Onu: «La dieta vegana salverà il mondo»

Gli allevamenti causano deforestazione e emissione di gas

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  1. Alexbix
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    Le Nazioni Unite per la prima volta indicano la transizione verso una dieta priva di prodotti animali come la via da seguire per risolvere i problemi ambientali e alimentari che affliggono il pianeta.
    L’inedita presa di posizione, che ricalca ciò che molte associazioni animaliste e ambientaliste dicono da tempo, quando sottolineano le buone ragoni non solo etiche, ma anche ecologiche, per passare a una dieta vegan, si leggono nell’ultimo rapporto diffuso dall’Unap, il Programma Onu per l’ambiente, pubblicato lo scorso due giugno. Nelle conclusioni dello studio dal titolo ”Assessing the environmental Impacts of Consumption and Production”, gli scienziati mettono in guardia sui rischi della prospettiva in cui all’incremento in corso della popolazione mondiale corrisponda un aumento dei consumi di carne, pesce, latte e uova, che avrebbe conseguenze ambientali devastanti prevenibili solo con un drastico cambiamento delle abitudini alimentari mondiali e la rinuncia all’utilizzo, da parte di tutti, dei prodotti animali.
    Secondo le proiezioni pubblicate quest’anno dalla Fao, infatti, l’attuale modello culturale e la diffusione del consolidato stile di vita occidentale porterà la produzione di carne a più che raddoppiare entro il 2050 (arrivando dagli attuali 228 milioni di tonnellate a 463 milioni).
    Senza un’inversione di tendenza, si tratterà di un vero e proprio disastro ambientale i cui effetti sono calcolabili già adesso, visto che l’insostenibilità dell’attuale modello emerge da tutti i dati messi in evidenza nei rapporti dell’ organizzazione intergovernativa, senza che però da questa consapevolezza siano scaturite mai concrete iniziative politiche.
    Il rapporto Onu indica la zootecnia tra le prime voci delle priorità da affrontare nel prossimo futuro, riconoscendo l’allevamento degli animali come una delle cause primarie all’origine dell’inquinamento e del riscaldamento globale, che provoca all’ambiente più danni rispetto alla produzione di materiali per l’edilizia, come sabbia e cemento e materiali come plastica e metallo, e sottolinea che le coltivazioni per i mangimi animali sono dannose come il consumo di combustibili fossili.
    Ma la zootecnia è, soprattutto, uno degli ambiti in cui è maggiore lo spreco delle risorse. In termini strettamente energetici, infatti, come spiega dettagliatamente il Neic (Nutricion ecology International Center), l’allevamento degli animali ”da reddito” è uno degli investimenti meno proficui e gli animali sono come ”fabbriche di proteine alla rovescia” poiché il funzionamento del loro metabolismo fa sì che il capitale investito nella produzione di carne sia poi restituito in modo drasticamente più basso.
    Basti pensare che servono 25 kcal di cereali per ottenere un solo kcal di carne bovina, 11 volte più rispetto all’energia necessaria per la produzione di grano, che ammonta a 2,2 kcal circa. E il rapporto è di 57:1 per la carne di agnello, 40:1 per quella di manzo, 39:1 per le uova, 14:1 per il latte e la carne di maiale, 10:1 per il tacchino, 4:1 per il pollo.
    E mentre il settore zootecnico consuma le calorie che potrebbero sfamare le popolazioni del sud del mondo, fa anche peggio con l’acqua che porta via, visto che, oltre all’8% di acqua potabile mondiale che serve ad abbeverare direttamente gli animali reclusi negli allevamenti, è enorme la quantità necessaria per coltivare i foraggi che li nutrono.
    A conti fatti, per ottenere un chilo di manzo da allevamento intensivo si sprecano duecentomila litri d’acqua a fronte dei duemila che bastano, ad esempio, per la stessa quantità di soia dal valore nutritivo comparabile.
    Se poi si pensa che allevare gli animali produce più emissioni di gas serra rispetto al settore dei trasporti e ben il 64% dell’ammoniaca totale, che concorre all’acidificazione degli ecosistemi e alle piogge acide, è chiaro come la zootecnia contribuisca anche a complicare gli sforzi per la conservazione della biodiversità. Secondo l’ultimo rapporto Fao il 10% delle specie protette rischiano l’estinzione per cause riconducibili direttamente gli allevamenti intensivi, perché il 26% delle terre libere dai ghiacchi è destinato all’allevamento e soggetto a deforestazione e erosione, mentre le deiezioni animali, prodotte in quantità che i terreni non sono in grado di smaltire, contaminano gravemente gli ecosistemi acquatici.
    Cambiare le cose, però, stavolta, è alla portata di tutti. Negli ultimi paragrafi del rapporto Onu, nel capitolo sui consumi, gli scienziati indicano chiaramente la via da seguire, sottolineando quanto sia diretto il rapporto tra dieta e salvaguardia del pianeta e come scegliere i prodotti animali comporti un ben maggiore impatto rispetto ai prodotti vegetali. Poche volte come in questo caso la responsabilità di salvare il mondo passa in concreto dalle scelte quotidiane.

