT A PAOLO BARNARD
    SUL SIGNORAGGIO BANCARIO
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    Sulla questione della proprietà privata delle BC, che è una realtà per molte di esse, Banca d’Italia
    inclusa, è certamente giusto osservare che ciò contrasta col dettato costituzionale sia italiano che
    di altri Paesi, ma il cosiddetto conflitto d’interessi che ne deriverebbe secondo i signoraggisti è
    immaginario, perché è immaginario tutto il ‘complotto del signoraggio’. Ribadisco che le banche
    private che partecipano alla
    proprietà di una BC vi investono pacchetti di azioni, o meglio quote, sulle quali ricevono utili pari a
    una percentuale (6% o 10% ecc.) del valore di quel pacchetto originario, e non sul valore degli utili netti della BC che variano di anno in anno e spesso crescono. Infine una percentuale molto alta (in media dal 60% in su) degli utili netti della BC torna ogni anno nella casse dei ministeri del Tesoro per legge. Si pensi che negli USA, meno del’1% degli utili lordi della FED viene pagato
    annualmente in profitti alle banche private che la posseggono. In realtà il conflitto d’interessi esiste, ma non nel reame immaginario del signoraggio, bensì nel trattamento di favore che poi le
    banche private avranno da parte della BC in caso di crisi finanziaria, come si è visto scandalosamente nel corso della crisi 2008-2010, e in decisioni di politica monetaria che favoriscono direttamente i banchieri.
    RISPOSTA PRIMIT
    Molto confuso questo pezzo.
    La realtà è questa: la Banca Centrale, organo sempre indipendente, autocratico e NON ELETTO
    dal popolo, è stata dotata della funzione di emissione monetaria e di prestatore di prima istanza
    verso le Banche Commerciali e, in alcuni casi, anche verso lo Stato.
    Essa crea e presta, e il suo denaro ha valore solo grazie alle leggi dello Stato, quindi della comunità
    che le accetta, dato che dentro i caveau delle Banche Centrali non c’è più oro a garanzia delle banconote, come sottolineato dallo stesso Barnard.
    Con la legge statale quindi si dà legittimità all’emissione a debito della moneta, che è così privatizzata, e la cui gestione è delegata a organismi privati e indipendenti.
    Lo Stato si priva, in maniera autolesionistica, della facoltà di gestire la politica monetaria.
    La Banca Centrale, stante comunque la gravità del suo operato, è solo la faccia istituzionale del Sistema Bancario: a volte è a capitale pubblico come la Bank of England o la Bank of Japan, altre volte è a capitale privato come la Banca d’Italia o la Federal Reserve. Quasi nulla cambia, perché la BC tutela sempre gli interessi del Sistema Bancario Commerciale, al quale fa da vero consulente per regolamentarne gli eccessi che porterebbero il Sistema stesso all’autodistruzione. Anche un parassita - la banca - non desidera la morte dell’organismo che lo ospita, ovvero la Comunità-Stato.
    Il Sistema Bancario Commerciale tiene in riserva, presso la Banca Centrale, una quantità di “moneta legale”, e per il resto crea promesse di pagamento (prestiti, mutui, sconti) moltiplicando le riserve (che sono dei depositanti) anche fino all’infinito: il vero limite è rappresentato solo dalla domanda di denaro dei clienti e dalle garanzie che questi possono mettere a disposizione.
    E’ il famoso MOLTIPLICATORE DEI DEPOSITI: per legge le banche possono inventarsi denaro elettronico e prestarlo, a fronte di garanzie solide fornite dal cliente.
    Il lavoro della banca è incassare gli enormi flussi di interesse derivanti da questa attività di creazione di debito, aumentando gli affari e le proprie influenze in maniera proporzionale ai profitti e al debito generato.
    Va sempre ricordato che tutta la moneta in circolazione è DEBITO: la quota interessi non è stata
    RISPOSTE DEL PRIMIT A PAOLO BARNARD
