La seconda guerra mondiale, una messa in scena?

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  1. Belfagorblu
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    CITAZIONE (lorenzo_01 @ 6/6/2011, 15:10) 
    i tedeschi hanno prima usato e poi tradito i fascisti (e in particolare Mussolini), proprio con l'intento di realizzare un preciso piano che si basava non su un'ideologia in cui credevano, ma qualcosa di molto diverso.

    Hitler ha tradito i Fascisti? Il gran consiglio del fascismo aveva messo in minoranza Mussolini e il Re lo aveva arrestato... Il traditore, come lo chiami tu ha recuperato Mussolini e lo ha messo in condizioni di continuare la guerra a suo fianco. Lasciamo perdere le ideologie, e guardiamo i fatti con distacco, senza considerare gli eccidi, i massacri e i genocidi che ogni guerra procura. Mussolini è entrato in guerra per scippare i "profitti" di una facile vittoria nazista e spartirsi il bottino, e firmare magari una resa con la Gran Bretagna non molto onerosa per loro. Mussolini non poteva affrontare una lunga guerra e lo sapeva, gli bastava qualche migliaio di morti da portare sul tavolo delle trattative.
    Hitler ha tentato di resistere perchè credeva fino all'ultimo che se faceva da muraglia a Stalin l'occidente avrebbe firmato una allenza con i nazisti, poi ha resistito per orgoglio, e per orgoglio si è suicidato. Io credo che la massoneria è stata sempre dal lato anglo-americano, non lo era ne tra i Nazisti e ne tra i Fascisti o Comunisti, anche se parecchi infiltrati che magari ne hanno influenzato le scelte. La massoneria è nata per essere contro la chiesa, ma poi col tempo ha degenerato il suo essere contro perchè la chiesa non era più un pericolo contro il libero pensiero, e perdendo il suo scopo primario ha cominciato a deviare il suo corso. Ora la massoneria deviata ha lo scopo di attuare i loro interessi di bassa bottega, le alte sfere, magari tramano per orientare la storia, e i piccoli gran maestri, lottano per riscoprire loro stessi col pensiero gnostico.
     
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  2. crimibank
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    La Germania aveva una brutta reputazione in fatto di lealtà, infatti si sono rilevati traditori di tutti, tranne nei confronti dell'Italia fascista.
    Hanno usato il fascismo, quello sì, ma non lo hanno mai tradito, anzi lo hanno difeso fino alla fine.
    Sono stati loro a scarcerare Mussolini dopo il complotto del gran consiglio del 24Luglio 1943 (mi pare).
    I traditori del fascismo erano altri: ciano, grandi, badoglio e cosi via.
    La Germania ha tradito tutti i suoi alleati, ma non l'Italia.
    Mi domando: fascismo e massoneria erano veramente nemici? Oppure le storielle di Mussolini contro la massoneria erano state inventate per convincere la gente?



    Apro una breve e interessante parentesi quì sotto.
    CITAZIONE
    Sono Massoni i quadrunviri al completo: Balbo, Bianchi, De Vecchi e De Bono. Lo è il capo dei fascisti napoletani Nicola Sansanelli, ma anche Aurelio Padovani (il primo ras di Napoli, appartenente alla Loggia “Leonardo da Vinci”), Giuseppe Bottai. Lo è Grandi, il vero numero due del fascismo e – questo c’interessa di più – lo è Aldo Giuseppe Oviglio, Ministro della Giustizia del primo Gabinetto Mussolini, fino al 5 gennaio 1925 (seguirà Alfredo Rocco dal 5 gennaio 1925 al 20 luglio 1932 e chiuderà la serie Alfredo De Marsico – Massone anche Lui – dal 6 febbraio 1943 al 25 luglio 1943).
    Quasi tutti erano Massoni, escluso Mussolini, inviperito nei confronti della Massoneria perché per tre volte (prima del 1922) chiese di entrarvi e per tre volte incassò un netto e mortificante rifiuto. Non lo dimenticherà e si toglierà il sassolino dalla scarpa: il 12 gennaio 1925 è presentato alla Camera un disegno di legge ad hoc, per sciogliere la Massoneria; la quale, però, non dimentica e non perdona: Dino Grandi gli renderà pan per focaccia, nella notte tra il 24 e il 25 luglio 1943. E la partita si chiuderà, una volta per tutte, col risultato di 2 a 1

