Geoingegneria

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  1. crimibank
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    Credo di aver sbagliato sezione, forse era più da scie chimiche.
    Essendo un articolo molto molto lungo ne copio una parte del testo e consiglio di proseguire la lettura a questo link

    La Geoingegneria e i suoi "danni collaterali"

    " Gli studi di geoingegneria sulla gestione della radiazione solare devono essere iniziati urgentemente, prima che uno stato canaglia decida di agire da solo"
    David W. Keith, Edward Parson and M. Granger Morgan, Nature, 28 gennaio 2010

    " I militari hanno già costruito una grande quantità di aerei che dovrebbero essere richiesti per questo scenario di geoingegneria, riducendo il costo potenziale di questo metodo. Siccome i cambiamenti climatici sono un' importante questione di sicurezza nazionale [Schwartz and Randall, 2003], i militari potrebbero essere istruiti a eseguire questa missione con gli aerei esistenti a costi addizionali minimi"
    Benefits, risks, and costs of stratospheric geoengineering
    di Alan Robock, Allison Marquardt, Ben Kravitz
    Department of Environmental Sciences, Rutgers University, 2009


    " Finora il lancio di materiali riflettenti nell'alta stratosfera sembra essere la più semplice e conveniente opzione. Ciò potrebbe essere realizzato utilizzando aerei ad alta quota, cannoni navali o palloni giganti. I materiali appropriati potrebbero includere aerosol di solfato ( che dovrebbe essere creato attraverso il rilascio di anidride solforosa), polveri di ossido di alluminio, o addirittura particelle ingegnerizzate auto-lievitanti e auto-orientanti progettate per migrare verso le regioni polari e rimanere qui per lunghi periodi. Se può essere fatto, la concentrazione di ombrelloni sopra i poli sarebbe un'opzione particolarmente interessante, dal momento che quelle latitudini sembrano essere più sensibili al riscaldamento globale. La maggior parte delle stime sui costi per tali strategie di geoingegneria sono preliminari e inaffidabili. Tuttavia, vi è un accordo generale che tali strategie sono economiche; la spesa totale dell'opzione più conveniente sarebbe pari a forse non più di qualche miliardo di dollari, solo l'uno per cento (o meno) del costo per abbattere le emissioni drasticamente."
    The Geoengineering Option
    By David G. Victor, M. Granger Morgan, Jay Apt, John Steinbruner, and Katharine Ricke
    Foreign Affairs , March/April 2009


    " nonostante le incertezze e le molto negative potenziali conseguenze, la geoingegneria potrebbe essere necessaria al fine di evitare o invertire alcuni drammatici cambiamenti del sistema climatico, come l'innalzamento del mare di molti metri, che potrebbero comportare un disastro per centinaia di milioni di persone."
    Unilateral Geoengineering

    Council on Foreign Relation, 2008

    "...gli scienziati hanno dichiarato che nessun programma di spruzzo di aerosol è stato fatto fino ad oggi.
    I cittadini che ho incontrato al di fuori della riunione stavano sostenendo esattamente il contrario. Sono venuti in segno di protesta dopo aver visto gli aerei che credono stiano regolarmente spruzzando aerosol nella parte superiore del cielo. Molti cittadini di questo gruppo hanno fatto dei test ed hanno trovato livelli estremamente elevati di alluminio, bario e altre sostanze nel loro suolo, nella pioggia, nell'acqua e nella neve. Ironia della sorte, le sostanze che hanno riferito di aver trovato sono le stesse sostanze che gli scienziati " considerando" di implementare in vari programmi di irrorazione di aerosol discussi nella riunione."

    Cittadini che protestavano all'esterno del meeting sulla Geoingegneria all'American Association for the Advancement of Science (AAAS), a San Diego, 2010
    What in the World Are They Spraying? Part II di Michael J. Murphy