    SUL SIGNORAGGIO BANCARIO
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    ancora creata e dovrà uscire da dove è uscita la quota capitale, cioè dal Sistema Bancario.
    Il sistema politico-economico-sociale è quindi ostaggio perenne del Sistema Bancario: il rimborso
    del debito non è possibile a livello aggregato, perché l’interesse non è creato insieme al capitale.
    Quindi il sistema economico-sociale e gli stessi Stati sovrani saranno sempre in una situazione di
    debito crescente verso il Sistema Bancario.
    BARNARD
    Il ‘complotto del signoraggio’ afferma che la moneta emessa dalle BC è carta straccia o impulsi
    elettronici di nessun valore, a fronte dei quali lo Stato emette titoli di debito che equivalgono a
    denaro reale. Sbagliato. I titoli di Stato nello Stato a moneta sovrana sono altrettanto pezzi di carta
    di nessun valore, che il Tesoro si inventa a costo zero esattamente come fa la BC con banconote e moneta elettronica, e che non deve ripagare praticamente mai, né li devono ripagare i cittadini (come si è visto quei titoli di Stato saranno il risparmio dei cittadini). Per cui il baratto è carta straccia per carta altrettanto straccia, e non, come immaginano i signoraggisti fantasiosamente, carta straccia per denaro vero.
    RISPOSTA PRIMIT
    Barnard si dà ragione auto-citandosi, e dando e per vere le conclusioni da lui raggiunte.
    Autoreferenzialità allo stato puro.
    Carta straccia… nessun valore… impulsi elettronici… tramite questi strumenti invece i banchieri rubano la vita a ogni persona, confortati nel loro operato dalla convinzione che le masse non capiranno mai la truffa, prima di tutto psicologica, di cui sono vittime da secoli.
    Questo abisso culturale prima che economico tra i proprietari-controllori della moneta e il resto della popolazione non è l’effetto di un complotto, ma al contrario è il risultato di un processo secolare di continua delega di sovranità a pochi individui da parte delle masse. La formazione delle lobbies non è che la presa di coscienza di pochi individui della necessità di coalizzarsi anziché di pestarsi i piedi l’uno con l’altro, proprio perché le masse sono totalmente disinteressate e aspettano solo di essere comandate. E la stessa parola «complotto», utilizzata ossessivamente da Barnard e dalla stragrande maggioranza per descrivere un rapporto controllore/controllato, è completamente errata: un complotto (o congiura) per definizione si riferisce a un rapporto di forza di breve durata tra opposte fazioni di controllori in concorrenza, quindi non può riferirsi a qualcosa che dura da secoli, causata solo dalla eterna delega amministrativa del popolo e dal non voler vedere ciò che è totalmente contrario ai propri interessi e che spesso accade alla luce del sole.
    Ma fingendo di non aver ancora capito il problema del signoraggio bancario, fermiamoci anche solo all’analisi logica di quanto qui afferma Barnard: proprio perché sia le banconote che i titoli di Stato sono carta straccia, per quale motivo lo Stato non si produce da sé la propria carta straccia, senza auto-generarsi debito?
    C’è un altro mondo possibile: quello dove non ci sono solo le due dimensioni del debito e degli interessi, ma le più dimensioni generate da una moneta veramente sovrana, emessa e gestita DIRETTAMENTE dallo Stato, che la emette in modo tecnicamente corretto e solo quando ha bisogno di farlo.
    Per fare investimenti, per la copertura delle spese necessarie, per la corresponsione di un
    RISPOSTE DEL PRIMIT A PAOLO BARNARD
    SUL SIGNORAGGIO BANCARIO
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    REDDITO DI CITTADINANZA a tutti i propri cittadini, per erogare prestiti al sistema produttivo,
    prestiti liberi da interessi.
