le banche, il calcio, gli stadi e la tessera del tifoso..

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    Tessera del tifoso: il 5 settembre corteo ultrà a Roma, troppi affari oscuri
    Un'inchiesta de Il Salvagente: ci guadagnano club, banche, Poste e Lottomatica.
    Lorenzo Misuraca

    Ultrà di tutta Italia a Roma contro la tessera del tifoso: l'appuntamento è per il prossimo 5 settembre.
    Ma è proprio la "card" ad essere, in questi giorni, sotto accusa, non solo tra i tifosi delle curve.
    Non aumenterà - infatti - la sicurezza negli stadi, come ripetono da giorni i suoi promotori. Piuttosto, servirà ad arricchire quei soggetti che gravitano attorno alle card: banche, Poste e Lottomatica. È questo il succo dell’inchiesta pubblicata a luglio scorso da Il Salvagente (nel numero 27).
    E tornata oggi, alla vigilia delle prime partite di domenica e a ridosso dei gravi scontro a Bergamo, di stringente attualità.

    Il grande inganno della tessera del tifoso
    "Un sistema per identificare pericolosi facinorosi o una carta di credito per fare shopping? Il ministro degli Interni, Roberto Maroni, l’ha annunciata come una priorità che non può essere rimandata. La tessera del tifoso dovrà essere obbligatoria per tutte le squadre di calcio delle serie professioniste dalla prossima stagione. “Ne va della sicurezza dei tifosi che vanno allo stadio”, è il leitmotiv di Maroni e dei sostenitori della tessera. “Il futuro è nelle tue mani” recita addirittura un spot sulle reti Rai in questi giorni.
    Peccato che l’innovazione non apporterà nessun vantaggio contro la violenza negli stadi. Al contrario, metterà al sicuro gli interessi di banche, colossi delle scommesse e società sportive. Portando nelle mani di gruppi privati, come Banca Intesa, Lottomatica, Poste italiane ed Erg, centinaia di migliaia, se non milioni, di nuovi clienti, destinati a fare i conti con tassi di interesse pur di seguire la squadra del cuore.
    Tutto comincia nel 2009, quando una circolare del ministero degli Interni invita le squadre di serie A, B e Lega Pro (ex C1 e C2) a predisporre la tessera del tifoso. Ovvero, la tessera quinquennale da rilasciare ai tifosi desiderosi di abbonarsi alle partite della propria squadra o di seguirla in trasferta e senza la quale, dalla prossima stagione, non potranno fare né l’una né l’altra cosa. Viceversa, non potrà avere la carta il tifoso condannato per reati dentro lo stadio o che ha ricevuto un “divieto di accedere alle manifestazioni sportive” (in sigla, Daspo).

    Solo business
    Sulla proposta è caduta una pioggia di critiche, tra cui quella del calciatore Daniele De Rossi. E tuttavia Maroni non ha lasciato spazio a perplessità: “La tessera del tifoso è uno strumento valido per tenere fuori dallo stadio i violenti”. Ma è davvero così? Mario Corsi, universalmente conosciuto come Marione, storico leader della curva romanista e conduttore radiofonico di Centro Suono Sport, ha dedicato diverse inchieste all’argomento.
    Ci dice: “La tessera del tifoso non aggiunge niente al biglietto nominale che già esiste e che obbliga chiunque a mostrare i documenti all’atto dell’acquisto. Oltre tutto, i dati delle forze dell’ordine dicono chiaramente che solo una piccolissima parte degli episodi di violenza avviene dentro gli stadi”.
    Per Corsi, l’ordinanza rischia di diventare un boomerang: “A chi non ha la tessera del tifoso, in trasferta è precluso solo il settore ospiti dello stadio. Significa che, paradossalmente, per un tifoso violento è più facile entrare in un altro settore, dove è più probabile il contatto fisico con i tifosi avversari”.
    Se queste sono le premesse sull’efficacia sul piano della lotta alla violenza negli stadi, perché tanta insistenza? La risposta è semplice: marketing.
    A dirlo non è solo il tifo organizzato, compatto nell’intenzione di boicottare questo diktat, ma lo stesso capo della polizia, Antonio Manganelli, che durante una conferenza stampa sulla violenza negli stadi ha dichiarato: “La tessera nasce storicamente per motivi di marketing, perché si va verso una cultura della privatizzazione degli stadi. Le società sono imprese con fini di lucro, e sono tra le poche aziende che ancora non conoscono la loro clientela”. E non è un caso che le tessere in Italia vengano chiamate dalle stesse società “di fidelizzazione”. Anche i nomi scelti rimandano al marketing: Privilege, la carta dei romanisti, Stadium Member, quella della Juve, Siamo noi per l’Inter.