    mondosprayR375_22apr09

    Le elite transnazionali hanno infiltrato i movimenti ambientalisti, e ne hanno creati altri appositamente, al fine di dirottare l'opinione pubblica lontano da questioni minacciose per l'elite stessa, facendogli nel contempo abbracciare questioni, come il Global Warming da CO2 antropica, funzionali ai propri interessi.
    Ormai la pseudoscienza della CO2 antropica come responsabile dell'effetto serra monopolizza gran parte del discorso pubblico sulle questioni ambientali, e cose ben più gravi e reali, come il businness dello smaltimento clandestino di rifiuti tossici e nucleari, e i danni derivanti dalla diffusione di inceneritori e organismi geneticamente modificati, vengono taciuti o passati in secondo piano. Le migliori menti del mondo, pagate dalle banche e dalle multinazionali, sono impegnate nell'edificare questo grande problema globale, il catastrofico effetto serra derivante dalla CO2 antropica, a cui dovrà essere data una grande soluzione globale; tra le soluzioni valutate molto seriamente da think tank e gruppi di ricerca ci sono quelle derivanti dalla Geoingegneria; questa materia si occupa dell'intervento su vasta scala negli oceani, nel suolo e nell'atmosfera della Terra al fine di modificare il clima e combattere il global warming; recentemente in un importante lavoro della Royal Society, l’autorevole Accademia Nazionale delle Scienze londinese, dal titolo Geoengineering the climate, troviamo una decisa apertura di credito verso la tecnologia geoingegneristica. La stessa apertura di credito la troviamo nelle note di un Workshop del potente Council on Foreign Relations, dal titolo Unilateral Geoengineering, che trovate tradotto più sotto. E' molto importante ricordare che anche il principale consulente scientifico di Obama, il malthusiano John Holdred, ha sdoganato pubblicamente questa materia. All'interno dell'ambito geoingegneristico, esistono due principali metodologie: la prima è la tecnica di Gestione della Radiazione Solare o Solar Radiation Management (SRM). La SRM ha lo scopo di contenere gli effetti dei gas serra attraverso la riflessione verso lo spazio dei raggi solari che colpiscono la Terra; la seconda è la Carbon Dioxide Removal and Sequestration o Rimozione e Sequestro dell'Anidride Carbonica (CDRS), che ha lo scopo di rimuovere l'anidride carbonica dall'atmosfera dopo il suo rilascio. Un esempio di questa tecnica è la fertilizzazione degli oceani con ferro.

    geoengineering_3d_newscientist

    In Figura: le principali tecniche di geoingegneria, immagine tratta da Newscientist

    La tecnica che è stata maggiormente presa in considerazione da scienziati e accademici è la SRM. All'interno di questa sezione hanno riscosso molta attenzione sia lo studio degli aerosol di zolfo o di polvere di alluminio, come quello di altre piccole particelle riflettenti, le quali creano un velo nell'alta atmosfera (la stratosfera, che è collocata tra 15 e 50 km dalla superfice della Terra); sia la tecnica di semina delle nuvole nella parte bassa dell'atmosfera (nella troposfera) ottenuta artificialmente aumentando la concentrazione dei nuclei di condensazione di nubi (CCN).

    Studi scientifici sulla geoingegneria

    Per avere un'introduzione alla storia del controllo climatico anche a fini militari potete leggere questo articolo: IL CASO DELLA GUERRA AMBIENTALE. Qui ci concentriamo invece sullo studio di lavori di geoingegneria che ci vengono spacciati come utili a contrastare il global warming e che sono progettati per essere applicati su vasta scala. Tra gli studi pionieristici su questa tecnologia troviamo i seguenti lavori:
    - “Climate Changes,” American Geophysical Union, Washington, DC. Traduzione inglese del volume Russo del 1974, 244 pp. di Budyko, M. I., 1977 (Citato in Earth Systems: Engineering and Management†). Qui il climatologo russo Budyko spiegava che " spetta a noi sviluppare un piano per la modifica del clima, che manterrà le attuali condizioni climatiche." Quello che egli suggeriva era uno strato di particelle nella stratosfera al fine di riflettere lontano abbastanza luce solare al fine di contrastare il riscaldamento globale. Disse anche che la modifica artificiale del clima sarebbe stata premetura prima della conoscenza delle conseguenze.
    -CLIMATE ENGINEERING A REVIEW OF AEROSOL APPROACHES TO CHANGING THE GLOBAL ENERGY BALANCE di Robert E. Dickinson, dell'Institute of Atmospheric Physics dell'University of Arizona, datato 1995;" Il presente documento affronta la possibilità di annullamento dell'effetto radiativo dei gas ad effetto serra attraverso l'aumento di riflettori solari. Due approcci promettenti, secondo COSEPUP (1992), sono l'impiego di aerosol nella stratosfera, direttamente come riflettori, o nella troposfera, con la semina delle nuvole al fine di aumentare la quantità e la lucentezza delle nuvole stesse. Oltre alla fattibilità tecnologica ed economica, tali regimi potrebbero essere relativamente reversibili, e descrivere il loro impatto può essere alla portata di futuri studi scientifici. "
    - Policy Implications of Greenhouse Warming (Implicazioni politiche del riscaldamanto da effetto serra), Mitigation, Adaptation, and the Science Base Panel on Policy Implications of Greenhouse Warming. Committee on Science, Engineering, and Public Policy National Academy of Sciences National Academy of Engineering, Institute of Medicine, 1992. In questo studio globale sulla geoingegneria è descritto il pieno coinvolgimento delle agenzie governative, delle imprese di ricerca, delle università e delle imprese private. Questo studio è stato approvato e finanziato dal Congresso degli Stati Uniti.
    - Global Warming and Ice Ages: I. Prospects for Physics-Based Modulation of Global Change di E. Teller, L. Wood, R. Hyde, datato 1997. Qui gli autori suggerivano come soluzione la " dispersione che impedisce ad una piccola frazione della radiazione solare di raggiungere la totalità o una parte della Terra" ; in questo lavoro si ipotizzava l'uso di " grandi aerei commerciali" e i costi relativi, al fine di disperdere le particelle riflettenti nell'atmosfera. Alla fine gli autori dicevano: "Concludiamo suggerendo che i problemi derivanti dal possibile mutamento del clima possono essere meglio risolti con l'applicazione cooperativa di moderne tecnologie, piuttosto che da misure internazionali incentrate sui divieti." Si ricorda che Teller è il padre della bomba H.
    - GEOENGINEERING: A CLIMATE CHANGE MANHATTAN PROJECT, Stanford Environmental Law Journal January, 1998. A proposito di questo studio riportiamo le parole di Bruce Conway:

    " L'autore costruisce un'argomentazione molto convincente sulla pressante necessità di realizzare progetti di Geoingegneria. Egli sostiene che la regolamentazione, le leggi ambientali, e altre pietre d'inciampo, limitano la nostra capacità di affrontare direttamente i pericoli che ci minacciano in modo diretto e immediato. Egli scrive: " le previsioni insufficienti sul regime di riduzione delle emissioni di Kyoto, e i problemi di assenza, di costi e incentivi discussi nella parte II, fanno gridare per un'alternativa al nostro attuale stato di miopia nelle politiche per il cambiamento cliamtico."
    " La Geoingegneria - l'intenzionale, manipolazione diretta dall'uomo del sistema climatico della Terra - può essere una tale alternativa. Questa parte suggerisce che, a differenza di un regolamentato " Piano Marshall" di costose riduzioni delle emissioni, di sussidi tecnologici o altre misure di mitigazione, può aver senso un non regolamentato " Manhattan Project" orientato verso lo sviluppo di fattibili rimedi geoingegneristici per il cambiamento climatico al fine di colmare le lacune del riscaldamento globale ed evitare molte delle sue conseguenze più terribili".
    " In qualche modo, questa fase è già iniziata, e la geoingegneria si è spostata dalle pagine della fantascienza per approdare a rispettabili riviste scientifiche e politiche. [FN127] Una delle proposte più incoraggianti oggi si concentra sulla realizzazione di pozzi di carbonio che deriva da una stimolazione artificiale della crescita del fitoplancton ottenuta attraverso il " fertilizzante" ferro in alcune parti degli oceani. [FN128] Un'altra proposta suggerisce di creare in scala ridotta, *106 " Monti Pinatubo" artificiali, permettendo agli aerei il rilascio di particelle di polvere nell'atmosfera superiore, simulando l'arresto dell'effetto serra conseguente dell'eruzione del Monte Pinatubo nel 1991. [FN129]" pp. 105-106, Geoengineering: A Climate Change Manhattan Project."


    Esempi di ultime pubblicazioni sono invece:

    - An overview of geoengineering of climate using stratospheric sulphate aerosols di PHILIP J. RASCH, SIMONE TILMES, RICHARD P. TURCO, ALAN ROBOCK, LUKE OMAN, CHIH-CHIEH ( JACK) CHEN, GEORGIY L. STENCHIKOV AND ROLANDO R. GARCIA, datato 2008, dove di dice che " The studies reviewed here suggest that sulphate aerosols can counteract the globally averaged temperature increase associated with increasing greenhouse gases, and reduce changes to some other components of the Earth system."
    - Geoengineering by stratospheric SO2 injection: results from the Met Office HadGEM2 climate model and comparison with the Goddard Institute for Space Studies ModelE di A. Jones, J. Haywood, O. Boucher, B. Kravitz, and A. Robock; anche in questo lavoro gli autori studiano seriamente l'ipotesi di una gassazione planetaria con SO2 come misura efficace per ridurre il global warming.
    Ci sono poi lavori molto particolareggiati, dove ci si spinge anche ad "immaginare" i tipi di aerei da utilizzare nelle operazioni di aerosol, come questo:
    - Benefits, risks, and costs of stratospheric geoengineering di Alan Robock, Allison Marquardt, Ben Kravitz del Department of Environmental Sciences, Rutgers University, New Brunswick, New Jersey, USA, e Georgiy Stenchikov del Department of Environmental Sciences, Rutgers University, New Brunswick, New Jersey, USA; Received 21 May 2009; revised 17 August 2009; accepted 20 August 2009; published 2 October 2009.
    Qui gli autori, prima di descrivere poche altre idee esotiche, ci dicono che" Tutti i sistemi sopra sono basati sulla tecnologia corrente" e alla fine concludono dicendo che ci sarebbe bisogno di " un programma ben finanziato di ricerche nazionali ed internazionali". Qui sotto sono tradotte alcune parti del lavoro e potete leggere così il loro "serio" e dettagliato programma di gassazione planetaria, compreso i costi e i probabili effetti collaterali:


    L'iniezione di aerosol di precursori di solfato nella stratosfera è stata ipotizzata come mezzo geoingegneristico al fine di raffreddare il pianeta e ridurre il riscaldamento globale. La decisione di imlpementare un progetto dovrebbe richiedere la comparazione dei suoi benefici, dei rischi e dei costi di questa o altre risposte al riscaldamento globale, incluso il non fare nulla. Usando gli attuali aerei militari statunitensi da combattimento e i tanker, il costo annuale delle iniezioni di aerosol di precursori nella bassa stratosfera dovrebbe essere di parecchi miliardi di dollari. L'uso dell'artiglieria o dei palloni per il rilascio del gas dovrebbe essere molto più costoso. Noi non abbiamo abbastanza informazioni per valutare altre tecniche esotiche, come il pompaggio del gas in alto attraverso un tubo collegato ad una torre o ad un sistema aerostatico. Le iniezioni di aerosol stratosferico antropogenico dovrebbero raffreddare il pianeta, fermare lo scioglimento dei ghiacciai marini e di quelli terrestri, rallentare l'innalzamento del livello del mare, e incrementare l'abbassamento di carbonio terrestre, ma producono siccità regionale, esaurimento dell'ozono, minore luce e potenza solare, e rendono i cieli meno blu. Per di più possono ostacolare l'astronomia ottica dalla Terra, non fare nulla per fermare l'acidificazione degli oceani, e presentano molte questioni etiche e morali. E' necessario un ulteriore lavoro per quantificare molti di questi fattori al fine di consentire il formarsi di decisioni informate. [grassetto aggiunto, ndr]
    [....]
    4.1. Aerei

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    Figura 2. Aerei militari statunitensi che potrebbero essere usati per la geoingegneria.(a) F-15C Eagle (www.af.mil/shared/media/photodb/pho...F-8260H-310.JPG), (b) KC-10 Extender (www.af.mil/shared/media/factsheet/kc_10.jpg).