    Il politico eletto - date per scontate le più ampie modalità democratiche e referendarie - a quel punto non avrebbe più le scuse tirate sempre in ballo: mancanza di soldi, debito troppo grande, interessi troppo onerosi.
    E sarebbe responsabile di tutto ciò che succede nel momento della sua gestione.
    Per concludere
    Barnard ha dimostrato di non conoscere le seguenti cose:
    1) il meccanismo di emissione a debito della moneta cartacea/legale e della moneta bancaria;
    2) la natura giuridica del debito e quindi le sue conseguenze nel tempo;
    3) la “coperta corta” e i reali flussi della finanza pubblica;
    4) la funzione esponenziale, caratteristica di questo sistema a interesse composto;
    5) il significato della parola «signoraggio», che identifica con l’idea di sedicenti signoraggisti, citati da Barnard e di cui egli è degno interlocutore;
    6) il processo storico di nascita e crescita del Sistema Bancario istituzionale e delle Banche Centrali;
    7) i concetti di pressione lobbistica e di delega.
    Inoltre ha nel contempo dimostrato di essere affine a quell’area giornalistica in voga su internet dei giornalisti d’inchiesta de noantri, sempre pronti a firmare autografi, ma per nulla inclini e disposti al confronto, se non quando sicuri di non poter essere smascherati per quello che sono: stampelle del Sistema Bancario.
    RISPOSTE DEL PRIMIT A PAOLO BARNARD
    SUL SIGNORAGGIO BANCARIO
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    POSTFAZIONE SUL CONCETTO DI ESIGIBILITA’ DEL DEBITO
    L’esigibilità del debito è PER DEFINIZIONE :
    1) totalmente inesistente nel caso del debito emesso dal Sistema Bancario: quest’ultimo crea debiti inesigibili, che fa circolare come moneta de facto ed ex lege, creando la truffa che nessuno vuole vedere;
    2) totale nel caso del debito di terzi (titoli di Stato e di privati e crediti vs clienti) acquistato dal Sistema Bancario usando il suo stesso debito inesigibile. Infatti il Sistema Bancario, attraverso le emissioni di proprio debiti, compra debiti degli Stati sovrani e di privati cittadini, che andrà a riscuotere - in caso di insolvenza - con pignoramenti verso i privati e gli Stati (vedi privatizzazioni forzate, acqua privatizzata, Paesi del “Terzo Mondo” depredati delle loro risorse, ecc.) e con imposizione di nuove regole per gli Stati Sovrani insolventi e/o in difficoltà. Il discorso di Thomas Sankara sul debito è paradigmatico in questo senso.
    Solo le persone giuridiche che compongono il Sistema Bancario hanno il diritto-obbligo di non pagare/saldare mai il proprio debito - la moneta - e (beffa della beffa) di usare questo loro stesso debito inesigibile per acquistare i debiti perfettamente esigibili della collettività (sia pubblici che privati): questo privilegio assoluto coincide con il concetto di signoraggio bancario stesso (visto in questo caso da un' ottica contabile debito-credito).i
    E’ facile vedere tutto ciò gettando lo sguardo nei Paesi del cosiddetto Terzo Mondo: attraverso l’imposizione del debito, quei Paesi vengono spogliati di tutte le loro risorse naturali e colonizzati dalle multinazionali al soldo del Sistema Bancario, privatizzando risorse che appartengono a quei popoli. Simbolo di questo fatto è l’ex Congo Belga: uno dei Paesi più ricco di risorse naturali, si trova a essere tra i più poveri del pianeta.
    Per chiudere: la Lotta al signoraggio bancario è dura e sarà lunga, anche perché ostacolata da chiunque, anche da chi sembra essere contro il Sistema. Ma le cose si possono cambiare, se le persone capiranno e vorranno alzare la testa. Chi ha la voglia di capire e il coraggio di agire secondo le proprie idee, si faccia vivo. Il Primit è uno strumento a disposizione di donne e uomini di buona volontà e con la voglia di cambiare questo sistema di cose, verso un mondo migliore.