    www.campaniarchitetti.org/alberto_calza_bini
     
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  3. lorenzo_01
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    Aspetta però: a parte il complotto del GranConsiglio (la cui data era il 25 luglio) sul quale hai ragione, ti dico che anche Hitler alla fine tradì Mussolini perché i suoi scopi erano personali e non politico-ideologici; ciò lo scrive lo stesso duce nella sua ultima intervista del 20 aprile 1945, otto giorni prima della sua morte. I veri traditori comunque rimangono sempre Ciano, Grandi e Badoglio come hai ricordato tu.
    A parte questo, penso che il fascismo sia stata una delle ideologie più pure e trasparenti (a livello ideologico intendo), e andare contro la massoneria non è una cosa così facile come sembra. Chi non si pone contro queste grandi potenze, infatti, resiste al potere; altrimenti, in un modo o nell'altro, vieni fatto fuori. E' successo, a punto, con il fascismo, sporcato dall'inserimento di Hitler e dell'ideologia nazista nella politica italiana proprio per rompere quella troppa indipendenza, autarchia e protagonismo che l'Italia stava acquistando.
     
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  4. Belfagorblu
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    Lorenzo in cosa Hitler tradì a Mussolini, e soprattutto in cosa vedi legami tra Nazismo e Massoneria?
    Vi erano degli infiltrati, e dimmi un po' dove non ce ne sono? Ma per il resto?
    Condivido le tesi di Crimibank ma per la domanda Fascismo e Massoneria erano nemici... io rispondo che : Il fascismo era un sistema autoritaristico, quindi traeva la sua forza dall'autorità che Mussolini e i suoi gerarchi propendevano dall'alto verso il basso. Il fascismo si scontrò solo con chi precludeva la sua autorità. Quindi sopportò la chiesa, la massoneria e la mafia. Essi non si opposero, anzi beneficiarono di tale situazione politica e ben convissero con regime.
     
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  5. crimibank
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    CITAZIONE
    E' successo, a punto, con il fascismo, sporcato dall'inserimento di Hitler e dell'ideologia nazista nella politica italiana proprio per rompere quella troppa indipendenza, autarchia e protagonismo che l'Italia stava acquistando.

    Si ma l'autarchia non venne adottata dopo dell'alleanza con la Germania?
    Forse è più corretto dire: E' successo, a punto, con il fascismo, sporcato dall'inserimento di Hitler e dell'ideologia nazista nella politica italiana proprio per SERVIRSI delle forme di protagonismo, autarchia e autonomizzazione che il nostro paese stava acquistando sempre di più.

    CITAZIONE (lorenzo_01 @ 7/6/2011, 16:58) 
    A parte questo, penso che il fascismo sia stata una delle ideologie più pure e trasparenti (a livello ideologico intendo)

    Sono d'accordo.



    Ma cosa sarebbe successo se a Mussolini non gli fosse stato proibito per ben tre volte di fila l'ingresso in loggia?
    E più che altro, siamo sicuri che Mussolini fù veramente rifiutato?
    Insomma, io sono attratto dalla sua linea di pensiero, più che altro per il fatto che fosse contro la massoneria, e questa è la prova che non fù un movimento pilotato da una regia, ma frutto di un cervello autonomo, ma potrebbe anche essere che l'obbiettivo di Mussolini (cioè far credere di essere antiloggia) fù quello di guadagnarsi più consensi possibili.
    E fatto sta che molte attività del fascismo furono finanziate dalla massoneria.

    Insomma se Mussolini era veramente antimassone, come è stato possibile che tale società segreta gli permise di salire al potere, e sopratutto al comando di gerarchi massoni?
    Ed in fine c'è sempre lo stesso mistero della mancata firma dello stato d'assedio di Vittorio Emanuele III...Che comportò la salita al potere del fascismo.