    Leonora Pigliucci
    in data:10/06/2010

    fonte: http://www.liberazione.it/rubrica-file/Onu...ERAZIONE-IT.htm

    poi c'è tutto l'aspetto "animalistico".....

    ...che ovviamente, chi ama gli animali dovrebbe prendere seriamente in considerazione.

    Gli allevamenti intensivi maltrattano gli animali ed anche chi ci lavora, diciamo basta!!!

    p.s. non posto video a riguardo altrimenti qualcuno potrebbe sentirsi toccato, ma se volete fare una ricerca su youtube, immettete "allevamento intensivo" nella casella di ricerca, ed auguri, benvenuti nel mondo che non conoscete.
     
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  2. Bankster887
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    L'importante è tenere ogni cosa naturale. Vivere nella verità, mangiare ital e amare.
    Cibo ital: il cibo naturale dei Rasta, a base di frutta e vegetali, assente di qualunque tipo di carne animale e suoi derivati.Cibo puro! (Bob Marley)
     
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  3. Alexbix
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    non ne ho mai sentito parlare, io sono vegano, ma questo Ital mi è nuovo.... sarebbe curioso sapere in linea di massima in cosa consiste! Qualche ricetta! ^_^
     
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  4. Luderdoff
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    CITAZIONE (Alexbix @ 22/6/2010, 14:10)
    ...io sono vegano, ma questo Ital mi è nuovo...

    forse sarò un po' invecchiato, ma sti termini tornano nuovi anche a me. vegano suppongo che sta per vegetariano, ital invece per italiano. o mi sbaglio?
    ma a parte la questione di definizione, la questione degli allevamenti intensivi, che siate vegetariani o meno, riguarda ognuno di noi. d'altronde, esiste anche l'agricoltura intensiva, quella nella quale vengono utilizzati semi ogm (non ci credo nemmeno morto che qui in italia non li stiamo utilizzando), ipertrattati con concimi, antiparassitari e chissà quant'altro, che a mio avviso temo sia egualmente pericolosa per l'ambiente.
    nella mia ottica credo che la cosa migliore sia quella di coltivare o allevare animali, per chi ne ha la possibilità, nel modo più naturale possibile, oltre a boicottare (ma per davvero) la grossa distribuzione, vera spacciatrice di prodotti derivati sia da allevamenti che agricoltura intensiva, favorendo ad essa i mercati locali.
     
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  5. Michael Collins
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    quoto Luderdoff
     
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  6. Zeptepi
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    Per rimanere in tema, vi posto una brutta notizia che ho appena letto. La traduzione fa schifo, è colpa di google translator. Trovate l'originale qui http:// news.bbc.co.uk/2/hi/world/us_and_canada/10371831.stm
    (ho dovuto aggiungere uno spazio perché il collegamento ipertestuale non funziona!)


    La società bio-tech Monsanto possono vendere le sementi geneticamente modificate prima di test di sicurezza su di essi sono stati completati, la Corte Suprema ha stabilito.

    Un tribunale inferiore aveva vietato la vendita dei semi di erba medica modificati fino a quando uno studio di impatto ambientale potrebbe essere effettuati.

    Ma sette dei nove giudici della Corte Suprema ha deciso che pronuncia era incostituzionale.

    Il seme è modificato per essere resistente a marchio di erbicida della Monsanto.

    Gli Stati Uniti sono il più grande produttore al mondo di erba medica, una pianta d'erba, come quelli utilizzati per l'alimentazione animale.

    E 'la quarta coltura più prezioso coltivato nel paese.

    Gli ambientalisti hanno sostenuto che ci potrebbe essere un rischio di impollinazione incrociata tra piante geneticamente modificate e colture confinanti.