    [19] I piccoli jet da combattimento esistenti, come l' F-15C Eagle (Figura 2a), sono capaci di volare nella bassa stratosfera dei tropici, mentre per l'artico, ci sono aerei più grossi, come il KC-135 Stratotanker o il KC-10 Extender (Figura 2b), che sono capaci di raggiungere l'altitudine richiesta.
    Gli aerei di ricerca specializzati come l'American Lockheed ER-2 e il Russian M55 Geophysica, entrambi basati su aerei spia della Guerra Fredda, possono anche raggiungere i 20 Km, ma nessuno ha un carico utile molto grande o potrebbe operare in modo continuativo nel rilasciare il gas nella stratosfera. Il Northrop Grumman RQ-4 Global Hawk può raggiungere i 20 Km senza pilota ma costa il doppio rispetto a un F-15C. I progetti correnti hanno un carico di 1-1,5 tonnellate. Chiaramente è possibile progettare un aereo autonomo e specializzato che rilasci precursori di acido solforico nella bassa stratosfera, ma le analisi correnti si focalizzano sugli aerei esistenti.
    [20] Le opzioni per la dispersione dei gas dagli aerei includono l'addizione di zolfo al carburante, cosicchè si dovrebbe rilasciare l'aerosol attraverso il sistema di scarico dell'aereo, o l'attaccamento di un uggello per rilasciare lo zolfo da una cisterna all'interno dell'aereo, che dovrebbe essere la migliore opzione. Mettere lo zolfo nel carburante potrebbe dare il problema che se la concentrazione di zolfo diventasse troppo alta nel carburante, questo potrebbe essere corrosivo ed influenzare la combustione. Inoltre, potrebbe essere necessario avere serbatoi di carburante separati per l'uso nella stratosfera e nella troposfera al fine di evitare la contaminazione dell'aerosol di solfato nella troposfera.
    [21]I militari hanno già costruito una grande quantità di aerei che dovrebbero essere richiesti per questo scenario di geoingegneria, riducendo il costo potenziale di questo metodo. Siccome i cambiamenti climatici sono una importante questione di sicurezza nazionale [Schwartz and Randall, 2003], i militari potrebbero essere istruiti a eseguire questa missione con gli aerei esistenti a costi addizionali minimi. Inoltre, la flotta KC-135 sarà ritirata nelle prossime decadi e una nuova generazione di aerei tankers la rimpiazzerà, anche se i militari continuano a necessitare di capacità di rifornimenti in volo per altre missioni.
    [22]Diversamente dai piccoli jet da combattimento, il KC-135 e il KC-10 sono usati per il rifornimento di aerei in volo e hanno già installato un beccuccio. Nei tropici, dovrebbe essere possibile far volare il tanker nell'alta troposfera, e qui gli aerei da combattimento dovrebbero traghettare il gas di zolfo nella stratosfera (Figura 2b). Potrebbe essere anche possibile avere un tanker con un aliante rimorchio che ha un tubo flessibile che porta il beccuccio di uscita nella stratosfera.
    [23]Oltre ai problemi di come sprigionare il gas in funzione dello spazio e del tempo per produrre l'aerosol desiderato, un'altra preoccupazione è la massima concentrazione di aerosol di solfato con la quale gli aerei possono volare in sicurezza. Nel passato, notevoli danni sono avvenuti ad aerei che volavano attraverso pennacchi di cenere vulcanica contenente SO2. Nel giugno del 1982, dopo l'eruzione del vulcano Galunggung in Java, Indonesia, due aerei passeggeri volarono attraverso le nuvole del vulcano. In un caso le finestre erano bucate, la polvere vulcanica penetrò le macchine e si andò disperdere in tutti e quattro i motori. Nell'altro caso, successe la stessa cosa, con l'aereo che discese per 7,5 Km prima che i motori potessero essere fatti ripartire [McClelland et al., 1989]. Mentre la concentrazione di solfato nella stratosfera dovrebbe essere minore di quella di un simile pennacchio, e non ci dovrebbe essere alcuna cenere, potrebbe capitare tuttavia che l'acido solforico denneggi gli aeroplani. L'anno dopo l'eruzione del Pinatubo nel 1991, gli aerei riportavano danni da acidi alle finestre ed altre parti. Uno studio di ingegneria dovrebbe essere necessario per accertarsi se il volo regolare dentro una nube stratosferica acida devrebbe essere sicuro, e quanto possa nuocere a questi aeroplani.
    [24]Il calcolo degli aeroplani è riassunto nella Tabella 2.

    tabella2

    Noi assumiamo che il gas di zolfo sarà portato nel vano di carico dell'aereo, completamente separato dalla cisterna del carburante. Il costo di ogni aereo che giunge dall' Air Combat Command (F-15 Eagle, Air Force Link Factsheets, 2008,disponibile a www.af.mil/information/factsheets/factsheet.asp?id=101) per l'F-15C (29.9 millioni di dollari), Air Mobility Command (KC-10 Extender, Air Force Link Factsheets, 2008, disponibile a www.af.mil/information/factsheets/factsheet.asp?id=109) per l' KC-10 (88.4 millioni di dollari), and Air Mobility Command (KC-135 Stratotanker, Air Force Link Factsheets, 2008, disponibile a www.af.mil/information/factsheets/factsheet.asp?id=110) per il KC-135 (39.6 millioni di dollari), in dollari del 1998, e in Tabella 2 si è poi convertito in dollari del 2008 (ultima data disponibile) attraverso la moltiplicazione per un fattore di 1.32 usando il Consumer Price Index (S. H. Williamson, Six ways to compute the relative value of a U.S. dollar amount, 1774 to present, MeasuringWorth, 2008, available at www.measuringworth.com/uscompare/). Se gli aerei esistenti sono convertiti all'uso per la geoingegneria, il costo dovrebbe essere molto minore e ci dovrebbe essere solo quello del ritocco degli aeroplani per portare il gas di zolfo e l'installazione di adatti beccucci. Il costo annuale per singolo aereo per quanto riguarda il personale, il carburante, il mantenimento, le modificazioni, e i componenti di ricambio per il modello E più vecchio del KC-135 è 4.6 millioni di dollari, mentre è circa 3.7 millioni di dollari per il più nuovo modello R, basato su una media di 300 voli orari per anno [Curtin, 2003].
    [25]Noi postuliamo un programma di tre voli per giorno, 250 giorni all'anno, per ogni aereo. Se ogni volo è di due ore, questo dovrebbe dare 1500 ore all'anno. Con una rozza stima, noi assumiamo 5 millioni di dollari per 300 ore in 5 tempi, o 25 millioni di dollari per anno in costi operazionali per ogni aereo. Se noi usiamo le stesse stime per il KC-10 e l'F-15, possiamo ottenere un più alto margine sul costo annuale di utilizzo di questi aerei per la geoingegneria, così noi dovremmo aspettarci che il KC-10 sia più economico, ed esso è più nuovo rispetto al KC-135, e l'F-15 è più economico, giusto perchè è più piccolo e dovrebbe richiedere meno carburante e meno piloti.