    Edited by crimibank - 8/6/2011, 01:00
     
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  6. lorenzo_01
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    Si però c'è anche da dire che la massoneria all'epoca era molto meno potente di ora sul piano e per il controllo politico-istituzionale. Ai massoni non avrebbe fatto comodo neanche che al potere ci fosse una persona che faceva il doppio gioco, anche perché per guadagnare consensi secondo me serve ben altro...alla gente comune non interessa (e non interessava, tantomeno all'epoca) andare contro la massoneria e i poteri forti perché a volte neanche li conoscono...anzi, una cosa del genere mette solo in pericolo chi lo dice.
    Detto questo, è possibile anche che Mussolini sia stato vicino alla massoneria (chi non lo è stato?), ma credo prima della marcia di Roma, quando era nel partito socialista, perché uno come lui, ripeto, avrebbe (e infatti ha) creato solo problemi alle potenze (dato che l'amicizia oltreoceanica ben presto si ruppe, e l'Italia acquisì sempre maggiore indipendenza).
    Sì l'autarchia e l'indipendenza furono adottate in modo radicale soprattutto dopo, però c'è anche da dire che esse sono antitesi della massoneria e della connivenza con certi poteri.
    @belfagorblu: il fascismo sopportava mafia e massoneria? Ma se è stata fatta la più grande campagna antimafia della storia (totalmente vanificata dall'intervento americano che si servì di Cosanostra per invadere l'Italia)! Ti consiglio di documentarti maggiormente sulla storia del ventennio...troverai tante cose interessanti.
     
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  7. Grewon
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    Devo informarmi approfonditamente in merito. Premetto, prima che mi si dica qualcosa, che io non sono nè di destra, nè di sinistra, nè di centro, nè anarchico. ;)

    Sul fascismo, posso dire, in base a quello che so, che magari A LIVELLO IDEOLOGICO la sua politica si opponeva radicalmente a quella massonica: supporto alla Chiesa, protezione delle famiglie, concessione della proprietà privata, eccetera eccetera.

    Magari il problema è stato Mussolini stesso, sia in quanto ex socialista e sia in quanto uomo al potere. Inevitabilmente, chi va al potere deve per forza avere rapporti con la massoneria, e sottostare al suo volere: chi non lo fa viene tolto di mezzo. Un'altra cosa che mi ha insospettito un po' è stato il trovare il simbolo del fascio su una moneta americana (se non sbaglio il quarto di dollaro, non ricordo bene).

    Nazismo=nazional-socialismo. Il rapporto tra nazismo e massoneria è dimostrabile dal finanziamento delle banche americane verso Hitler e la germania nazista. Il nazismo è stato uno strumento provvisorio per ottenere l'asservimento europeo verso il blocco americano. Può essere che anche il fascismo si trovi sulla stessa linea, ma non abbiamo prove sufficienti a riguardo (differentemente dal nazismo).
     
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  8. lorenzo_01
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    CITAZIONE (Grewon @ 8/6/2011, 09:22) 
    Devo informarmi approfonditamente in merito. Premetto, prima che mi si dica qualcosa, che io non sono nè di destra, nè di sinistra, nè di centro, nè anarchico. ;)
    Sei te stesso xD

    Sul fascismo, posso dire, in base a quello che so, che magari A LIVELLO IDEOLOGICO la sua politica si opponeva radicalmente a quella massonica: supporto alla Chiesa, protezione delle famiglie, concessione della proprietà privata, eccetera eccetera.

    Magari il problema è stato Mussolini stesso, sia in quanto ex socialista e sia in quanto uomo al potere.
    Si ma il fascismo (come nazismo e comunismo) deriva proprio dal socialismo; chiaramente non come comunemente concepito, ma da una sua corrente molto più estrema, radicale e con principi differenti, che ben presto attuò una scissione nel psi.
    Inevitabilmente, chi va al potere deve per forza avere rapporti con la massoneria, e sottostare al suo volere: chi non lo fa viene tolto di mezzo.
    E infatti Mussolini ebbe mille eventi avversi: prima l'alleanza con Hitler, poi l'introduzione delle leggi raziali (se pur in maniera estremamente ridotta rispetto alla Germania), poi l'entrata in guerra dell'Italia, tutte cose ke lui non voleva attuare. Infine venne tradito per la decima volta, stavolta proprio dai tedeschi, e ucciso.
    Un'altra cosa che mi ha insospettito un po' è stato il trovare il simbolo del fascio su una moneta americana (se non sbaglio il quarto di dollaro, non ricordo bene).