    Tifosi “venduti”: ecco chi ci guadagna
    A chi fa gola la direttiva di Maroni? Alle squadre che sperano di incrementare il giro d’affari di merchandising e servizi, certo, ma anche a soprattutto a grandi gruppi bancari o a concessionari di scommesse.
    Molte delle tessere del tifoso, infatti, sono state pensate come vere e proprio carte di credito ricaricabili. Con con durata pluriennale, il che assicura una bella quota di potenziali clienti, anche quando dovessero abbandonare la propria squadra del cuore. Non a caso la parte del leone la fanno le banche, che con questa semplice mossa vedranno crescere il proprio parco clienti.
    In prima fila (o, si dovrebbe dire, in tribuna d’onore) c’è il gruppo Intesa-San Paolo, che ha stretto accordi con diverse squadre tra cui Milan e Fiorentina. Solo per dare un’idea dei numeri: la tessera del Milan, lanciata lo scorso anno, può contare già su 100mila aderenti. Per la Lazio è scesa in campo Poste italiane. E un altro colosso, che entra con due piedi nell’affare tessera del tifoso, è Lis Lottomatica, che produce la carta per i tifosi della Roma e per quelli del Palermo.

    Concorrenza
    I tifosi, dunque, non hanno possibilità di scelta: se vogliono abbonarsi, inutile confrontare le condizioni, gli interessi e le spese delle carte di credito, non c’è alcuna concorrenza in questo settore. Chissà se di questa evidente asimmetria rispetto al normale mercato si occuperà l’Antitrust.
    Per il momento, se ne stanno occupando tutti i tifosi che hanno capito il giro di soldi che c’è dietro i presunti motivi di sicurezza. E perfino alcune squadre, che hanno protestato contro questa deriva.
    Ci dice Alberto Monguidi, responsabile comunicazione del Parmacalcio: “Per avvicinare la gente allo stadio, soprattutto le famiglie, bisogna diminuire la burocrazia non aumentarla. La tessera del tifoso è un obbligo? Non la utilizzeremo per scopi commerciali: è rilasciata allo stadio, non in banca, ed è gratuita per i tifosi. A noi è costata 120mila euro, ma non vogliamo speculare”.
    Le squadre, dunque, si sono dovute piegare alla tessere del tifoso, nonostante quella di Maroni fosse solo una direttiva. Il perché è semplice: “L’articolo 7 della circolare è chiaro”, spiega Monguidi: “La mancata adesione al programma tessera del tifoso è considerata come una carenza strutturale dello stadio. In altre parole, ci hanno detto o vi adeguate o al primo problema vi chiudiamo lo stadio”.