    i E’ una beffa ulteriore che non viene mai rilevata, mascherata a tavolino dal fatto che lo stesso ente bancario diventa insolvente per un semplice gioco contabile tra poste attive e passive e compensazioni interbancarie: infatti occorre precisare sempre che contemporaneamente alla creazione dal nulla di moneta vi è la corrispettiva creazione di debito dal nulla, come se la banca si indebitasse con un'altra banca inesistente.

    Edited by vxvideos - 1/1/2011, 16:29
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    confutato barnard e la sua ignoranza e malafede

     
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  9. vxvideos
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    qui non facciamo pubblicità ad associazioni che spillano soldi ai fessi.
    modifica il tuo messaggio, caro L'etait c'est moi, oppure lo modifico io.
    ..e non mi far tornare più su questo punto, grazie.
     
    .
  10. L'etait c'est moi
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    Nessuna pubblicità è il contenuto della risposta che mi importava poi che spillino soldi o meno non è affar mio visto che cmq è l'unico argomento serio trovato in rete che confuta le teorie assurde di Barnard.Poi il resto ripeto non mi importa e ognuno prova sulla propria pelle le esperienze con tutti e poi saprà pure difendersi da solo(senza tutori o consiglieri)
     
    .
  11. vxvideos
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    allora ok. mi è piaciuta la tua risposta. non modifico il messaggio neanch'io.
    sai com'è, dovevo "metterti alla prova". il tuo nick potrebbe benissimo nascondere qualche fake di quel gruppo che, sfortunatamente, conosco molto bene.
    grazie per il contributo ;)
     
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    Considerazioni sulle affermazioni di Barnard e sulle risposte di Domenico Damico:

    Barnard afferma che i buoni del Tesoro statali non sono un debito per i cittadini ma la loro ricchezza.

    In realtà i buoni del tesoro sono un debito per lo stato ed una ricchezza per i cittadini che li posseggono.
    Le tasse utilizzate dallo stato per ripagare i debiti ricadono però sulla popolazione di contribuenti onesti.
    --------
    Domenico Damico afferma che lo stato è costretto a pagare i suoi debiti con manovre finanziarie a danno della comunità.
    Invece di porre l'accento sugli sprechi e i malaffari che hanno portato lo stato ad indebitarsi, sull'incapacità o disonestà della nostra classe politica, si lamenta che i debiti vengono saldati!
    Viene infine affermato che uno stato sovrano non dovrebbe avere debiti se è davvero sovrano. Questo implica che uno stato sovrano possa saldare i suoi debiti stampando moneta. Un'assurdità!!! La moneta per aver valore deve avere una copertura che ne giustifichi l'emissione. Possiamo contestare che si utilizzi il debito ma dobbiamo sostituirlo con qualcosa di diverso ( oro,diamanti, petrolio, energia, immobili statali etc. ). Siamo vissuti e stiamo vivendo al di sopra delle nostre possibilità... questo è il problema: il sistema bancario affonda i suoi denti famelici su questa nostra debolezza concedendo prestiti e vi ci lucra sopra.
    --------
    Barnard dice che quel debito non sarà mai pagato…

    L' Argentina ci ha provato a non pagarlo... l' FMI è intervenuto a tutelare le banche e a rimanere con carta staccia in mano sono stati i più indifesi ( i piccoli risparmiatori ).
    Il debito statale prima o poi da qualcuno verrà pagato... di solito dai soggetti più indifesi. Qui Barnard è, per usare un eufenismo, "ottimista" ...
    --------
    Domenico Damico afferma: "Il fatto che lo Stato spenda per primo non cambia proprio nulla: si crea un debito, cui si somma un interesse, che cresce a livello esponenziale."