    Nazismo=nazional-socialismo. Il rapporto tra nazismo e massoneria è dimostrabile dal finanziamento delle banche americane verso Hitler e la germania nazista. Il nazismo è stato uno strumento provvisorio per ottenere l'asservimento europeo verso il blocco americano. Può essere che anche il fascismo si trovi sulla stessa linea, ma non abbiamo prove sufficienti a riguardo (differentemente dal nazismo).
    Sul nazismo concordo pienamente, sul fascismo avrei molti dubbi.

     
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  9. crimibank
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    CITAZIONE (Grewon @ 8/6/2011, 09:22) 
    Devo informarmi approfonditamente in merito. Premetto, prima che mi si dica qualcosa, che io non sono nè di destra, nè di sinistra, nè di centro, nè anarchico. ;)

    Ed è giusto così, stiamo facendo del tutto per eliminare certi dogmi, e perchè mai dovremmo crearceli da soli?
    Estrema destra ed estrema sinistra combattono parallelamente contro lo stesso nemico, e questo mi fà rabbia, perchè se congiunte, queste due fazioni potrebbero essere altamente micidiali verso il comune nemico.

    CITAZIONE (Grewon @ 8/6/2011, 09:22) 
    Sul fascismo, posso dire, in base a quello che so, che magari A LIVELLO IDEOLOGICO la sua politica si opponeva radicalmente a quella massonica: supporto alla Chiesa, protezione delle famiglie, concessione della proprietà privata, eccetera eccetera.

    La storia, quella vera, ci insegna che Mussolini costruì la sua figura politica all'insegna della versatilità.
    Cambiando di continuo bandiera, e non ebbe mai una linea filosofica irremovibile.
    Infatti passò dal socialismo neutrale al nazionalismo interventista per poi cambiare continuamente opinione sulla faccenda delle razze, e vi ricordo che lui fù un convinto anticlericale ed infatti successivamente firmò i patti lateranensi tradendo per l'ennesima volta la propria ideologia. Tutto questo per farsi piacere da tutto e tutti, da destra e sinistra, da credente a noncredente.
    Insomma io penso che la maggior parte delle cose che ha fatto, le ha fatte per convenienza. Se fosse stato veramente antiloggia, questa sarebbe stata l'unica via possibile per rimanere al potere.

    CITAZIONE (Grewon @ 8/6/2011, 09:22) 
    Magari il problema è stato Mussolini stesso, sia in quanto ex socialista e sia in quanto uomo al potere. Inevitabilmente, chi va al potere deve per forza avere rapporti con la massoneria

    In effetti quello che dici è esatto. Però, mi domando: perchè avanzando nel tempo, si scoprono sempre più verità sconcertanti su Hitler, che testimoniano il suo legame con massoneria e sionismo, ed invece dal ventennio ad oggi non è MAI stata diffusa una qualsiasi notizia che testimoniava la malafede del duce?
    Non è mai stato trapelato nessun documento compromettente riguardo la sua persona, quindi cosa dovremmo pensare?
    Io penso che la sua personalità prevalse sulle altre per merito del proprio ingegno e dell'ipnotizzante capacità oratoria. Voi cosa pensate?

    Edited by crimibank - 8/6/2011, 21:21
     
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  10. lorenzo_01
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    Anche questa storia della versatilità è una bufala messa in giro dal sistema e dalla storiografia fatta dai vincitori...non è così. In realtà Mussolini fu molto più irremovibile di quanto sembri , cambiò opinione solo quando fu costretto dalle situazioni (come l'alleanza forzata con Hitler).
    A mio avviso non c'era alcuna malafede nel suo operato altrimenti sarebbe uscita fuori.
     
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  11. crimibank
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    CITAZIONE (lorenzo_01 @ 12/6/2011, 16:50) 
    A mio avviso non c'era alcuna malafede nel suo operato altrimenti sarebbe uscita fuori.

    Bè anche io la penso così.
     
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  12. lorenzo_01
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    Grande. xD
     
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  13. crimibank
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    Cosa sapete su Fabio Venzi e del suo libro "Fascismo e massoneria" ?
    C'è da fidarsi nel leggere un libro scritto da un maestro di gran loggia regolare d'Italia ?
    Se questo libro contenesse alcune verità sarebbe illuminante leggerlo...
    Io per esempio, ho sempre cercato di capire quale fosse il vero legame tra fascismo e massoneria..
    Cosa mi consigliate? potrebbe essere una buona lettura?