    Punti, premi e sconti: l’abbonato da spennare

    Commissioni, costi di ricarica, raccolte punti e sconti sul pieno di benzina. Se qualcuno avesse ancora dubbi sulla vera natura della tessera del tifoso, pubblicizzata (e imposta) dalle autorità come un imprescindibile strumento contro la violenza negli stadi, basta dare un’occhiata ai siti internet delle squadre di serie A.
    Le società, anche alcune di quelle che hanno protestato inizialmente, hanno subito capito il potenziale commerciale della tessera del tifoso. E non mancano di spingere sui “vantaggi” per i clienti, forse per indorare la pillola delle spese dovute all’accordo con le banche.
    La carta Siamo Noi dell’Inter, ad esempio, promette di essere una chiave di accesso privilegiata allo stadio “agevolando e velocizzando il passaggio ai tornelli”. Ma è anche è una carta di pagamento prepagata ricaricabile, utilizzabile sul circuito MasterCard, emessa dalla Banca Popolare di Milano. Può essere caricata sino a 3mila euro e ha una validità massima di cinque anni. E come una qualsiasi carta di credito ha i suoi costi: gratuita per chi fa l’abbonamento al campionato, 10 euro per gli altri.
    Un prelievo dal bancomat (Atm) costa 1,85 euro (2,50 fuori dall’area euro), la ricarica tramite Atm costa 2 euro e così via.
    Cambiando curva, a Milano, cambia poco. Cuore rossonero, la tessera dei tifosi milanisti, è una carta prepagata e ricaricabile. Prezzi e commissioni sono stabiliti da Banca Intesa-San Paolo e sono analoghi a quelli delle altre prepagate (anche questa costa 10 euro per chi non si abbona al campionato).
    Qui la novità sta nelle promozioni: i “Punti Stella”, calcolati in base a una serie di parametri che premiano la fedeltà alla squadra e che comportano sconti e facilitazioni per l’acquisto di biglietti per le partite. Ma soprattutto la raccolta dei punti “Cuore rossonero”, che si accumulano facendo acquisti dentro i negozi dei partner commerciali, tra cui Cisalfa,Tamoil e Ata Hotels.
    Una semplice carta per raccolta punti, più simile a quelle dei supermercati, è invece la Samp Card (12 euro per i non abbonati), che dà accesso a una serie di servizi, tra cui sconti sulla benzina e sulle tariffe telefoniche con la Erg, convenzioni con l’Aci per il soccorso stradale e altri premi.
    Nella Capitale, le due eterne rivali calcistiche hanno deciso di rivolgersi a due colossi per abbinare la tessera del tifoso a una carta di credito ricaricabile. La Roma ha presentato la AS Roma Club Privilege insieme a Lottomatica. La card costa 15 euro ed è gratuita solo per chi ha un abbonamento della scorsa stagione. La società promette ai possessori “sconti e promozioni sia sulla biglietteria che sul merchandising, specifiche prelazioni sull’acquisto di titoli per le più importanti gare e particolari eventi, concorsi a premi, raccolte punti in collaborazione con primarie aziende e Partner commerciali”, oltre alla possibilità di utilizzo come carta prepagata.
    La Lazio si affida invece a Poste italiane, per una vera e propria postepay biancoceleste, la Millenovecento. Commissioni analoghe alle normali postepay, con l’obbligo di ricarica iniziale di 5 euro per chi fa la tessera alle Poste, e un costo di 15 euro per i non abbonati al campionato. Anche la Lazio promette sconti e punti-premio per gli acquisti nei negozi dei partner. Tra le grandi squadre, resta fuori la Juventus, che non ha ancora ufficializzato le modalità della nuova tessera del tifoso.
    Ma, secondo indiscrezioni, anche i bianconeri punteranno su una carta prepagata ricaricabile.
    Il Napoli non ha ancora ufficializzato la nuova tessera, mentre altre squadre, come Fiorentina e Palermo, scendono in campo come la maggior parte delle grandi: card prepagata ricaricabile con Lottomatica per i rosanero, e analoga carta con i gruppo Intesa-San Paolo per i viola.
    Non resta che augurare in bocca al lupo per il prossimo campionato di calcio. Alle squadre, certamente. Ma anche e soprattutto ai tifosi, nella speranza che la voglia pazza di seguire i propri colori non li porti a perdere il controllo del conto in banca.

    fonte: http://www.ilsalvagente.it//Sezione.jsp?ti...&idSezione=7971
     
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  2. Zoh!
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    Che il problema della carta sia il signoraggio? Ma dai, ci vedo problemi ben più gravi. Nessuno obbliga il tifoso che la sottoscrive ad utilizzarla per gli acquisti.
     
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  3. Bankster887
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    CITAZIONE (Zoh! @ 28/8/2010, 13:22)
    Che il problema della carta sia il signoraggio? Ma dai, ci vedo problemi ben più gravi. Nessuno obbliga il tifoso che la sottoscrive ad utilizzarla per gli acquisti.

    Infatti sta nella sezione OFF TOPIC dove si può mettere di tutto!!!!
     
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  4. Zoh!
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    CITAZIONE (Bankster887 @ 28/8/2010, 13:27)
    CITAZIONE (Zoh! @ 28/8/2010, 13:22)
    Che il problema della carta sia il signoraggio? Ma dai, ci vedo problemi ben più gravi. Nessuno obbliga il tifoso che la sottoscrive ad utilizzarla per gli acquisti.

    Infatti sta nella sezione OFF TOPIC dove si può mettere di tutto!!!!

    si ok. dicevo solo che secondo me non è quello il problema.
     
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  5. B3ST14
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    la gente si lamenta di queste stronzate e per le cose davvero importanti non alza un dito.....mi vergogno sempre di più di essere italiano.
     
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  6. La_volpe_nera82
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    Il problema c'è... è che questo benedetto (maledetto) chip lo stanno ficcando da tutte le parti!
    Nella carta d'identità, nella tessera sanitaria, nei bancomat/postamat, nelle carte di credito, e in qualsiasi altra tessera... non ci mettono niente a "ficcarlo" anche dentro di noi...

