Articolo su Giacinto Auriti (Trentino Libero)

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  1. Laura Caselli
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    Studioso di fama internazionale. Candidato al Nobel per l'economia. Aveva 83 anni. Il ricordo dell' Associazione "La Torre"

    Trento 13 agosto 2006.
    E' morto a Roma, all' età di 83 anni, il prof. Giacinto Auriti. Fu studioso di fama internazionale e controcorrente. Venne anche proposto al Nobel per l'economia.
    Trentino Libero, partecipando al dolore della famiglia, ha inviato un messaggio di condoglianze.
    Di Lui, pubblichiamo un ricordo dell' Associazione "La Torre" di Volano di Trento, che ringraziamo.
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    Giacinto Auriti Apprendiamo dai media, che ieri pomeriggio a Roma all'età di 83 anni, si è spento il prof. Giacinto Auriti. In questa lettera aperta, esprimiamo il nostro cordoglio ricordando le doti di un uomo che ha tradotto in pratica le idee di Pound. Vi invitiamo ad informarvi in merito alle questioni del signoraggio, dell’usura e della proprietà della moneta, affinché una reale alternativa allo strapotere usurocratico delle banche sia possibile.
    Il prof. Auriti ha spiegato con i suoi testi ed insegnamenti l'origine usurocratica dei padroni della moneta. Uomo di grande coraggio ha rivelato al mondo la grande truffa dei signori della moneta, gli usurai dai colletti bianchi, che si sono appropriati del diritto di stampare moneta a costo zero lucrando del corrispettivo valore creato dai cittadini che l'accettano come mezzo convenzionale di pagamento. In parole povere ha svelato le trame del Signoraggio Bancario, con il quale gli usurai del mondo tengono schiavi i popoli e le nazioni mediante la stampa delle banconote, al solo costo della carta.
    Auriti è stato rettore dell'università di Teramo, filosofo, ideologo, giurista di chiara fama internazionale; ha insegnato, nelle università di Roma e di Teramo.
    Auriti ha teorizzato il "valore indotto della moneta" che lo condurrà alla elaborazione di una proposta di legge sulla "Proprietà Popolare della Moneta" presentata al Senato della Repubblica per attribuire la proprietà della moneta al popolo. Fu ideatore della famosa moneta Simec che nell'agosto del 2000 circolava in diversi negozi della “sua” Guardiagrele nel cuore dell'Abruzzo, e in altre località d' Italia. La moneta creata da Auriti, cambiata con la vecchia lira alla pari, raddoppiava il suo valore per gli acquisti effettuati nei negozi convenzionati.
    In seguito ad un intervento della Guardia di Finanza tramite un'operazione nella quale vennero impiegati oltre 120 uomini delle forze dell'ordine, i Simec in circolazione vennero però confiscati nonostante il fatto che il sequestro fosse stato revocato in quanto non sarebbero stati commessi atti illegali. Ma non c'è dubbio, faceva intendere il "vecchio" professore, che questo progetto se reso operativo, poteva mettere in discussione l'intero sistema economico mondiale. E a qualcuno molto in alto, questo non poteva piacere. E la creazione del Simec (moneta di proprietà del portatore) in Guardiagrele, ha dimostrato concretamente la validità delle sue teorie.
    Va ricordato che il prof. Jerry Lobdill dell'università della California propose di assegnare al prof. Auriti il prestigiosissimo riconoscimento del premio Nobel. La teoria elaborata da Auriti del "valore indotto" secondo l'insigne economista statunitense è stata infatti senz'altro altro la scoperta più importante fatta in campo economico dalla fondazione della Banca d'Inghilterra ad oggi.
    Terminiamo questa breve lettera, riportando uno stralcio di una sua intervista, in merito alla proprietà popolare della moneta. Il riferimento è alle banche.
    Associazione "La Torre" Volano di Trento

    "Hanno senza averne il diritto, la proprietà della moneta che hanno usurpato con l'avvento dello stato costituzionale. La cosa più grave che è successa con la rivoluzione francese è stata la moneta nominale e la Banca di Francia, malattie che hanno poi invaso tutto il mondo togliendo la sovranità monetaria al potere politico, per darla al vertice delle alte logge che noi ben conosciamo. E allora, in questa situazione noi vogliamo contrapporre alla proprietà di banca la proprietà di popolo. Ecco perché tutti i popoli sono con noi; noi gli facciamo una domanda elementare: volete essere proprietari o debitori dei vostri soldi? All'atto dell'emissione la banca d'Italia stampa e presta mentre deve stampare e accreditare. Quando stampa e presta carica il costo del denaro del 200 per cento, quindi fa usura."

    Fonte: http://www.trentinolibero.org/index.php?op...t&ct=clnk&gl=it
     
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0 replies since 24/10/2010, 15:49   549 views
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