    Fonte
    Secondo Fabio Venzi, studioso di Libera Muratoria e di sociologia delle Religioni, Gran Maestro della Gran Loggia Regolare d’Italia (più avanti ne parleremo meglio), membro del Royal Order of Scotland, la crisi intercorsa tra Massoneria e Fascismo nel Ventennio – precipitata nella sistematica persecuzione dei massoni, e nella messa al bando dell’organizzazione – ha una chiara spiegazione, altra dalla gramsciana lettura della semplice sostituzione d’una classe dirigente borghese con un’altra, e della relativa conflittuale competizione in atto: è stato un problema “religioso”. Fascismo e Massoneria, al di là dei non marginali aspetti liturgici, erano accomunati dalla fede nell’uomo nuovo, dal profondo patriottismo, dalle rivendicate, comuni radici risorgimentali: in questo senso, si configuravano come “religioni civili”, “laiche”. Nel 1908, Benedetto Croce osservava: “Tutto il mondo contemporaneo è di nuovo alla ricerca di una religione, spinto dal bisogno di orientamento circa la realtà e la vita, dal bisogno di un concetto della vita e della realtà” (p. 8).

    Venzi ricorda – supportato dal De Felice – come inizialmente (fascismo movimento, ma anche fascismo partito…) le due realtà convissero, piuttosto serenamente, tanto che l’iscrizione al partito non era considerata infiltrazione quanto piuttosto semplice adesione: i nomi spesi sono quelli di Acerbo, Caradonna, Farinacci, Bottai, Starace. Venzi si spinge oltre (fonte, articolo di Bertoldi in “Storia illustrata” n. 185, aprile 1973): Mussolini stesso (ben prima delle battute sul “paravento” e sulla “vescica” massonica), ancora socialista, aveva domandato per due volte di aderire alla Massoneria, durante la Prima Guerra Mondiale alla Loggia Romagnoli di Milano e in precedenza – sembra – alla Loggia Rinancini di Lugo di Romagna e a quella di Losanna. Sempre respinto. La notizia suona discretamente inedita ma non inverosimile, considerando certi legami tra Massoneria e Partito Socialista.

    Torniamo al fulcro delle relazioni Massoneria-Fascismo. Il nazionalismo umanitario risorgimentale stabiliva i chiari presupposti per una condivisione programmatica, la spina dorsale borghese era comune, l’anticlericalismo era percepito come valore fondante, l’interventismo come una necessità.
    Tuttavia: “Massoneria all’origine significa ‘costruzione’, dunque ‘edificazione’. Si tratta di un’opera a carattere alchemico: la lenta, progressiva trasformazione dell’individualità profana in ‘altro da sé’, in uno spirito vivente dotato di piena autocoscienza, un percorso iniziatico che porta a un perfezionamento e a una completa emancipazione dell’individuo. È evidente che tutto ciò avrebbe fatalmente cozzato con la volontà di potenza fascista volta a plasmare la massa e a ottenere il conseguente annichilimento dell’individuo” (p. 61).

    Così, partim per la virata vaticana fascista, partim per la necessità del regime di non avere rivali né alternative nella mistica della Patria e della Nazione, il quadro mutò. Non senza violenze, e non senza fraintendimenti. Stesso approccio fu tenuto, pure in diversi tempi, dagli altri regimi: i nazisti rimarcavano l’assimilazione identitaria tra ebrei e massoni (1933, confisca dei beni; 1935, autoscioglimento della Massoneria, ascoltando il “Flauto Magico” e rifiutando la vendetta, p. 23); i franchisti fronteggiarono i massoni considerati nemici della Chiesa e del regime, e via dicendo.

    Il quadro mutò, e dolorosamente: non bastava avere religione massonica e patria fascista. E così, dapprima furono vietate feste, riti e manifestazioni di massa, quindi il Fascismo s’avvicinò, strategicamente, alla Chiesa, sino a concordare, quindi il Gran Consiglio del Fascismo impose di scegliere tra Fascismo e Massoneria, infine nel 1925 venne approvata una legge che limitava la libertà delle organizzazioni. Lo scioglimento delle Logge avvenne subito dopo, mentre in più città venivano bruciati bandiere e arredi, a volte sedi intere. Varrà la pena ricordare che oggi sono vietate solo quelle associazioni segrete che svolgano attività politica e nascondano il nome degli affiliati: in base al principio della libertà d’associazione e al diritto alla privacy, la Massoneria può esercitare la sua attività. Meglio: le Massonerie. Scindendosi, a quanto appuriamo, con una facilità che difficilmente emerge nelle cronache. Proviamo a mettere ordine.