    4.2. Proiettili di artiglieria

    26] Il COSEPUP [1992] ha fatto un calcolo usando fucili navali di 41 cm, assumendo che polvere di ossido di alluminio (Al2O3) sia iniettata nella stratosfera. Essi immaginano postazioni di 40 10 barili operanti 250 giorni all'anno con ogni barile del cannone rimpiazzato ogni 1500 spari [...]

    4.3. Palloni Stratosferici

    [27] Non richiedendo carburante, i palloni meteorologici sono lanciati su basi giornaliere verso gli alti livelli dell'atmosfera. I palloni possono essere fatti sia di gomma che di plastica, ma la plastica dovrebbe essere necessariamente doverosa per via delle fredde temperature alla tropopausa tropicale nella stratosfera artica, e i palloni di gomma dovrebbero rompersi prematuramente. I palloni meteorologici sono tipicamente caricati con elio, ma l'idrogeno (H2) è meno costoso e più galleggiante dell'elio e può anche essere usato con sicurezza per gonfiare i palloni.
    [28] I palloni possono essere usati in modo diversi per la geoingegneria. Come suggerito da L. Wood (comunicazione personale, 2008), un pallone legato potrebbe galleggiare nella stratosfera, tenendo in sospensione una manichetta per pompare gas verso l'alto.[...]

    Perchè tutta questa frenesia di lavori dettagliati su modelli solo "ipotetici" e "computerizzati"?
    Proposte come questa non sono affatto rare nella comunità scientifica e recentemente anche Paul Crutzen, Premio Nobel nel 1995, ha proposto di mandare degli aerei 747 per scaricare enormi quantità di particelle di zolfo nella stratosfera al fine di raffreddare l'atmosfera.
    Adesso anche Bill Gates ha deciso finanziare la geoingegneria:

    " La notizia dei finanziamenti di Bill Gates alla geoingegneria è uscita la scorsa settimana su ScienceInsider, un blog legato alla prestigiosa rivista scientifica Science, a sua volta emanazione dell’American Association for the Advancement of Science: una roba serissima, insomma.
    ScienceInsider dice che a partire dal 2007 Bill Gates ha stanziato la bellezza di 4,5 milioni di dollari per ricerche di geoingegneria, nessuna delle quali approdata (ancora) alla sperimentazione sul campo.
    Non dice come è stato impiegato il denaro e quanto ne è rimasto in cassa. Probabilmente ancora un bel gruzzolo, dal momento che – sempre secondo ScienceInsider – sono incaricati di stabilire come spenderlo Ken Caldeira della Carnegie Institution for Science di Palo Alto, California, e David Keith della University of Calgary, Canada.
    Ancora in base a quanto scrive ScienceInsider, secondo Gates la geoingegneria non è la soluzione dei guai combinati dall’uomo, ma un modo per guadagnare tempo, dato che non si riescono a diminuire le emissioni di gas serra.
    Keith ha confermato al canadese Monton Journal che è tutto vero. Non ha voluto fornire dettagli, ma il Monton Journal mette in relazione l’annuncio dei finanziamenti di Bill Gates con la contemporanea pubblicazione di un articolo dello stesso Keith sulla prestigiosa rivista scientifica Nature.
    L’articolo è riservato agli abbonati, ma il Monton Journal ne fornisce un riassunto: dice appunto che il modo più economico e veloce per contrastare l’effetto serra sarebbe rispedire verso lo spazio parte dei raggi solari, magari mettendo in orbita enormi specchi, e invoca entro il 2020 sforzi internazionali e una spesa pari a un miliardo di dollari.
    Su ScienceInsider geoingegneria. Bill Gates finanzia le ricerche per modificare artificialmente il clima
    Sul Monton Journal i finanziamenti di Bill Gates alle ricerche di geoingegneria
    L’articolo sulla geoingegneria pubblicato su Science: rispedire nello spazio parte dei raggi solari"

