I Gargoyle

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  1. crimibank
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    Per innaugurare la nuova sezione, propongo una discussione su queste strane figure presenti in moltissime cattedrali del mondo: il Duomo di Milano, di Pisa, Firenze, Siena, Ferrara, Barcellona, Notre Dame, Praga, Dublino e molte altre ancora...Su internet ci sono molti testi a riguardo, e ne ho scelti due in particolare.

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    FONTE
    Lungo la “galleria delle Chimere” a Notre Dame di Parigi sono riconoscibili dei gocciolatoi o doccioni in forma di demoni e di animali mostruosi, chiamati Gargoyles, un nome che deriva da “garganta”, la gola da cui escono le acque piovane a terra (dal latino gargulio).
    I Gargoyles sono i mostri che dovrebbero esorcizzare, e quindi proteggere le cattedrali gotiche. Ma non sono solo raffigurazioni grottesche atte a stimolare l’immaginazione: il loro compito consiste nel mandare un messaggio, un avvertimento. E questo messaggio è espresso in un linguaggio fantasioso e diretto; la cattedrale infatti può essere assediata e minacciata da quelle stesse persone che dovrebbero proteggerla e custodirla.
    Gli spiriti maligni dunque si impadroniscono simbolicamente dell’esterno della cattedrale, poiché al suo interno non possono entrare e risiedono là come in attesa.
    Questa interpretazione nacque in seguito alla persecuzione e distruzione dell’ordine dei Templari. Alcune confraternite come i Compagni del Dovere di Libertà o i Figli di Salomone, perseguitate a loro volta, vollero che l’azione svolta dai templari non andasse impunita e giurarono che mai avrebbero prestato la loro opera alla corona di Francia. Qualcuno addirittura sostiene che con sistemi indiretti, facilitarono lo scoppio della Rivoluzione Francese.
    I membri di questi ordini conoscevano la struttura delle cattedrali: secondo alcuni, raggiunsero la sommità e le cornici delle chiese e “caricarono” in senso magico i Gargoyles, aggiungendone di nuovi e collegando i potenti di allora (l’alto Clero e la Corona) a queste raffigurazioni mostruose.
    Così l’originale funzione dei Gargoyles si ribaltò: invece di allontanare il maligno, essi avvertivano che il male era già operante all’interno della cattedrale.

    aaaaaann.th


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    (Purtroppo non ho potuto mettere il link della fonte, mi dice: Hai inserito un URL non valido).

    Si tratta di una figura iconografica che si vede scolpita in molte chiese cristiane medioevali. Il vocabolo, italianizzato in gargolla, deriva dal latino gurgulium che significa esofago o gola letteralmente, ma il termine assume il significato onomatopeico collegato al gorgoglìo dell'acqua che passa attraverso un doccione. Quest'ultimo venne in seguito trasformato nel francese gargouille con lo stesso significato per poi diventare, nella odierna lingua inglese, il gargoyle.

    Dal punto di vista architettonico un gargoyle ha in genere la funzione di doccione, cioè è la parte terminale di un sistema di scarico per l'acqua piovana che si protende da un cornicione o da un tetto, con lo scopo di far defluire l'acqua lontano dai muri. . Questa è una visione sicuramente meno romanzata e più pratica per identificare questi mostri di pietra dalle fattezze di draghi, chimere, grifoni o leoni posti solitamente sui tetti delle cattedrali, delle abbazie e di molte costruzioni sparse in Europa. A partire dal X-XI secolo iniziò a diffondersi in Europa l'utilizzo della pietra per il doccione. La spiritualità visionaria medioevale creò gargoyle di ogni sorta, da figure demoniache a facce gioconde, fino a creature metà uomini e metà bestie. La simbologia dei gargoyle è complessa e attinge dalle Sacre Scritture e dall'universo pagano. Il retaggio delle creature ibride greche e egiziane si mischiò nel medioevo all'universo mitico dei bestiari come il Physiologus, libri illustrati con descrizioni di animali fantastici di terre lontane. Gli artisti influenzati da tali testi scolpirono dei doccioni bestiali e affascinanti. Le caratteristiche degli animali immaginari furono reinterpretate in chiave cristiana. Alcuni studiosi hanno teorizzato che i gargoyle siano stati utilizzati come guardiani delle chiese per tenere lontano i demoni. Altri pensano che questi doccioni simboleggiassero demoni, da cui i passanti avrebbero trovato scampo in chiesa. Il mistero che circonda questi mostri resta irrisolto da quattromila anni, infatti già nel medioevo si conoscevano tecniche differenti per deviare l'acqua piovana dalle pareti di pietra e non possiamo nemmeno attribuire ai gargoyle funzioni artistiche di abbellimento, dato che nella maggioranza delle cattedrali europee le figure si trovano troppo in alto per poter essere visibili e a volte sono nascoste da guglie ed altri elementi architettonici.

    A cosa servivano dunque questi spaventosi animali? L' elemento architetturale attraversò i decenni cambiando forme ed espressioni, giungendo alla file del XIII secolo come sculture particolareggiate e curate nei dettagli, alte fino ad un metro, prendendo via via sempre più le sembianze umane ed abbandonando quelle animali.
    La simbologia del gargoyle è incredibilmente complessa: ogni scultura assume una connotazione positiva o negativa nel corso degli anni, assumendo spesso significati ambigui e ambivalenti, interpretando l'eterno conflitto tra bene e male, tra celestiale e demoniaco, tra spirituale e materiale. Da particolari architettonici i mostri si trasformano in avvertimenti per il popolo, un monito ad osservare le leggi della Chiesa, pena la trasformazione in figure mostruose: il viso contratto e i corpi affetti da deformità simboleggiavano il tradimento, l'eresia e la bestemmia, chiari riferimenti al male che crea nell'uomo, attraverso il peccato, la sofferenza.
    Le rappresentazioni di queste figure sono retaggio dell'universo pagano: un mondo di simbologie che unisce diverse culture, un universo mitico di bestiari con descrizioni ed illustrazioni di animali reali e fantastici appartenenti a terre lontane o a fantasie e sogni, rimescolati e riadattati ad impersonare le colpe dell'umanità basata sulla credenza radicata che la degenerazione spirituale portava con sé, inclusa quella fisica.

    Un'antica leggenda francese narra che nei dintorni di Ruen, in una caverna nei pressi della Senna vivesse un enorme drago che causava distruzione e morte nei villaggi della zona. Il mostro, che aveva sembianze di un grande rettile dotato di ali, veniva chiamato dagli abitanti del borgo Gargouille e la sua sete di sangue poteva essere placata solamente da annuali offerte sacrificali di giovani fanciulle. Intorno all'anno 600 giunse a Rouen un sacerdote che promise agli abitanti di liberarli dalla minaccia del mostro in cambio di una loro conversione e dell'edificazione di una Chiesa; il sacerdote esorcizzò il mostro e lo sottomise al suo potere legandolo con una corda ricavata dalla sua tunica, quindi lo portò lontano dal villaggio per bruciarlo sul rogo.
    Il drago Gargouille così morì, ma la sua testa ed il collo, temperati dall'alito rovente, non vennero bruciati dal fuoco, furono perciò staccati dai resti del corpo e posti sulle mura di Rouen, come ricordo della liberazione dalla minaccia e divenne modello per i gargoyle dei secoli successivi.
     
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