    Il Grande Oriente d’Italia nasceva – anticlericale – in epoca napoleonica. Partecipò alla fondazione del Regno d’Italia come fosse una sua sacra missione: voleva la religione della patria, e in questo era piuttosto distante dalla Libera Muratoria inglese. Ribadiva libertà, uguaglianza e fraternità come principi-guida. Venzi ricorda quanto questa Massoneria fosse piuttosto francese, negli orientamenti politici. Con l’aiuto di Wikipedia, datiamo la scissione politica di “Piazza del Gesù” nel 1908. Quindi, lo scioglimento delle Logge (1925) determina un periodo di confusione. Forse mai concluso…
    Nel 1943 una clandestina “Massoneria Italiana Unificata” cerca di riunire, invano, i fratelli di Palazzo Giustiniani (oggi al Vascello) e di Piazza del Gesù: ritornano comunque un Supremo Consiglio d’Italia e una Gran Loggia della Massoneria Unificata Italiana, che andranno poi a (con)fondersi con quelli di Palazzo Giustiniani.

    Ma qualcosa non deve tornare se, navigando in rete, oggi individuo:
    il famoso sito www.grandeoriente.it/ del GOI di Palazzo Giustiniani, Gran Maestro Gustavo Raffi; il meno celebre www.goirsaa.it/index.htm del GOI di provenienza storica Piazza del Gesù, che si autodefinisce “universalmente riconosciuto” (da chi?) dal 1951, e l’appena scoperto www.granloggiaregolareitalia.org/ di Fabio Venzi: è la “Gran Loggia Regolare degli Antichi, Liberi e Accettati Muratori d'Italia. Unica Obbedienza Massonica Italiana Riconosciuta dalla Gran Loggia Unita d'Inghilterra”. Momento: ma la nostra Massoneria non era di derivazione napoleonica e quindi allineata alla Francia e non all’Inghilterra, con l’eccezione di Piazza del Gesù? E perché, nel libro, Venzi sembra voler rivendicare dialogo col Vaticano (!), spiegando che gli studiosi della Massoneria devono imparare ad orientarsi e a riconoscere che la Libera Muratoria tradizionale e vera, cioè quella anglosassone, è l’unica “autentica”?

    “Il GOI d’Italia e il GOI di Francia – scrive – rappresentano una minima percentuale del movimento massonico internazionale e (…) oltretutto non sono riconosciute dalle Obbedienze anglosassoni. Da queste ultime, invece, si dovrebbe partire per un qualsiasi studio sull’argomento” (p. 255).

    Ma Raffi cosa ne pensa? È davvero così “multiforme e vastissimo” il fenomeno liberomuratorio? Che sorpresa, per noi neofiti.

    Venzi prosegue e forse gli scappa la mano: “Con le debite differenze, sarebbe come se la Massoneria, volendo fare un convegno internazionale sul Cristianesimo, prendesse a paradigma di tutta la Cristianità i Testimoni di Geova, che certamente rientrano nell’universo di Cristianità ma non ne sono rappresentativi” (p. 256).

    Amen?

    ***

    L’opera è completa di un discreto apparato di documenti (discorsi di Mussolini, 1914 Congresso Socialista, 1921 Camera; Gramsci, 1925 Camera; articoli di Briganti e Preziosi sulla Massoneria, etc.), di una appassionante e divertente (Baigent e Leigh…) bibliografia ragionata (“Per un canone massonico”) e di una bibliografia consultata.

     
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  14. lorenzo_01
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    Da ciò emerge che Mussolini, finché si trovava nel partito socialista, aveva (o comunque intendeva avere) rapporti con la massoneria, ma ben presto il fascismo se ne dovette discostare, dato che le caratteristiche che sembrano essere in comune in realtà sono interpretate dall'uno e dall'altra in maniera differente.
     
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    Ho visto citare Hitler e il suo comportamento.
    Per capire quanto Hitler fosse una marionetta, e sapere chi ci fosse dietro di lui, consiglio la lettura degli e-book: "L'inganno psichiatrico"
    e "La Verità Sull'Olocausto"

    Buona lettura.
     
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