    Il debito genera un interesse composto solo nel caso in cui non venga pagato né il capitale né l'interesse. Se ti chiedo soldi in prestito e non te li rendo effettuo un furto! Possiamo poi discutere sulla liceità del tasso di interesse sui debiti ma non sulla restituzione del capitale ottenuto.
    --------
    Quando Domenico Damico afferma che " Lo stato non riceve alcun guadagno da questa concessione ( cioè la delega al Sistema Bancario di poter emettere moneta o promesse di moneta)" afferma il falso se si riferisce alla BCE in quanto il signoraggio viene girato a Bankitalia che a sua volta lo rigira ( quasi tutto - Che diamine siamo in Italia!! ) allo stato; se invece si riferisce al sistema bancario commerciale, questo paga regolarmente le tasse sui propri ricavi anche se ottenuti grazie ad un paio di leggi truffa!
    --------
    Domenico Damico si inventa che la BCE " vende" la moneta... in realtà attua uno scambio tra moneta e titoli di stato. Non può vendere monetà perchè non è di sua proprietà. Qualsiasi stato può renderla e riprendersi i suoi titoli. La moneta non è un prodotto della BCE. Viene emessa su delega dello stato, e la proprietà è di chi la possiede. Infatti se andiamo ad osservare lo statuto di Bankitalia, scopriamo che se è vero che i biglietti quando vengono stampati dalla tipografia della Banca d'Italia sono dei pezzi di carta di proprietà della Banca centrale (art. 4, comma 5, del T.U n. 204/1910), essi acquistano la loro funzione e il valore di moneta solo nel momento in cui la Banca d'Italia li immette nel mercato trasferendone la relativa proprietà ai percettori.
    --------
    Quando Domenico Damico afferma: "Il Primit sostiene che le banche, centrali e commerciali, si appropriano del valore del denaro..." propone una idea assurda. "il valore del denaro é del sistema bancario " cosa vuol dire? Che il denaro che possediamo noi è privato del valore? Che è carta straccia?
    --------
    Domenico Damico afferma: ..."lo Stato a dover pagare direttamente alla BC sia tale parte di debito alla scadenza sia i relativi interessi, pagamenti fatti come in tutti i casi utilizzando insieme il prelievo fiscale e il contrarre nuovo debito e, se questi non bastano, utilizzando i tagli alla spesa pubblica e le privatizzazioni."

    Falso. Gli interessi vengono rigirati dalla banca centrale allo stato ( In Italia non interamente ), mentre il debito viene pagato con gli stessi soldi che la Banca Centrale aveva stampato, abbiamo uno scambio nuovamente. Ma tale affermazione è ancora più falsa se pensiamo che la Banca Centrale detiene il potere di controllare la moneta circolante e che quindi per mantenerla costante comprerà nuovi titoli al posto di quelli in scadenza. In caso contrario comunque la moneta viene distrutta... sembra una follia ma è così: la banca centrale crea moneta e la scambia con titoli di stato, la medesima distrugge la moneta ricavata dalla vendita dei titoli in deposito.
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    Domenico Damico afferma: "Noi contestiamo il fatto che IL BANCHIERE POSSA CREARE SENZA ALCUNCHE’ TOGLIERE: cioè egli crea dal nulla a richiesta, secondo parametri decisi da lui, a tassi d’interesse decisi da lui, dando a credere di fare l’intermediario del credito.
    Ma a nessun depositante è mai arrivata una telefonata con la richiesta di diminuire il proprio deposito per prestare a un terzo il denaro depositato.
    Da qui la deduzione che la banca crea dal nulla e presta, NON avendo nulla in cassa."


    Il problema è che vi è una legge truffa ( L'art. 1834 del codice civile) che permette al sistema bancario di utilizzare i depositi dei propri clienti come se fossero propri... sicuramente da qualche parte, nascosta dietro qualche articolo di legge ci sarà pure scritto nel contratto che stipuliamo quando apriamo un conto corrente.
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    D. Damico afferma: " L’interesse, inoltre, non è una questione secondaria: esso cresce a ritmi geometrici, cioè seguendo la funzione esponenziale, in modo molto più importante rispetto alla crescita economica."