    Come detto sopra leggendo i lavori scientifici dei centri di ricerca e gli studi dei più prestigiosi think tank a livello internazionale si scopre una miriade di scritti "teorici" a propostito del controllo del clima con la Geoingegneria. Ci chiediamo come sia possibile trovare così tanti studi e ricerche in materia, a volte anche molto dettagliati sul tipo di aerei da utilizzare per spruzzare gli aerosol, se al contempo, ci dicono gli scienziati, non sono mai stati fatti esperimenti in-situ. Prendendo ipoteticamente per buona la teoria del Global Warming da CO2, secondo alcuni il programma è invece già attivo da anni; si sospetta che il ritiro degli Stati Uniti dal trattato di Kyoto sotto il regime di George Bush è in primo luogo stato causato dal presupposto che è più conveniente per i governi spruzzare il cielo, piuttosto che implementare una stringente regolamentazione che protegga l'ambiente, ed è anche più redditizio per le imprese che forniscono la logistica, la tecnologia e le sostanze da spruzzare. Come possiamo infatti leggere nelle recenti dichiarazioni ufficiali riportate anche all'inizio i " militari potrebbero essere istruiti a eseguire questa missione con gli aerei esistenti a costi addizionali minimi" e " la spesa totale dell'opzione più conveniente sarebbe pari a forse non più di qualche miliardo di dollari, solo l'uno per cento (o meno) del costo per abbattere le emissioni drasticamente."
    Noi invece ci chiediamo perchè il mondo scientifico e i think tank sono così attivamente impegnati a implementare questo genere di programmi se l'allarmismo e il catastrofismo derivante dal global warning è stato ormai denunciato da centinaia di scienziati come una bufala colossale.

    5 CONCLUSIONI
    [39] Usare gli aerei esistenti per la Geoingegneria costerebbe diversi miliardi di dollari l'anno, a seconda della quantità, dell'ubicazione e del tipo di gas di zolfo iniettato nella stratosfera. Poichè attualmente abbiamo 522 Eagles F-15C, 481 KC-135 Stratotanker, e 59 KC-10 Extender, se una parte di questi saranno dedicati alla geoingegneria, i costi delle attrezzature sarebbero minimi. I sistemi che usano l'artigleria o i palloni costerebbero molto di più e potrebbero produrre ulteriori potenziali problemi come la caduta dei proiettili di artiglieria esauriti o dei palloni, o iniezioni di H2 nella stratosfera. Tuttavia, i sistemi di aerei hanno ancora bisogno di affrontare diverse questioni, prima di essere messi in pratica, inclusi gli effeti delle nubi acide sugli aerei, il come gli uggelli potrebbero essere progettati per produrre le particelle di aerosol desiderate e se l'iniezione di gas di zolfo in una nube solforosa già esistente dovrebbe far si che le goccioline esistenti diventino più grandi pittosto che produrre molte piccole goccioline. Tutti i sistemi che noi stiamo valutando produrrebbero seri problemi di inquinamento, in termini di CO2 addizionale, particelle, rumore nella fase di realizzazione, trasporto e implementazione della tecnologia alla locazione dei sistemi.

    Ammissioni ufficiali
    Chi pensa che sia da "matti" anche solo ipotizzare che i governi spruzzino sostanze chimiche dal cielo sopra la popolazione dovrebbe sapere che recentemente ci sono state alcune ammissioni ufficiali di esperimenti clandestini con aerei militari che hanno rilasciato sostanze tossiche nell'atmosfera; si veda ad esempio questo articolo di Antony Barnett del 21 Aprile 2002 sul sito guardian.co.uk :