    Chissà perché però se i tifosi si lamentano della tessera dei tifosi col chip, non si lamenta anche di tutte le altre tessere...... è un po' un contro senso...
     
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  7. Zoh!
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    CITAZIONE (La_volpe_nera82 @ 28/8/2010, 23:18)
    Il problema c'è... è che questo benedetto (maledetto) chip lo stanno ficcando da tutte le parti!
    Nella carta d'identità, nella tessera sanitaria, nei bancomat/postamat, nelle carte di credito, e in qualsiasi altra tessera... non ci mettono niente a "ficcarlo" anche dentro di noi...

    Chissà perché però se i tifosi si lamentano della tessera dei tifosi col chip, non si lamenta anche di tutte le altre tessere...... è un po' un contro senso...

    ecco! allora adesso stiamo parlando di un problema serio, il chip! perchè al massimo questo è il problema della tessera del tifoso e relativa protesta ultras! La schedatura. Il tifoso non si lamenta di altri chip perchè probabilmente non è informato. Lo sbaglio nostro è proprio questo, non si ottiene nessun risultato se non si valuta il problema a 360°. ti chippano tramite molti strumenti, chi subisce un metodo chi ne subisce un altro. Ognuno contesta il suo e va bene così. Non si lamenteranno per tutti gli altri sistemi di schedatura ma si lamentano per il loro. Io non ho visto ancora nessuno che si lamenta pubblicamente, per strada (perchè è lì che si fanno le vere proteste e contestazioni), per il proprio metodo di schedatura. Saranno anche dei celebrolesi, secondo voi perchè guardano tirare calci a un pallone, ma sicuramente sanno come esprimere il dissenso contro un elitè che vuole incatenare il popolo. Loro più di tutti non nè vogliono catene. Tante cose negative si possono dire sugli ultras ma non questo.
     
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  8. B3ST14
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    come temevo, più passa il tempo più li vedremo in giro questi chip...questo è solo il primo passo verso la nuova frontiera della "sicurezza" non passerà molto che ce le ritroveremo dentro patente, tessera sanitaria e carta d'identità.....il mosaico sta prendendo forma...
     
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  9. B3ST14
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    tra l'altro l'architettura del tag rfid forma un disegno molto famigliare.... :IIH!:
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  10. La_volpe_nera82
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    CITAZIONE (B3ST14 @ 31/8/2010, 01:59)
    come temevo, più passa il tempo più li vedremo in giro questi chip...questo è solo il primo passo verso la nuova frontiera della "sicurezza" non passerà molto che ce le ritroveremo dentro patente, tessera sanitaria e carta d'identità.....il mosaico sta prendendo forma...

    Nelle nuove patenti non so.. la mia non ce l'ha.. ma le carte d'identità nuove e le tessere sanitarie già sono col chip.
    Io dovrei andare a ritirare la tessera sanitaria nuova con il chip.. ma finché posso usare quella senza non ci vado.. poi dovrei rifare la carta d'identità, visto che ho traslocato.. per ora evito.. quando mi chiedono il documento d'identità mostro la patente... poi dovrei ritirare il postamat col chip e il lettore... ma tanto non ho soldi nel conto corrente, quindi me ne frego! ^__^

    Anzi... adesso che ci ripenso la tessera sanitaria col chip già ce l'ho... me l'hanno spedita... devo solo attivarla......... aspetta e spera.
     
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  11. vxvideos
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    ‎"LA TESSERA OLTRE LA FOTO MONTERÀ UN MICROCHIP CON TECNOLOGIA DI
    IDENTIFICAZIONE A RADIO FREQUENZA (RFID) CHE CONSENTE DI MONITORARE,
    TRACCIARE E RACCOGLIERE I DATI DELL'UTILIZZATORE FINALE"

    www.ultrasblog.biz/2010/09/north-side-1994.html
     
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  12. Mony
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    Scusa Zoh! Io ero una da stadio e non mi sentivo affatto una cerebrolesa! E se dietro il calcio non ci fosse tutto questo business, se le vittorie e le sconfitte non si decidessero a tavolino prima degli incontri, se il calcio non venisse usato per sedare la gente e continuare a farla dormire, io tornerei volando allo stadio... So che ai tifosi da molto fastidio questa tessera, ma quando gli diranno che senza non possono entrare allo stadio, piegheranno la testa e si faranno la tessera chippata!
     