    In realtà non è l'interesse a crescere a ritmi geometrici... Si tratta dell' interesse composto cioè degli interessi sugli interessi. Questo accade quando non si paga un debito, Gli interessi non pagati vanno ad incrementare il debito iniziale e daranno origine all' interesse composto.
    -------
    D.Damico: ..."La carta straccia che il cittadino deve restituire alla Tipografia Bancaria viene per forza di cose ricavata con lavoro concreto e sacrifici sul mercato dei beni e dei servizi reali: nessuno ha a casa una stampante o un sistema informatico-telematico per creare a propria volta dal nulla la moneta da restituire alla Tipografia Bancaria stessa, tant’è che la pratica di falsario è illegale, ma solo per chi non ha una licenza bancaria…!
    In soldoni: il Sistema Bancario è un falsario legalizzato che ruba le nostre vite.
    Barnard, come tutti coloro che negano il signoraggio bancario, considera la moneta «solo un “codice” neutro» perché confonde maldestramente il dovere di pagare un bene o un servizio reale col dovere di saldare un debito monetario grazie al quale si è potuto acquistare lo stesso bene o servizio, a prescindere dal prestatore: il punto fondamentale è che a un falsario, anche se legalizzato come il Sistema Bancario Tipografico, non si deve restituire alcunché, se non il giusto corrispettivo per il semplice lavoro di stampa o digitazione di cifre."


    Altra falsità. La moneta che io possiedo è mia e solo mia e quantifica il mio lavoro ed i miei sacrifici. Io non la devo restituire a nessuno e neppure lo stato lo deve fare perchè vi è il famoso scambio tra titoli e moneta. Per ogni 1.000€ in circolazione vi sono lo stesso controvalore in titoli di stato depositati e alla scadenza rinnovati nelle casse della Banca Centrale. Il problema sorge se la moneta perde o è priva di valore... in questo caso sì che sono stato truffato. Questo accade per l'inflazione o in caso di default.
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    Barnard: "In realtà il conflitto d’interessi esiste, ma non nel reame immaginario del signoraggio, bensì nel trattamento di favore che poi le banche private avranno da parte della BC in caso di crisi finanziaria, come si è visto scandalosamente nel corso della crisi 2008-2010, e in decisioni di politica monetaria che favoriscono direttamente i banchieri."

    Verissimo.
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    D.Damico: " Il Sistema Bancario Commerciale tiene in riserva, presso la Banca Centrale, una quantità di “moneta legale”, e per il resto crea promesse di pagamento (prestiti, mutui, sconti) moltiplicando le riserve (che sono dei depositanti) anche fino all’infinito: il vero limite è rappresentato solo dalla domanda di denaro dei clienti e dalle garanzie che questi possono mettere a disposizione.
    E’ il famoso MOLTIPLICATORE DEI DEPOSITI: per legge le banche possono inventarsi denaro elettronico e prestarlo, a fronte di garanzie solide fornite dal cliente.
    Il lavoro della banca è incassare gli enormi flussi di interesse derivanti da questa attività di creazione di debito, aumentando gli affari e le proprie influenze in maniera proporzionale ai profitti e al debito generato."

    Vero.
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    "Il sistema politico-economico-sociale è quindi ostaggio perenne del Sistema Bancario: il rimborso del debito non è possibile a livello aggregato, perché l’interesse non è creato insieme al capitale.
    Quindi il sistema economico-sociale e gli stessi Stati sovrani saranno sempre in una situazione di debito crescente verso il Sistema Bancario."

    Falso.
    Non serve creare l'interesse per poterlo pagare. La moneta circolante è infinitamente minore dell' insieme degli scambi economici e ciò non rappresenta un problema in quanto la stessa moneta viene usata più volte.
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    Barnard: "I titoli di Stato nello Stato a moneta sovrana sono altrettanto pezzi di carta di nessun valore, che il Tesoro si inventa a costo zero esattamente come fa la BC con banconote e moneta elettronica, e che non deve ripagare praticamente mai, né li devono ripagare i cittadini (come si è visto quei titoli di Stato saranno il risparmio dei cittadini). Per cui il baratto è carta straccia per carta altrettanto straccia, e non, come immaginano i signoraggisti fantasiosamente, carta straccia per denaro vero."
    Quasi vero.
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    La risposta di Domenico Damico a questa affermazione è per buona parte aria fritta. In realtà i titoli di stato garantiscono la moneta emessa. Quindi la moneta è carta straccia se i titoli di stato sono carta straccia, ma se i titoli hanno valore la moneta avrà un valore.
    Le conclusioni finali sono ancora aria fritta.
    -------