    " Il Ministero della Difesa ha girato gran parte del paese in un laboratorio gigante per condurre una serie di test di guerra batterioogica sul pubblico. Un rapporto del governo appena pubblicato, fornisce per la prima volta una storia ufficiale completa di test di armi biologiche in Gran Bretagna tra il 1940 e il 1979. Molti di questi test riguardavano il rilascio di sostanze tossiche potenzialmente pericolose e microorganismi su vaste aree della popolazione senza che al pubblico venisse detto. Mentre i dettagli di alcuni esperimenti segreti sono emersi negli ultimi anni, la relazione di 60 pagine rivela informazioni nuove su più di 100 esperimenti coperti.
    Il rapporto rivela che il personale militare è stato informato di dire a qualsiasi " curioso indagatore" che le prove erano parte di progetti di ricerca sul tempo e sull'inquinamento atmosferico. I test, effettuati da scienziati del governo a Port Down, sono stati progettati per aiutare il Ministero della Difesa a valutare la vulnerabilità della Gran Bretagnia se i russi avessero rilasciato nuvole di germi mortali nel Paese. Nella maggior parte dei casi, gli esami non hanno usato armi batteriologiche, ma le alternative che gli scienziati pensavano avrebbero imitato la guerra batteriolocica e che il Ministero della Difesa rivendica essere innocue. ma le famiglie in alcune zone del paese che hanno figli con difetti congeniti stanno chiedendo un'inchiesta pubblica. Un capitolo del rapporto, le 'Prove con Particelle Fluorescenti', rivela come tra il 1955 e il 1963 gli aerei volarono dal nord-est dell'Inghilterra alla punta Cornwall lungo le coste meridionali ed occidentali, lasciando cadere enormi quantità di solfuro di zinco cadmio sulla popolazione. La sostanza chimica andava alla deriva per chilometri verso l'interno, e la sua fluorescenza permetteva il monitoraggio della sua dispersione. In altre prove che usavano il solfuro di zinco cadmio, un generatore è stato rimorchiato lungo una strada vicino a Frome nel Somerset, dove la sostanza chimica è stata vomitata per un'ora. Mentre il governo ha insistito che il prodotto chimico è sicuro, il cadmio è riconosciuto come causa di cancro al polmone e durante la seconda guerra mondiale è stato considerato dagli alleati come un'arma chimica..."


    Il rapporto prosegue rivelando altri esperimenti; cosa avrebbero da rispondere a questo articolo quelli che dicono che tanto "non faranno mai esperimenti rilasciando sostanze tossiche nell'atmosfera perchè si intossicherebbero anche grandi personaggi, politici, militari e i loro stessi familiari"? Il 20 febbraio di quest'anno c'è stato un meeting sulla Geoingegneria all'American Association for the Advancement of Science (AAAS), a San Diego; tra i relatori c'erano alcuni tra gli scienziati di punta di questa tecnologia:
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    Organizer: Alan Robock, Rutgers University, Co-Organizer: Margaret Leinen, Climate Response Fund, Moderator: Alan Robock, Rutgers University, Discussant: Eli Kintisch, AAAS/Science
    Speakers:
    James R. Fleming, Colby College
    Fifty Years of Geoengineering Ideas
    David Keith, University of Calgary
    The Case for Geoengineering Research
    Ken Caldeira, Stanford University
    Can Intentional Interference in the Climate System Reduce Risk?
    Philip J. Rasch, Pacific Northwest National Laboratory
    Climate Effects of Geoengineering Using Cloud Seeding and Stratospheric Aerosols
    Kenneth Coale, Moss Landing Marine Laboratory
    Ocean Iron Fertilization
    Martin Bunzl, Rutgers University
    Geoengineering Research Reservations

    100409geoengineering21

    In questa conferenza gli scienziati hanno discusso "teoricamente" le opzioni per contrastare il global warming usando le tecniche della geoingegneria; tra queste tecniche troviamo sempre la Solar Radiation Management (SRM):

    " Questa sessione si focalizza sulla modificazione climatica attraverso la manipolazione dell'energia solare in ingresso sulla Terra, ma discute anche la fertilizzazione degli oceani. Esempi della prima includono l'iniezione di un aerosol riflettente nella bassa stratosfera, la semina delle nuvole marine al fine di modificare il loro albedo, e il posizionamento di specchi oltre l'atmosfera per riflettere la luce del sole in ingresso. Gli Speakers discutono l'efficacia degli schemi proposti così come i loro effetti collaterali, che potrebbero includere cambi climatici regionali non voluti, deplezione dell'ozono, e riduzione della potenza solare e del colore blu dei cieli."


    Essendo un articolo molto molto lungo ne copio una parte del testo e consiglio di proseguire la lettura a questo link

    Edited by crimibank - 15/4/2012, 13:42
     
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