-
.
User deleted
Spesso critichiamo la possibilità del sistema bancario di creare moneta.
A volte comuni cittadini tentano di imitare il sistema bancario e si mettono a produrre banconote in proprio.
Se le banche commerciali quando creano moneta generano inflazione, il danno che possiamo subire se veniamo raggirati da un falsario è molto maggiore.
Diciamo per prima cosa che spendere una banconota falsa è un reato e che in caso di sospetto abbiamo l'obbligo di recarci in banca o in posta per farla verificare. Ci verrà dato in cambio una ricevuta e la banconota verrà spedita alla Banca d'Italia per verificarne l'autenticità. Se risulterà autentica verremo rimborsati per mezzo di un vaglia cambiario del medesimo importo, ma se risultasse falsa non avremo diritto ad alcun rimborso.
Pare che le banconote più contraffatte siano quelle da 20€ e quelle da 50€; ma logicamente state sempre attenti in quanto i falsari non disdegnano di cimentarsi anche negli altri tagli.
La prima cosa da fare quando ci vengono consegnate delle banconote è controllarle con il tatto: la cartamoneta è composta da una fibra di cotone che da una sensazione particolare al tatto e se sfregata tra le dita produce un suono particolare ben diverso da quello emesso dalla carta comune. Le banconote inoltre hanno in zone particolari dei rilievi facilmente percepibili. Ma fate attenzione che questi tendono a diminuire con l'usura e che spesso vengono anche riprodotti dai falsari.
La seconda cosa da fare è guardare la banconota, se possibile in caso di dubbi confrontarla con una in nostro possesso, porre particolare attenzione alla nitidezza e al colore, la presenza di sbavature è sicuro indice di contraffazione. La banconota va poi guardata in controluce: saranno così visibili la filigrana, il filo di sicurezza e il numero in trasparenza. Le tre caratteristiche sono riscontrabili su entrambi i lati dei biglietti autentici. Il filo verticale scuro è impastato nella carta e non solo stampato sopra. Guardandolo con attenzione, si deve vedere che contiene la scritta EURO.
La terza cosa da fare è muovere le banconote.
Le banconote da 5€, 10€, 20 € hanno nel lato dx una striscia argentata su cui è visibile il valore nominale, che, impremendo una ruotazione verticale, si trasforma nella scritta €; nel lato posterire al centro è posta un’altra striscia verticale brillante ma meno appariscente.
Le monete da 50 € o taglio superiore hanno sul fronte a destra un ologramma con una immagine cangiante, sul retro in basso a destra hanno l'importo numerico indicante il valore nominale: in una banconota vera il colore è cangiante a seconda di come si gira il biglietto, mentre in una contraffatta il colore resta uguale.
Infine le banconote sono disseminate di numeri e lettere stampate in caratteri minuscoli: da 0,8 i più grandi e da 0,2 i più piccoli.
In Italia il 53% delle banconote ritirate è costituito dal taglio da 20 euro, seguito dai 50 euro (23%) e dai 100 euro (21%). I primi sei mesi dell’anno hanno registrato un calo dell’11% circa delle banconote falsificate rispetto al secondo semestre dell’anno scorso.
A livello europeo il decremento è stato del 13% circa: si è passati dalle 447 mila banconote ritirate nel secondo semestre del 2009 alle 387 mila del primo semestre di quest’anno. Nell'area euro il biglietto con il più elevato numero di contraffazioni è il taglio da 50 euro (42% del totale), seguito da quello da 20 euro (41) e dal 100 euro (12%).
. -
Tlecuauhtli.
User deleted
tra gli ulteriori modi di controllare l'autenticità di una banconota volevo aggiungere quello di esporre la banconota ad una lampada ad emissione ultravioletta giacché la banconota autentica presenta al suo interno dei punti che si rendono luminosi se esposti sotto questo tipo di luce a maggior frequenza 
.