    In conclusione la risposta del primit, scritta da Domenico Damico, è talmente piena di inesattezze, imprecisioni ed errori madornali che non può essere considerata una confutazione di quello che ha scritto Barnard.
    Se Barnard ha dimostrato di avere qualche lacuna sul tema del signoraggio, il Primit ha dimostrato di averne almeno il quadruplo di Barnard.


    Se qualcuno vuole, può cercare di raccogliere le cose buone scritte da Barnard e quelle scritte dal primit.
    Io dopo essermi sorbito l'equivalente di un libro di stupidate sono esausto.
    Invito pubblicamente Nim a fare un compendio ( al posto mio )!

    Edited by [email protected] - 4/1/2011, 20:57
     
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  13. Parauallr
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    Salve ragazzi vorrei sapere il perché di tanto astio nei confronti di questo signore che, tutto sommato, dice cose giustissime. Non entrando nel merito della forma che assume questo "complotto", ciò che è certo è ce ci stanno fottendo. Da spettatore neutrale della faccenda quale sono (non capisco una mazza di sta roba in termini economici, così purtroppo come molti che partecipano a questa discussione) mi pare che a farsi la guerra su sta roba non fa altro che far apparire tutta questa causa come i farneticamenti di una banda di invasati.
    Il punto che è certo è che noi dobbiamo riprenderci ciò che è nostro. Quale che siano le forme di questa truffa e il modo per combatterla va ricercata con calma e, soprattutto, con competenza. Ma l'importante rimane il punto che a questo mondo milioni, miliardi di persone sono lasciate a morire perché sono povere, perché non hanno quegli inutili pezzi di carta.
    Ora mi piacerebbe che in termini semplici e concreti, qualcuno di voi mi spiegasse come mai è tanto importante la discussione che si sta ponendo qui, ora. Visto che questi argomenti sono sconosciuti ai più, non sarebbe meglio esporli con umiltà nei punti fondamentali (che mi pare coincidano tra le due versioni)?
     
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    CITAZIONE (Parauallr @ 3/1/2011, 13:16) 
    Salve ragazzi vorrei sapere il perché di tanto astio nei confronti di questo signore che, tutto sommato, dice cose giustissime. Non entrando nel merito della forma che assume questo "complotto", ciò che è certo è ce ci stanno fottendo. Da spettatore neutrale della faccenda quale sono (non capisco una mazza di sta roba in termini economici, così purtroppo come molti che partecipano a questa discussione) mi pare che a farsi la guerra su sta roba non fa altro che far apparire tutta questa causa come i farneticamenti di una banda di invasati.
    Il punto che è certo è che noi dobbiamo riprenderci ciò che è nostro. Quale che siano le forme di questa truffa e il modo per combatterla va ricercata con calma e, soprattutto, con competenza. Ma l'importante rimane il punto che a questo mondo milioni, miliardi di persone sono lasciate a morire perché sono povere, perché non hanno quegli inutili pezzi di carta.
    Ora mi piacerebbe che in termini semplici e concreti, qualcuno di voi mi spiegasse come mai è tanto importante la discussione che si sta ponendo qui, ora. Visto che questi argomenti sono sconosciuti ai più, non sarebbe meglio esporli con umiltà nei punti fondamentali (che mi pare coincidano tra le due versioni)?

    Ciao Parauallr

    Vorrei che tu specificassi di che "signore" parli e dove hai ritrovato dell'astio.