    Essi hanno inoltre sostenuto l'uso eccessivo di diserbante Roundup della società, il trattamento chimico l'erba medica viene modificato per essere resistente a, potrebbero causare l'inquinamento delle acque sotterranee e portare alla resistenza "super-erbacce".

    Ma la Monsanto ha detto sostiene i suoi prodotti fossero pericolosi pari a "fantascienza cattivo senza supporto per il record".


    Per riassumere in italiano comprensibile, la corte suprema statunitense ha dato carta bianca alla Monsanto per la vendita di semi di erba medica (utilizzata come foraggio) modificati geneticamente, ancora prima che ne venga testata la sicurezza.
    La replica della Monsanto alle proteste degli ambientalisti sulla possibile pericolosità di tali OGM è stata "è tutta una teoria fantascientifica senza alcuna base ufficiale".

    Ci fidiamo?
     
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  7. Alexbix
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    vegano un termine nuovo? ^_^

    I vegan non mangiano nemmeno i derivati degli animali, a differenza dei vegetariani.....
     
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  8. La_volpe_nera82
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    Anche io quoto Luderdoff.
    In ogni caso non tutti possono essere vegetariani o vegani, c'è chi soffre di alcune malattie che gli impediscono di mangiare solo vegetali.
     
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  9. Alexbix
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    No, forse non avete mai fatto ricerche in questo campo, ma l'inquinamento prodotto da allevamenti, le malattie, i virus, e la sofferenza che devono subire questi animali, non ha metro di paragone con l'agricoltura.... nemmeno quella omg.

    L'unica cosa veramente brutta che ha causato l'omg è stata la depopolazione delle api nel mondo, che è gravissimo come effetto, ma d'altra parte l'omg ha evitato la somministrazione di pesticidi e di concimi andando a ridurre l'inquinamento prodotto da questi additivi.
    E cmq, i vegani si riforniscono in negozi dove vendono alimentazione biologica.....

    Mi sa che avete un po' le idee confuse! :P

    Marcella, scusa, potresti dirmi che tipo di patologie esistono che non permettono una nutrizione "vegana"?

    Non ne conosco, e vorrei fare una ricerca più approfondita, grazie!
     
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  10. Luderdoff
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    CITAZIONE (Alexbix @ 23/6/2010, 12:57)
    Mi sa che avete un po' le idee confuse! :P

    credo che tu non abbia mai coltivato la terra o allevato animali. io lo faccio da quasi 30 anni e so benissimo quel che dico. la storia delle api è già stata ampiamente sviscerata, se ne occupò anche report tempo fa, e si scoprì che la cosa era dovuta a particolari veleni che mettevano nelle sementi affinchè non fossero distrutti da altri animali. veleni che si è scoperto che non servivano assolutamente a niente, se non ad avvelenare le api. tra l'altro mi sembra che ci sia anche una sentenza giudiziaria in tal senso, ma non ricordo bene.
    inoltre, torno a ripetere, l'eccessivo uso di concimi e pesticidi, oltre a distruggere l'ecosistema ambientale, provoca l'impoverimento del terreno, che dovrà subire negli anni a seguire massicce irrorazioni con altra robaccia chimica per avere la stessa resa, generando un circolo vizioso che alla fine porterà ad un serio inquinamento alle falde acquifere.
    ora, considerando l'estensione dei terreni coltivati e l'estensione degli allevamenti, ritengo che il problema agricolo sia molto più pesante come diffusione. ovviamente anche gli allevamenti intensivi fanno la loro parte, visto che la maggioranza di questi stabilimenti si trovano proprio nelle vicinanze di fiumi, ove riversano senza troppi problemi gli "scarti". purtroppo alla base di ciò, troviamo sempre il profitto, grazie al quale sia allevatori che agricoltori sono costretti ad usare i metodi più blasfemi pur di aumentare, o al limite tenere lo stesso livello produttivo, con un conseguente deperimento qualitativo dei beni prodotti, oltre alle gravi ripercussioni ambientali. purtroppo le politiche agricole dal dopoguerra ad oggi (ma forse sarebbe da dire dall'inizio dell'epoca moderna) sono sempre state "pesanti" per gli agricoltori, considerati la più bassa forma sociale, oggi più di ieri. infatti il continuo vessare tale categoria con costi elevati delle materie prime, tassazioni assurde e, negli ultimi anni, improbabili norme igieniche che di fatto non garantiscono nulla, se non un ulteriore aggravio dei costi, hanno portato l'agricoltura a queste forme di ottimizzazioni economiche che sfociano in un risparmio del capitale da un lato, ma ad un deperimento qualitativo e ambientale dall'altro. il tutto coadiuvato da aziende senza scrupoli, come monsanto o bayer, che traggono incredibili profitti fornendo a contadini ed allevatori "utility" per migliorare la produzione.
    quest'economia malata e cattiva, non solo ci rende più poveri e schiavi, ma sta distruggendo l'ecosistema del nostro pianeta. forse al palazzo di vetro i vari politici, grosso cancro dei nostri tempi, sono bravi a trovare parole e statistiche e altre cianfrusaglie per giustificare lo status quo, ma alla fine il punto sarà sempre quello: non esiste ecosostenibilità ove esiste il debito.
     
