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LauraCaselli.
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Il seguente articolo è stato scritto da Daniele Di Luciano per il blog L'ALTERNATIVA, il 19/05/11.
Alfonso Luigi Marra ha recentemente utilizzato Ruby Rubacuori per pubblicizzare il suo ultimo libro "il labirinto femminile". Ecco lo spot che è andato in onda in tv:
All'interno dello spot Ruby dice che "la radice del male è nel signoraggio primario e secondario". Lo spot è stato molto discusso (come se gli italiani non fossero abituati a vedere ragazze mezze nude in televisione) e finalmente due giorni fa, il 17 maggio, è uscita l'attesa seconda parte dello spot, annunciata dall'avvocato Marra subito dopo lo spot televisivo.
Il video dura ventitrè minuti e non credo che passerà in tv. Probabilmente questa seconda parte avrà su youtube molti meno click rispetto alla prima. Eccola:
Personalmente ho da subito apprezzato il tentativo di Marra come potete constatare da qui:
Questa seconda parte però mi ha un po' deluso. Dato che il video termina con le parole dell'avvocato "sapere dà luogo al confronto", mi permetto di rivolgermi direttamente a lui per confrontare le mie perplessità:
"Avvocato Marra, Lei inizia la spiegazione del signoraggio dicendo che le Banche Centrali non sono pubbliche ma private e prosegue dicendo che stampano i soldi a costo di produzione (carta e inchiostro) e poi VENDONO i soldi allo stato. In realtà i soldi non vengono venduti allo stato ma PRESTATI come dice anche il professor Giacinto Auriti più volte citato nel suo filmato. La differenza è che le banche, prestando i soldi, indebitano gli stati di tutta la moneta emessa più una percentuale di interessi che neppure esiste! Ma questa potrebbe anche essere un'imprecisione trascurabile.
Assolutamente non trascurabile è un'altra "imprecisione". All'interno dello spot lei dice per ben due volte (e cito testualmente): "...per eliminare il debito pubblico basterebbe nazionalizzare le banche.." e poi "..la nazionalizzazione delle banche centrali è il punto di partenza per ogni processo evolutivo della società.."
In realtà, come spiega benissimo Auriti, le banche centrali di emissione potrebbero benissimo rimanere private, basterebbe che lo stato pagasse le banche per il loro reale lavoro cioè come se fossero una tipografia! Dal 1971, infatti, anno dell'abolizione del corrispettivo in oro, le banche sono diventate delle semplici tipografie che, come dice giustamente lei, stampano moneta spendendo somme irrisorie per la carta e l'inchiostro ma PRESTANO (e non VENDONO) agli stati le banconote al valore nominale.
Personalmente non credo che la soluzione sia la nazionalizzazione delle banche centrali, credo invece che per rompere le catene con cui il sistema bancario tiene schiava l'umanità, bisogna riappropriarsi della sovranità monetaria cioè, come diceva Auriti, occorre che all'atto dell'emissione la moneta sia ACCREDITATA ai cittadini invece che ADDEBITATA.
Sicuramente lei, rispetto a me, si occupa da più tempo dell'argomento e quindi spero mi possa rispondere per chiarire questi punti.
Dato che ci sono, vado oltre e ne approfitto per fare altre osservazioni da complottista quale sono:
1. All'inizio lei scrive che l'uomo nero simboleggia quella grande maggiornaza di "complottisti depravati - siano essi giornalisti, magistrati, politici, nobel o guitti"; immagino che lei intenda per "complottisti" chi i complotti li fa e non l'accezione del termine più conosciuta sul web che con "complottisti" indica chi i complotti cerca di denunciarli, ovvero i ricercatori delle verità che si celano dietro le menzogne ufficiali, giusto?
2. Ad un certo punto del video lei parla di destra e di sinistra ed utilizza il classico giochino hegeliano tanto caro ai membri delle società segrete: tesi-antitesi-sintesi. A volte basta poco per vedere il complotto anche dove non c'è... Per questo mi chiedo: non poteva utilizzare un altro simbolo a chiusura del suo video al posto della rosa rossa (famosissimo ordine massonico che lavora per la realizzazione del nuovo ordine mondiale)?