    Mi complimento con te che ti sei iscritto il 03/01/2011 alle 02.31 e già alle 13.16 scrivi questo intervento. Forse le idee le hai già chiare!
    Vorrei sapere chi farnetica, chi sono gli invasati, chi sono le persone competenti a cui ci si deve rivolgere e chi ha scritto senza umiltà?

    Grazie...
     
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  15. Parauallr
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    CITAZIONE (sirom@inwind.it @ 3/1/2011, 14:28) 
    Ciao Parauallr

    Vorrei che tu specificassi di che "signore" parli e dove hai ritrovato dell'astio.

    Mi complimento con te che ti sei iscritto il 03/01/2011 alle 02.31 e già alle 13.16 scrivi questo intervento. Forse le idee le hai già chiare!
    Vorrei sapere chi farnetica, chi sono gli invasati, chi sono le persone competenti a cui ci si deve rivolgere e chi ha scritto senza umiltà?

    Grazie...

    Ciao sirom. Innanzitutto voglio evitare malintesi e chiarire che io non sono tuo "nemico". Sono qui realmente per capire e per aprire la mente a più punti di vista.
    Innanzitutto vorrei consigliarti di non giudicare la competenza di una persona dalla data di registrazione ad un forum. Che io non abbia le idee chiare, sono io il primo a dirtelo, ma non certo perchè sono iscritto da poco a questo forum. E ti prego di non aggredire chi ostenta ignoranza nei confronti di un argomento così complesso. Non giova di certo alla tua causa, e ti crea solo nemici.
    Poi vorrei davvero che tu non fraintendessi quello che ho scritto. Io non voglio tacciare nessuno di saccenza o dare dell'invasato a qualcuno di voi. E assolutamente non voglio mettere su un qualche discorso che ti dia torto o smentisca le tue opinioni. Come ti ho già detto, non ne ho le competenze.
    Quello che sto chiedendo è semplicemente perché aggredire con tanta veemenza una persona (e mi riferisco a Barnard) che mi pare faccia un giornalismo di cui credo anche tu, da persona intelligente quale sei, condividi i contenuti (sto parlando molto più in generale che nel caso specifico del signoraggio). Mi hai mandato un pm in cui lo imputavi di avere azzuppato il pane in rai prima di essere cacciato. La vicenda di cui parli non mi pare possa infangare la figura di Barnard, in quanto penso che abbia affrontato temi importanti e abbia tentato di divulgarli al pubblico. Dopodiché saprai meglio di me che è andato via tramite una serie di vicende che vedono come vittima lui e l'informazione in generale. Capisco il tuo discorso su queste persone che si investono a guru, ma per quanto di queste figure si possa e si debba fare a meno, abbiamo sicuramente bisogno di una figura ben più importante, del GIORNALISTA. E se bolliamo chiunque si esponga a dare opinioni su questi temi come guru, ci diamo la zappa sui piedi. Perché in qualche modo, la gente deve conoscere, e questo è il ruolo del giornalista. Se pretendi di andare tra la gente a parlare di questi discorsi, seppur nella loro semplicità, così delicati, sparando a zero su personaggi quali Travaglio, Grillo e, in seconda battuta, anche su Barnard, rischi di sembrare un invasato con manie di persecuzione che pretende di avere la verità in tasca.
    Credo perciò che il lavoro vada fatto per gradi cercando di prendere quanto d buono fatto da Grillo, Travaglio ecc. (certamente su questioni superficiali, di facciata), poi da Barnard e magari allargare il discorso ad una critica ancora più radicale. Altrimenti tutto ciò rimarrà un discorso campato per aria di anarcoidi fanatici.

    p.s. per evitare nuovi malintesi, tutte le offese che possono sembrare essere rivolte a voi, si riferiscono a come un qualsiasi profano potrebbe pensare di definirvi leggendo le vostre (e anche un po' mie, perchè in gran parte sono d'accordo con quanto dite) argomentazioni.
     
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20 replies since 2/10/2010, 15:56   7953 views
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