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  11. dmitri95
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    Non mi intrometto nella discussione però aggiungo che è anche grazie alla carne che il nostro cervello si è sviluppato fino ai giorni nostri, quindi non mi sembra una buona idea mangiare solo vegetali (perché se non vuoi fare del male ti sbagli che anche i vegetali sono vivi quindi...)
    Fino a quando non saremo robot che si nutrono di olio penso che bisogna continuare a mangiare carne, anche se non delle multinazionali
     
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  12. Bankster887
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    Dalle informazioni che ho, sembra che il 50% della produzione agricola serve per dare da mangiare al bestiame.
    Se la carne non si mangiasse, o fosse ridotta di molto la sua produzione, si potrebbe dare una mano a quel miliardo di persone che sta morendo di fame... e non mi sembra poco :biggrin2.gif:
     
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  13. Luderdoff
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    quel miliardo di persone morirà comunque di fame, che si mangi la carne o meno. è il sacrificio necessario affinchè noi del "primo mondo" possiamo detenere la supremazia economica e culturale.
     
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  14. nevia
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    @dimitri95: vorrei sapere chi te l'ha detta questa.

    la carne non è un alimento adatto all’essere umano strutturato anatomicamente per nutrirsi di frutta, semi e vegetali come i primati alla cui specie apparteniamo.
    Se l’uomo fosse un animale onnivoro avrebbe gli attributi adatti ad inseguire e dilaniare la preda, oltre che l’apparato digerente atto a digerirla cruda, sangue compreso.
    cosa che non è.
    basta aprire un libro d'anatomia.

    @luderdoff
    io ti do ragione.
    sono vegan da tempo e solo ora sto prendendo coscienza che bisogna fare altrettanta attenzione alle agricolture.
    purtroppo oggi non basta mangiare verdura per avere la coscienza ambientale pulita.

    @alexbix
    grazie.




    la produzione della carne è parte del sistema che ci vuole succubi e malati.
    ricordiamocelo.

    esempio monsanto in primis.
    ma non solo.

    la carne, elemento estraneo per il nostro organismo, abbassa le difese immunitarie lasciandoci inermi di fronte a qualsiasi infezione batterica o virale.
    contiene putrescina, istamina, ammoniaca, oltre ai molti medicinali somministrati agli animali come sulfamidici, antibiotici, cortisoni, ecc. che entrano nel metabolismo di chi mangia la carne causando un gran numero di malattie anche tumorali.

    l'uomo piu' plasmabile è quello debole, quello malato.

     
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  15. Alexbix
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    è un discorso veramente vasto ragazzi, potremmo partire da quello umanitario per finire in quello economico, ma la cosa essenziale è che questo "mercato" della carne, è un meccanismo che alimenta enormemente il sistema, e quello che dobbiamo fare è limitare l'alimentazione del sistema, affinchè collassi.

    Se vogliamo cambiare, migliorare, evolverci, dobbiamo prima di tutto eliminare il sistema, e se non lo alimentiamo abbiamo grandi possibilità di riuscita. Chiudere conti bancari, non alimentare il grandissimo mercato della carne, limitare il consumismo, sono tutte nostre armi, ma se non ne facciamo uso, allora sono inutili...... poi c'è tutta la parte morale, ma credo sia opportuno sottolineare, che secondo me, il sistema se non fosse alimentato, collasserebbe, ed io non voglio alimentarlo, e non voglio contribuire al massacro di esseri viventi solo per renderci schiavi di un sistema che si basa su questi meccanismi.

    Si vive bene da vegani, anche meglio a mio avviso, corpo e coscienza puliti, come non mai, ed anche solo eliminando il latte si sta molto meglio, provare per credere....
     
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39 replies since 22/6/2010, 12:50   2853 views
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