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  13. Zoh!
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    CITAZIONE (Mony @ 14/9/2010, 01:20)
    Scusa Zoh! Io ero una da stadio e non mi sentivo affatto una cerebrolesa! E se dietro il calcio non ci fosse tutto questo business, se le vittorie e le sconfitte non si decidessero a tavolino prima degli incontri, se il calcio non venisse usato per sedare la gente e continuare a farla dormire, io tornerei volando allo stadio... So che ai tifosi da molto fastidio questa tessera, ma quando gli diranno che senza non possono entrare allo stadio, piegheranno la testa e si faranno la tessera chippata!

    Io sono sempre andato allo stadio, non sono un celebroleso, ho smesso di abbonarmi per il semplice motivo che non mi andava di lasciare i documenti ai cancelli. Io sono di Napoli e qui lo stadio è un posto particolare, dove la legge cambia a seconda delle situazioni. Non credo per niente che i tifosi siano celebrolesi pare che sia l'ideale collettivo in questo ambiente. Forse in molti la faranno ma guardate i dati sugli abbonamenti. Il Napoli con una media che và tra i 25000 e i 30000 abbonati nelle ultime stagioni, quest'anno ha staccato solo 10000 abbonamenti. Questo indica senza alcun dubbio che almeno qui a Napoli la tessera viene respinta, la consapevolezza esiste. Io dico che ci sono dati positivi, la gente la stà rifiutando! Proviamo a dare un'occhiata ai dati delle altre squadre forse scopriamo che ovunque i tifosi stanno rinunciando ad abbonarsi!! Si dica ciò che si voglia, orgoglioso di essere Napoletano!!
     
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  14. NoVALGiNo
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    anche a roma la stessa cosa, sia cn la lazio che con la roma...(parlo da ex abbonato).
    la sud è vuota...
     
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  15. Bankster887
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    I tifosi non "tesserati" mischiati in tribuna...

    Proteste a San Siro contro la tessera del tifoso

    Abbonati in calo: a fine mese si dovrebbe avere il quadro definitivo, ma si prevede un 18-20% in meno. I motivi? La crisi economica, la concorrenza tv, la tessera del tifoso, le delusioni per il mercato, eccetera. Scende la Juventus (come farà a riempire il nuovo stadio il prossimo anno?). Tiene l'Inter: i tifosi hanno fatto la tessera ma poco volentieri e lo hanno manifestato anche in un paio di occasioni. In piena crescita il Milan, grazie ai colpi di mercato (Ibra-Robinho): 27.299 abbonamenti, più dello scorso anno, ma lontani dai 40.000 di qualche stagione fa. Catania sotto quota 10.000, bene il Palermo (oltre 20.000 tessere del tifoso). Cinquemila abbonati a Brescia, quattromila a Lecce. Cala la Roma (ma non crolla). Disastro Lazio: un flop totale, solo 11.500 tessere (meno della metà dell'anno precedente!). Colpa del mercato, del fallimento della passata stagione e della tessera del tifoso, rifiutata in blocco dagli ultrà. Ma al Viminale e in Lega di seria A sono soddisfatti: le tessere sono già a quota 655.000 (come richieste, non tutte sono state ancora rilasciate). E se non si è "tesserati" diventa praticamente impossibile andare in trasferta. Resto dell'idea che si poteva e doveva trovare un'altra soluzione per risolvere il problema-violenza, per mettere in un angolo la frangia di tifosi (magari, "professionisti" del tifo) che aveva creato problemi, senza costruire un apparato che ha costretto migliaia di persone perbene a "tesserarsi". Molti ultrà l'hanno rifiutata: una scelta legittima.
    Altri invece si stanno convincendo. I club hanno fatto poco sinora per i loro tifosi. Non è corretto però sostenere che si tratta di un'ulteriore schedatura perché più schedati di così non si può. Di sicuro, senza tessera sarà sempre più complicato muoversi: e c'è il rischio di spaccature fra le stesse tifoserie, c'è il rischio soprattutto che tifosi non tesserati finiscano mischiati in tribuna con i rivali (quelli di Salernitana e Paganese erano gemellati, eppure ci sono stati incidenti). Una situazione tutt'altro che semplice da gestire. Come si farà quando arriveranno davvero le partite ad alto rischio?

    (14 settembre 2010)

    www.repubblica.it/rubriche/spycalci...chiati-7057129/

    Secondo me questo articolo dice un sacco di cazzate... U.U
     
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16 replies since 28/8/2010, 12:07   2277 views
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