La ringrazio per la potenziale attenzione,
daniele di luciano"
AGGIORNAMENTO: qualcuno mi ha fatto notare che anche le iniziali di Ruby Rubacuori potrebbero essere la firma della Rosa Rossa... mah.
AGGIORNAMENTO 2: ALFONSO LUIGI MARRA HA GENTILMENTE RISPOSTO, PUBBLICO LA SUA RISPOSTA:
"Sono Alfonso Luigi Marra, caro Daniele di Luciano, e scrivo in risposta alla tua lettera aperta. Circa la «vendita» delle banconote allo Stato, secondo il mio amico Marco della Luna, non è una vendita né un prestito, ma uno sconto. Secondo me si tratta genericamente di una volgare frode.
In ogni modo la mia versione (scientifica) del fenomeno è nell'atto di citazione che uso contro le banche (o nel documento che si può scaricare da www.marra.it, che contiene tutto, ed è più sintetico.).
Voglio insomma dire che il Ruby1 lo hanno visto credo oltre un miliardo di persone, e non so quante vedranno il Ruby2 (meno: quando gli limiti la possibilità di parlar male tacciono), e pochissimi sono esperti di cose economiche o giuridiche, per cui cerco di essere preciso, ma sempre pensando che, allo stato, occorre soprattutto farsi capire e attirare l'attenzione del più gran numero di persone; che è poi anche il motivo delle testimonial poco vestite.
Quanto ad Auriti, ne ho così tanta considerazione da averlo associato nel video a Paund e Pasolini, ma credo che la questione dell'emissione della valuta a debito o credito derivi dal fatto che in Auriti e nella letteratura precedente manca l'inveramento, che ho definito io, e senza il quale non è possibile capire fino in fondo il signoraggio.
La sua pur importantissima analisi reca però i segni di questa incompletezza, e va detto, non certo per vulnerare la sua immagine, ma perché i limiti o gli errori di un'analisi vanno chiariti o continuano a produrre all'infinito i loro effetti.
Considera poi che, come dico nel video della presentazione di La via del denaro, del bravissimo Salvatore Tamburro, non solo non sono un economista, ma l'economia mi annoia, perché il mio campo di studio è infatti «il modo di formazione del pensiero» e lo strategismo, che ci sta davvero spingendo verso l'estinzione.
Quanto alla rosa rossa, non avevo pensato ai massoni, anche perché credo che la criminalità bancaria vada ben oltre i massoni, perché sussiste una spaventosa collusione culturale dell'intera società, la quale, attraverso l'azionariato, è ormai così coinvolta da costituire essa stessa il vero problema.
Il signoraggio infatti, come altre cose, non regge perché la società è all'oscuro (ne sono al corrente la magistratura, l'avvocatura, l'informazione, buona parte della politica e alcuni milioni di cittadini), ma perché la società capisce che la fine del signoraggio implica quel grande cambiamento che tutti invocano ma nessuno sa veramente volere.
E le persone non hanno paura degli aspetti economici del cambiamento, ma di quelli sentimentali: temono cioè che il cambiamento coinvolga la loro sfera affettiva e i rapporti con i loro partner, e che, in definitiva, rotto il rapporto di forza affettivo di tipo strategico, debbano affrontare un nuovo rapporto di forza basato sulla dialogicità, di cui hanno paura.
Questa, insomma, scrivevo nel 1987, non è una rivoluzione contro qualcuno ma, per la prima volta, 'contro' noi stessi: fermo restando che quando infine avremo infranto la 'barriera del nostro inconscio fittizio' ne avremo un gran vantaggio: cose che so perché io quella barriera l'ho infranta una notte della primavera del 1984.
Sperando di aver risposto alle tue domande, ti ringrazio di avermele poste, ti saluto cordialmente e ti faccio i miei complimenti per la tua competenza e il tuo impegno.
Gino Marra".